Non tutti gli utenti di iMessage sono uguali. L’app di messaggistica di Apple discrimina tra utenti iOS e Android. Hai un iPhone? I tuoi messaggi compariranno nell’iconico colore blu. Hai Android? Ti tocca un colore verde, da brutto anatroccolo.
Sarebbe una sciocchezza, non fosse che quel ‘blu iOS‘ negli USA è diventato un vero e proprio status symbol trai giovanissimi. E, forse, anche quest’ultima sarebbe una notizia superflua, non fosse che della questione se ne è interessata anche Google, che accusa Apple di aver scientemente creato un discrimine tra utenti Apple e Android, in modo da convincere questi ultimi a comprarsi un iPhone per evitarsi imbarazzi quando messaggiano con i loro amici.
Apple domina il mercato degli smartphone statunitensi
Per spiegare meglio questa dinamica, vale la pena di specificare un dato: negli Stati Uniti d’America Apple ha chiuso l’ultimo trimestre del 2020 con un market share del 65% (dati di Counterpoint). Su 100 smartphone venduti, 65 erano un iPhone. Nel 2021 il dato è oscillato tra il 55 e 47%. Sono soprattutto i ragazzi statunitensi più giovani – in età da scuola superiore – a ritenere l’iPhone imprescindibile. E, quindi, sì: averlo o non averlo ti mette automaticamente nel club di quelli ‘in’ o nel gruppo dei reietti.
Secondo una recente indagine di Piper Sandler, l’87% degli adolescenti americani ha un iPhone.
Da ciò le rimostranze di Google: usare due colori distinti per i messaggi su iMessage, sarebbe un modo per creare pressione sugli utenti Android, nel tentativo di convincerli a comprare un iPhone.
Questa dinamica è stata ricostruita – grazie alle testimonianze di alcuni ragazzini – dal WSJ, che ha riportato come in alcune classi gli studenti con smartphone Android subiscano continui scherni e atti di bullismo.
Google attacca iMessage e Apple
La notizia ha provocato reazioni piuttosto forti da parte di Google, che oggi non ha una vera e propria app di messaggistica estremamente diffusa. A prevalere sono i servizi di terze parti, come WhatsApp e Telegram.
iMessage non dovrebbe trarre beneficio dal bullismo. Messaggiare dovrebbe essere un modo per unire le persone, e la soluzione esiste. Risolviamola assieme, come un’unica azienda
ha scritto l’account Twitter ufficiale di Android.
Quella di Apple, con iMessage, è una strategia ampiamente documentata. Creare pressioni sociali e usare il bullismo come strumento per vendere un prodotto è vergognoso, soprattutto se a farlo è un’azienda che nelle sue campagne di marketing dice di creder nella compassione e nell’equità
ha aggiunto Hiroshi Lockheime, a capo della divisione Android di Google.
Per quanto eccessive possano sembrare le dichiarazioni di Lockheime, di certo il dirigente di Google non sbaglia quando parla di una “strategia ampiamente documentata”. Durante la causa presentata da Epic Games erano stati divulgati alcuni documenti interni di Apple, incluse alcune email dove i dirigenti dell’azienda parlavano esplicitamente della volontà di non portare iMessage su Android, “perché avrebbe creato più danni che benefici”.
In tal senso, è piuttosto eloquente una email firmata da Craig Federighi, dove spiegava che portare iMessage su Android avrebbe un unico effetto: «eliminare un ostacolo» che oggi dissuade le famiglie dal regalare ai loro figli degli smartphone Android, e quindi non degli iPhone della Apple. (Illustrazione in copertna Via WSJ)