Per la prima volta nella sua storia, Meta ha comunicato un calo dei ricavi: durante il secondo trimestre del 2022 il colosso ha registrato ricavi per 28,8 miliardi di dollari, in leggera contrazione su base annua. Sono calati anche gli utili, fermi a 6,7 miliardi di dollari. Se il primo è un dato solo marginalmente sottotono – si tratta di un -1% su base annua -, il secondo annuncia una catastrofe: si tratta del 36% in meno rispetto ad un anno fa.
Il crollo dipende innanzitutto dall’aumento delle spese del colosso americano. La parent company di Facebook ha speso 20,4 miliardi di dollari. Poi ci sono i 2,8 miliardi di perdite registrate dalla divisione Reality Labs, quella che si occupa della realtà virtuale e del metaverso.
A questo bisogna poi aggiungere il calo degli introiti pubblicitari, che si spiega con la concorrenza sempre più agguerrita delle piattaforme rivali, come TikTok. Il budget per le pubblicità non sta aumentando, anzi, ma ora le aziende che si contendono le fette della stessa torta sono molte di più.
Ma ci sono anche notizie più incoraggianti: sono aumentati gli utenti attivi su base giornaliera di Facebook, ora a quota 1,97 miliardi. Il social ha in questo modo invertito il trend negativo osservato negli anni scorsi.
Alla luce di tutto ciò, risulta molto più semplice comprendere alcune delle mosse recenti di Meta. Dalla decisione di congelare tutte le nuove assunzioni, alla email dai toni catastrofisti inviata da Chris Cox a tutti i dipendenti della compagnia. «Dovremo fare di più con meno budget», aveva anticipato il dirigente.