La guerra in Ucraina mette in stallo l’industria automotive. L’aggressione militare perpetuata dalla Russia ha già prodotto importanti e rilevanti conseguenze nell’economia mondiale.
Nel caso specifico dell’industria automobilistica, per il momento le conseguenze hanno iniziato a farsi sentire su un ristretto numero di player che operano nel mercato esteuropeo e che dipendono dall’Ucraina o dalla Russia per l’approvvigionamento di alcuni componenti.
Il produttore più colpito è Volkswagen, con i suoi stabilimenti a Zwickau e Dresda. La casa automobilistica ha già annunciato di essere stata costretta ad interrompere completamente la produzione nelle due fabbriche. Le ragioni si spiegano facilmente: sia Zwickau che Dresda utilizzano un gran numero di component prodotti in Ucraina – e i fornitori, per ovvie ragioni, hanno interrotto l’approvvigionamento
Lo stabilimento di Zwickau, in Germania, è fondamentale all’interno della strategia di elettrificazione di Volkswagen. È il centro di produzione delle auto elettriche VW ID.3, ID.4, ID.5, della nuova Audi Q4 e-tron e della Cupra Born. Volkswagen ha formato una task force per gestire la crisi ucraina. Non è dato a sapere quando riprenderanno i lavori nei due stabilimenti.
Renault invece controlla AvtoVAZ, che possiede il marchio Lada (auto di produzione russa). Renault ha dovuto interrompere la produzione in tutti i suoi stabilimenti russi. Ricordiamo che in Russia viene prodotta anche la Renault Arkana.
Altri brand hanno invece iniziato ad interrompere spontaneamente la vendita dei loro modelli nel mercato russo, temendo di violare le sanzioni imposte dagli USA e dall’UE. Tra questi Volvo, che ha interrotto la spedizione di nuove auto nelle concessionarie ufficiali del brand. Con un volume di 9.000 auto immatricolate nel 2021, la Russia rappresenta un mercato relativamente marginale per Volvo.
General Motors e Jaguar Land Rover hanno già annunciato l’intenzione di fare altrettanto. I due marchi rispetteranno esclusivamente le consegne delle prenotazioni precedenti allo scoppio dell’Ucraina, mentre l’importazione in Russia delle altre auto, al momento, risulta sospesa.