La questione dei vaccini contro il Covid-19 è ormai diventata da diverso tempo importante non solo per quel che riguarda la possibilità di combattere il virus, ma anche per moltissimi posti di lavoro. Specialmente fuori dall’Italia, nonostante anche il nostro paese si stia adeguando a questo standard, moltissime compagnie chiedono l’obbligo di vaccinazione per far sì che i dipendenti possano svolgere le proprie mansioni, con conseguenze a volte ben poco piacevoli in caso di inadempienza.
Parliamo oggi di T-Mobile, che licenzierà a partire dal 2 aprile 2022 tutti i dipendenti non vaccinati, come riportato da Bloomberg. Parliamo di un report arrivato grazie a un’email interna che ha avvisato gli impiegati della situazione, sottolineando anche che ci saranno delle specifiche eccezioni per un numero limitato di persone, come per chi ha ad esempio un divieto di vaccinazione a causa di determinati problemi di salute, con ovviamente le dovute certificazioni. Sono esclusi anche i commessi dei negozi e i tecnici.
Per chi si è sottoposto solamente alla prima dose invece, il limite è il 21 febbraio, giorno in cui ogni dipendente che non è arrivato almeno a due verrà messo in attesa e non pagato fino a che non procederà con la dovuta vaccinazione. Per quanto si tratti di una situazione di sicuro poco comoda per molti impiegati, c’è da dire che in questo modo l’azienda si assicura di portare avanti degli ambienti di lavoro ovviamente più sicuri, e non si tratta neanche della prima ad adottare questo tipo di politiche.
Abbiamo da poco parlato infatti di come Google abbia deciso di tenere in stasi i dipendenti che non vogliono sottoporsi al vaccino, procedendo infine anche in questo caso con misure alquanto drastiche, trovate a questo link il nostro approfondimento.