Germania e Olanda, da soli, hanno circa il 50% di tutte le colonnine per la ricarica delle auto elettriche attive in Europa. Lo rivela un’infografica a cura di ACEA. L’Italia, dopotutto, non ne esce malissimo.

La strada verso la transizione elettrica auspicata dall’Unione Europea è ancora lunga. Secondo un rapporto di Ernst & Young, l’Europa avrà bisogno di 65 milioni di punti di ricarica per le auto elettriche entro il 2035. La stragrande maggioranza di questi dovrà essere ad uso residenziale – e quindi installato nelle case e nei condomini degli europei.

Attualmente si contano circa 300.000 punti di ricarica in tutta Europa. A sorprendere è che il 50% delle colonnine sono concentrate in appena due paesi: Germania – con 60mila punti di ricarica – e Olanda, con 90.000 punti.

Il divario con le altre nazioni è estremamente ampio. Proseguendo nel rapporto a cura di ACEA, ad esempio, scopriamo come il terzo paese per numero di punti di ricarica, la Francia, si fermi ad appena 37.128. Bene, in rapporto alla popolazione, anche la Svezia con i suoi 25.197 punti di ricarica per le elettriche e, infine, l’Italia con 23.533 stazioni di ricarica.

La classifica viene chiusa da Cipro e Malta, con 57 e 98 aree di ricarica. Numeri, dopotutto, comprensibili se si considera le peculiarità delle due isole e la rispettiva popolazione relativamente contenuta.