L’attuale ondata di caldo in Francia è stata definita davvero precoce. Di solito si ha a luglio o agosto, ma già a giungo è stata preoccupante. Rispetto al passato, con la crisi del clima, tali eventi sono diventati sempre più precoci.
Se resteremo impassibili di fronte a tali cambiamenti climatici, allora potranno diventare una regola fissa. Sostanze come petrolio, gas e carbone sono la causa del riscaldamento globale. Lo storico Accordo di Parigi nel 2015 a capo della COP21 ha stabilito strategie a lungo termine. Tutto perché così i Paesi svolgano i loro impegni riguardo allo smarcamento dai combustibili fossili. L’accordo mirava a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi in questo secolo e per poi diminuirlo fino a 1,5 gradi. A settembre 2021 però le Nazioni Unite hanno rilevato un riscaldamento globale già verso i 2,7 gradi.
La causa del riscaldamento globale è data dall’emissione di gas serra e dall’aumento di intense ondate di caldo in tutto il mondo. E questo sembra solo l’inizio di episodi di caldo estremo. I climatologi dicono che nel 2030 la probabilità di un’ondata di caldo sarà una su cinque e nel 2060 addirittura una su due.
Il climatologo Christophe Cassou, co-autore dell’ultimo rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) dichiara che la durata delle ondate di caldo determina il loro impatto:
Quello che mostriamo nel rapporto dell’IPCC è che queste ondate di caldo durano per un periodo di tempo più lungo, le stagioni estive sono più lunghe e avranno un impatto maggiore – comprese le ondate di calore che iniziano presto – nella misura in cui comportano rischi per i raccolti agricoli.
Con la crisi del clima, questi eventi si verificano prima e sono anche più intensi di quanto non fossero in passato.
Aglaé Jezequel, climatologa
Inoltre, il Météo-France ha fatto una previsione di una media di 20-35 giorni di ondate di caldo all’anno alla fine del ventunesimo secolo.