Un gruppo di sviluppatori vuole dare una seconda vita agli iPad più vecchi. L’obiettivo? Portare Linux sugli iPad non più supportati da Apple. Una sfida non da poco conto, se si considera che Apple progetta i suoi prodotti per essere incompatibili con i sistemi operativi diversi dal suo.

Il progetto è un’iniziativa di Konrad Dybcio e quaack723, due sviluppatori entusiasti dell’ecosistema Linux. I due hanno lavorato assieme per consentire il booting della versione 5.18 di Linux su un vecchio iPad Air. La distribuzione funziona esclusivamente sui tablet con processore Apple A7 e A8.

Konrad Dybcio e quaack723 hanno scelto di utilizzare la distro postmarketOS, che si basa su Alpine Linux. È compatibile con gli iPad Air, iPad Air 2 e alcune generazioni di iPad Mini. L’obiettivo è di portare Linux su qualsiasi dispositivo con processore Apple A7 o Apple A8. La lista includerebbe anche l’iPhone 5S, non più supportato da Apple, e anche l’HomePod originale.

Il processo di sviluppo è ancora una fase estremamente acerba e sarà necessario parecchio lavoro. Ad esempio, gli sviluppatori non sono ancora stati in grado di far funzionare alcuni degli aspetti più basilari, come la connettività Bluetooth o la porta USB. Si tratta comunque di un esercizio di stile. Una prova di forza per mostrare che è possibile rivoluzionare anche i dispositivi della Apple: i chip A7 e A8 non sono particolarmente potenti e i tablet in questione hanno pochissimi GB di RAM. Non possono, in altre parole, rimpiazzare un vero computer.