La Germania apre un’indagine tecnica sui prodotti di Xiaomi. Il BSI, l’organo di vigilanza del settore tech, esaminerà gli smartphone del produttore cinese per cercare un eventuale corrispondenza con quanto affermato dal Governo della Lituania, che la settimana scorsa aveva accusato Xiaomi di vendere, anche in Europa, smartphone con pre-installato un software per la censura. Ne avevamo parlato qui.

Software che in Europa, specificava la Lituania, seppur presente sarebbe quiescente e quindi non attivo.

Un portavoce del Governo della Germania ha confermato la natura delle indagini, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

Lunedì Xiaomi, che aveva già duramente contestato le dichiarazioni della Lituania definendole «illazioni», ha annunciato di voler affidare ad un’azienda terza il compito di svolgere una perizia indipendente sui suoi prodotti venduti in Europa.

I dispositivi Xiaomi non limitano o filtrano le comunicazioni da o verso i propri utenti. Xiaomi non ha mai limitato o bloccato alcun comportamento personale dei propri clienti

si legge in un recente comunicato che accusa anche la Lituania di aver frainteso un software per la protezione degli utenti dagli ads fraudolenti con un software per la censura.

Nel 2021 Xiaomi ha scalato la classifica europea del mercato degli smartphone, posizionandosi al primo posto. Durante il secondo trimestre del 2021 ha venduto 12,7 milioni di device in Europa.