La Grande Arte torna al cinema con Nexo Digital, che presenterà, in autunno, tre nuovi titoli per la stagione 2021-2022 della rassegna: Venezia, Infinita avanguardia, Napoleone. Nel nome dell’arte e Pompei. Eros e Mito.
Si parte l’11, 12 e 13 ottobre con Venezia, Infinita avanguardia, su soggetto di Didi Gnocchi, con sceneggiatura di Sabina Fedeli, Didi Gnocchi, Valeria Parisi, Arianna Marelli, e con la regia di Michele Mally. 1600 anni dopo la sua leggendaria fondazione, il film documentario prende avvio dall’immenso patrimonio veneziano per raccontare la città. I percorsi nei palazzi che ospitano capolavori e oggetti storici danno vita a connessioni artistiche e culturali, ma anche a semplici nessi visivi che, viaggiando tra le epoche, vanno a comporre il ritratto di una città futuribile. Come ne “Il Mondo Novo” di Giandomenico Tiepolo a Ca’ Rezzonico, la società veneziana del ‘700, accorsa ad ammirare quella sorta di “lanterna magica” che era il cosmorama, si spinge e si accalca a stupirsi e a nutrirsi delle meraviglie del mondo che verrà. Nel film documentario, è Carlo Cecchi, a consegnarci la memoria della città: un maestro del teatro italiano che ha studiato, conosciuto e lavorato con i grandi intellettuali, registi, letterati e attori della cultura del ‘900. Oltre a lui, vediamo muoversi per i luoghi di Venezia una giovane pianista polacca di grande talento, Hania Rani: cerca ispirazione e suggestioni per la sua musica per comporre la colonna sonora del film. Hania si muove tra musei, calli, palazzi e meraviglie veneziane; ci guida con i pensieri, ma soprattutto con le note musicali. A tenere il filo tra questi due diversi sguardi su Venezia e soprattutto tra due diverse generazioni c’è la voce narrante di Lella Costa, a sottolineare che Venezia è donna. Un racconto che conduce lo spettatore affinché possa orientarsi tra le epoche e incrociare storie e relazioni tra passato, presente e futuro. Venezia, Infinita avanguardia è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con la collaborazione di Villaggio Globale International, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e con la collaborazione speciale di Fondazione Musei Civici di Venezia.
L’8, 9, 10 novembre sarà la volta di un grande personaggio. Ci chiederemo infatti: chi era veramente Napoleone? Napoleone. Nel nome dell’arte racconta come la passione del Bonaparte – talvolta l’ossessione del Bonaparte – per l’arte e il sapere, abbia cambiato il volto della cultura moderna: dalla nascita di scuole, biblioteche e musei pubblici (tra cui Brera e il Louvre) alla fondazione dell’egittologia grazie alla campagna d’Egitto, dalle straordinarie scoperte archeologiche alle spoliazioni di opere d’arte, sino ad arrivare ai dipinti e alle sculture a lui dedicate. Entreremo nella mente di Napoleone e nelle sue predilezioni letterarie, nella sua psicologia, nella sua passione smodata per l’affermazione di sé, che tanto ha ispirato uomini di potere, intellettuali, dittatori nel corso dei secoli successivi. Il punto di partenza di questo viaggio sarà Milano, città che Napoleone scelse come capitale del Regno d’Italia da lui creato, che avrà sempre con l’imperatore un rapporto di speciale affinità, tanto da ospitarne anche l’incoronazione del 1805. Così, per la prima volta da allora, ascolteremo le musiche originali composte appositamente per la cerimonia e solo di recente riscoperte nell’archivio del Conservatorio di Milano. Per l’occasione seguiremo anche il restauro del manto indossato quel giorno da Napoleone e degli oggetti cerimoniali che lo accompagnavano, preziosa opera di recupero legata al progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo. Proposto a duecento anni dalla morte di Napoleone, Napoleone. Nel nome dell’arte è un documentario con la guida eccezionale di Jeremy Irons, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia. Il soggetto è di Didi Gnocchi che firma la sceneggiatura con Matteo Moneta. La regia è di Giovanni Piscaglia, la colonna sonora originale di Remo Anzovino.
Passeremo poi ad esplorare Pompei, un luogo unico al mondo, capace di incantare ogni anno più di 4 milioni di visitatori provenienti da ogni parte del globo. È da questa consapevolezza che nasce Pompei. Eros e Mito, prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che propone un viaggio indietro nel tempo di duemila anni e arriverà nelle sale solo il 29, 30 novembre e 1 dicembre. Il docu-film mette a nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a rendere immortale questo sito straordinario cristallizzato dalla drammatica eruzione del 79 d.C. Dalla storia d’amore tra Bacco e Arianna al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalla sete di sangue soddisfatta dalle lotte gladiatorie alla disperata ricerca dell’immortalità di Poppea Sabina, Pompei. Eros e Mito analizza i miti, le leggende e gli aspetti più segreti della città. A condurci attraverso le strade della città una narratrice d’eccezione: Isabella Rossellini diretta dalla regia visionaria di Pappi Corsicato. La presenza e la voce della Rossellini e la colonna sonora originale di Remo Anzovino ci accompagneranno lungo un percorso che mostrerà come i miti e le opere ritrovate abbiano ammaliato e influenzato artisti del calibro di Pablo Picasso e Wolfgang Amadeus Mozart. Una danza in equilibrio sul sottile filo invisibile che separa la leggenda dalla realtà, capace di attraversare i secoli ed ispirare il mondo contemporaneo.
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