Google potrebbe essere costretta ad aprire YouTube alle piattaforme pubblicitarie rivali. L’azienda lo ha proposto alla Commissione dell’UE, nell’ambito di un’indagine sulla posizione dominante dell’azienda all’interno dell’industria pubblicitaria.

L’indagine è stata aperta un anno fa ed attualmente è ancora in corso. La Commissione intendeva verificare se Google stesse violando o meno le leggi europee sulla concorrenza, favorendo la sua tecnologia di display advertising a discapito delle piattaforme concorrenti.

Nella lente della Commissione erano finiti diversi servizi di Google, tra cui YouTube. Attualmente la piattaforma per la condivisione di video più popolare in occidente obbliga gli inserzionisti ad utilizzare esclusivamente alcuni strumenti: Display & Video 360, Google Ads e Ad Manager. Tutti di proprietà di Google.

Chi vuole mostrare spot pubblicitari su YouTube deve inevitabilmente usare gli strumenti di Google. Ma tutto ciò – almeno in Europa – potrebbe avere presto fine. Google, nel tentativo di chiudere l’indagine e rispondere alle preoccupazioni solevate dalla Commissione, ha proposto di aprire YouTube anche ad altri servizi. Nella fattispecie, gli inserzionisti non dovranno più obbligatoriamente utilizzare Ad Manager.

A riportare l’indiscrezione è l’agenzia stampa Reuters. La Commissione non ha ancora accettato ufficialmente la proposta di Google, ne consegue che l’istituzione, nelle sue vesti di autorità antitrust, potrebbe imporre al colosso altre condizioni. Inoltre, laddove la posizione di Google venisse giudicata in violazione delle norme del TFUE, la Commissione potrebbe comunque decidere di sanzionare il colosso statunitense.