Oggi vi presentiamo le 10 cose da sapere su Uncharted, film d’azione e avventura in live action con protagonisti Tom Holland e Mark Wahlberg, appena uscito nelle sale.
Un nome assolutamente nuovo per il cinema ma davvero celebre nel campo dei videogiochi, dove spadroneggia oramai da molti anni, con diversi titoli amatissimi all’attivo.
La relazione a doppio filo con il mondo dei videogiochi potrebbe un po’ intimorire i neofiti che ne hanno sentito parlare ma non hanno molto chiari i riferimenti e i collegamenti precedenti… e dunque potreste trovare utile la nostra guida con le 10 cose da sapere.
Questo nuovo film di che parla? Chi sono i protagonisti? Che rapporto ha con la saga videoludica? Vi raccontiamo tutto quel che dovete sapere, senza spoilerarvi nulla che non sia contenuto nel materiale promozionale o non sia ormai di dominio pubblico. Per il resto, buon divertimento e buona visione!

Cos’è Uncharted

Uncharted è un classico film d’azione e avventura come quelli di una volta, con un eroe (dotato di alleati, rivali e nemesi varie) alla ricerca di un favoloso tesoro archeologico. Il filone di Indiana Jones e National Treasure, insomma. Non si tratta di una storia originale, però: è ispirata a una celebre (e omonima) saga di videogiochi nata su PlayStation, pur non essendone una copia pedissequa, ma limitandosi a prenderne gli elementi e i personaggi principali, per proporre una storia tutta nuova, non necessariamente in continuity con l’originale o rinarrandola.

L’astuto ladro Nathan Drake (Tom Holland) viene reclutato dall’esperto cacciatore di tesori Victor “Sully” Sullivan (Mark Wahlberg) per recuperare una fortuna persa da Ferdinando Magellano 500 anni fa. Quello che inizia come un furto diventa una corsa mozzafiato in giro per il mondo per raggiungere il tesoro prima dello spietato Moncada (Antonio Banderas), di cui ritiene di essere il legittimo erede. Se Nate e Sully riusciranno a decifrare gli indizi e risolvere uno dei misteri più antichi della storia, troveranno un tesoro di 5 miliardi di dollari e forse anche il fratello, scomparso da tempo, di Nate… solo se impareranno a lavorare insieme.

Le origini

Anche se da pochissimo i due capitoli più recenti della saga videoludica sono disponibili anche per PC, tradizionalmente Uncharted è una saga alfiere del catalogo e della visione PlayStation, creata dallo Studio Naughty Dog (celebre anche per Crash Bandicoot e The Last of Us) nel 2007 per PlayStation 3.
Naughty Dog, negli anni ’90, ha cominciato ad acquisire notorietà con i giochi delle saghe Crash Bandicoot e Jak and Dexter: spericolati giochi d’azione e avventura di stampo cartoonesco. Titoli di grande successo, ma i nostri volevano provare a fare qualcosa di più cinematografico, con personaggi “reali”: così nacque l’idea di una saga con personaggi realistici, per quanto sempre in un contesto con azione sopra le righe. L’esperimento “Uncharted” funzionò, tanto che arrivarono così, nel corso degli anni, Uncharted: Drake’s Fortune, Uncharted 2: Il covo dei ladri, Uncharted 3: L’inganno di Drake e Uncharted 4: Fine di un ladro (su PS4), oltre a due spin-off, il prequel Uncharted: L’abisso d’oro su PSP e il sequel (senza Nathan, ma con protagonista la “collega” Chloe) Uncharted: L’eredità perduta. Inoltre, da questo progetto è nato quello di The Last of Us, che ne riprende l’impianto per creare una vicenda decisamente più adulta e disperata… ma quella è un’altra storia.

Le fonti di ispirazione

Quando Amy Hennig, Neil Druckmann e Josh Scherr si sono messi a buttar giù le idee per il primo videogioco, avevano ben chiaro il genere di riferimento, e naturalmente i suoi capostipiti. Anche se hanno buttato un occhio al cinema d’azione in generale e a quello di spionaggio (alcune influenze da James Bond, Mission: Impossible e Bourne sono palesi).
Il contesto, ad ogni modo, doveva essere lo stesso che ispirò anche anche la genesi di Lara Croft, diversi anni prima: quello avventuroso alla Indiana Jones. Nathan è di fatto un epigono del dottor Jones, anche se a livello di personalità e stile ricorda forse, maggiormente, Rick O’Connell, il protagonista de La Mummia di Stephen Mommers. Del resto, nonostante sia un esperto conoscitore di storia antica, archeologia e tesori, a differenza di Indy (e Lara) è in sostanza un avventuriero (altri direbbero “tombarolo”!) che punta più al profitto e all’adrenalina che al preservare i reperti archeologici…

Un progetto dalla lunga genesi

uncharted

Tutto ha inizio, come gran parte dei franchise cinematografici Sony degli ultimi vent’anni, con il produttore Avi Arad, che sul finire dei primi anni 2000 mette gli occhi sui videogiochi più in voga per PlayStation in quegli anni. Arad vorrebbe portare quei videogiochi al successo anche al cinema, come successo per i supereroi: del resto è stato il produttore di molti film della prima ondata di comicbook movies Marvel che hanno poi spianato la strada ai Marvel Studios.
Tra questi c’è una grande esclusiva Sony: Uncharted, una saga appena nata, fresca ma dal sapore classico, avventurosa e di successo, che sembra perfetta per i suoi intenti.
Da quel momento passano circa quattordici anni, prima che il film arrivi effettivamente al cinema, passando di mano per innumerevoli sceneggiatori, diversi registi e produttori e senza nessun nome certo nel cast fino al coinvolgimento decisivo di Tom Holland, che si era appassionato alla saga durante le riprese dei suoi Spider-Man.
La sceneggiatura è stata scritta e riscritta diverse volte, e anche il nome del regista ha continuato a cambiare, anche dopo l’arrivo del protagonista: prima che Fleischer prendesse le redini del progetto, David O. Russell, Neil Burger, Seth Gordon, Joe Carnahan, Shawn Levy, Dan Trachtenberg e Travis Knight hanno effettivamente lavorato al film, senza però arrivare davvero a dirigerlo.

I protagonisti di Uncharted e i loro interpreti

Il film, essendo il primo di una (si spera) lunga serie, non spara fin da subito tutte le sue cartucce, ovvero tutti i personaggi importanti. Chiaramente non può fare a meno di Nathan Drake, qui riproposto nella sua origin story, piuttosto diversa da quella vista nel flashback di Uncharted 3 ma non per questo meno interessante, e allo stesso modo è immancabile Victor “Sully” Sullivan, temporaneamente senza baffi. Tom Holland e Mark Wahlberg hanno la giusta (e fondamentale) alchimia. Terzo elemento della “squadra” di protagonisti è Chloe Frazer, interpretata da Sophia Taylor Ali, altro personaggio storico dei videogiochi nonché protagonista dello spin-off L’eredità perduta. Manca Elena Fisher, avventurosa documentarista dalla turbolenta relazione con Nathan e presente in tutti e quattro i giochi principali, qui assente semplicemente perché… Nathan la deve ancora incontrare!
Qualcuno di cui invece sentiamo subito parlare, a differenza dei videogiochi, è il fratello di Nathan, Sam, qui introdotto fin da subito.
Naturalmente, una storia del genere non può non avere degli antagonisti: ecco dunque Antonio Banderas nei panni dello spietato Moncada e la sua agente sul campo, Braddock, interpretata da Tati Gabrielle.

Il regista

Il regista di Uncharted è Ruben Fleischer, finora noto soprattutto per Benvenuti a Zombieland e Venom. Il regista americano, dopo il grande successo del suo film parodistico a tema zombie, ha avuto alterne fortune, con i due lungometraggi 30 Minutes or Less (2011) e Gangster Squad (2013) che, nonostante le premesse, non hanno avuto un grande successo. Fleischer si è dunque dato alla tv, anche nelle vesti di produttore, riscontrando invece buoni risultati.
Il riscatto verso il grande pubblico, tuttavia, è arrivato con l’occasione di poter girare un film Marvel: quello Sony dedicato a Venom, per l’esattezza, nel 2018. Insieme a quello, arriva anche, poco dopo, il sequel di Zombieland, Doppio colpo, che lo ha portato infine a dirigere Uncharted, per il quale è stato scelto proprio in virtù della sua capacità di unire azione e umorismo nelle dinamiche fra gli attori.

Le reference e le citazioni dall’originale

Il riferimento più importante, e il miglior regalo, che Fleischer e Holland potessero fare ai fan era rimanere fedeli nello spirito alle dinamiche un po’ guascone e ai botta e risposta tra personaggi, così caratteristici del videogioco, e per nostra fortuna ci sono riusciti. In più, com’è giusto che sia, il film contiene tantissimi easter egg riferiti al videogioco, anche se chiaramente sono riproposizioni in contesti diversi dai videogiochi, dato che il film non ripercorre la narrativa della saga videoludica ma propone una timeline tutta sua.
Eppure certe cose sono lì, pronte per essere scoperte: dall’esordio degli iconici baffi di Sully al vestiario di Nathan, che spesso sfoggia maglie davvero molto simili a quelle con cui siamo abituati a vederlo… fino a riferimenti più sottili che lasceremo a voi il piacere di scoprire.
Ad ogni modo, già dai trailer abbiamo avuto modo di vedere come alcune scene sono state riprese e replicate, come la spettacolare scena sul cargo, così come le tipiche meccaniche degli inseguimenti, della risoluzione degli enigmi e della consultazione dei documenti.

Gli “altri” Nathan Drake

uncharted nolan north tom holland

Vi abbiamo raccontato di come, nel corso degli anni, al personaggio di Nathan sono stati accostati diversi interpreti, tutti sfumati per un motivo o per l’altro. Uno di questi è proprio Mark Wahlberg, che alla fine ha interpretato Sully.
Tra gli attori più desiderati dai fan per il ruolo dobbiamo annoverare Nathan Fillion, il cui fan casting si è spinto così tanto in là da portarlo a interpretare un cortometraggio nei panni proprio di Drake: un esperimento sicuramente simpatico e che coglieva lo spirito del gioco ma dimostrava comunque i sopraggiunti limiti d’età dell’attore, indubbiamente somigliante al personaggio dei videogiochi ma oramai adatto, al massimo, per il fast forward del finale del quarto videogioco.
Altro fan favourite era Nolan North, che oltre ad avere il physique du rôle… è anche la voce ufficiale del personaggio nei videogiochi lungo tutto il corso della saga. Purtroppo, il treno è passato anche per lui e si è logicamente scelto un interprete ben più giovane.

Cosa bisogna vedere o giocare prima di andare al cinema

Il film di Uncharted non ha bisogno di conoscenze pregresse per essere goduto: è pensato per essere assolutamente fruibile anche dal pubblico generalista che non conosce il personaggio originale. Anche se, come dicevamo nel paragrafo dedicato alle reference, tutta la pellicola è costellata di easter egg che, se avete giocato ai videogiochi originali, risultano molto gustose e sicuramente un valore aggiunto, ma non sono fondamentali.

Il futuro

Attualmente un secondo capitolo del franchise cinematografico non è stato ufficializzato, ma chiaramente l’idea di Sony era quella di realizzare una serie fin dal principio. Dunque le intenzioni ci sono, e Ruben Fleischer sarebbe intenzionato a continuare, così come il cast.

Dipende dal successo del primo film. Chiaramente. [ride] C’ho pensato. Quando lavori a un film è difficile non pensare ad altre avventure con quei personaggi. Quindi sì, se saremo abbastanza fortunati da poterne fare un sequel, ho un sacco di idee per quel che avrei personalmente voglia di
fare.

ha affermato il regista, che in una tavola rotonda con presenti anche Tom Holland e il vicepresidente di Naughty Dog Neill Druckmann ha anche esplicitato una di queste idee: la celebre scena dell’inseguimento del quarto capitolo, sequenza di grande coinvolgimento e spettacolarità.

Uncharted è nei cinema, distribuito da Warner Bros. Pictures.

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