SpaceX e Blue Origin sono in guerra per un contratto con la NASA nell’ambito della missione Artemis, il programma per riportare degli astronauti statunitensi sulla Luna (che probabilmente dovrà essere posticipato). La NASA ha affidato l’appalto per la progettazione del lander lunare a SpaceX, in tutta risposta l’azienda di Jeff Bezos ha impugnato per vie legali la decisione, chiedendo un riesame.

Più recentemente, Amazon ha presentato una lettera formale alla Federal Communications Commission chiedendo che l’agenzia sospenda l’autorizzazione per un nuovo lancio di satelliti Starlink, sempre della rivale SpaceX. Non è una vera e propria azione legale, ma una semplice lettera di rimostranza.

Nella lettera, Amazon contesta a SpaceX la decisione di aver presentato due possibili configurazioni per la seconda generazione di satelliti Starlink alla FCC. I legali di Amazon sostengono che la scelta sia contraria alle norme dell’agenzia e che SpaceX dovrebbe limitarsi a scegliere una sola configurazione orbitale e attenersi al suo progetto definitivo.

Il fondatore e N.1 di SpaceX, Elon Musk, non l’ha presa bene e si è rivolto ai social per lanciare una caustica stoccata al miliardario rivale. «A quanto pare Bezos ha scelto di dimettersi esclusivamente per occupare una nuova posizione full-time: fare causa a SpaceX», ha scritto Musk su Twitter.

Jeff Bezos da luglio non è più l’amministratore delegato di Amazon, al suo posto è subentrato l’ex N.1 di AWS Andy Jassy. Bezos, effettivamente, si è dimesso anche per avere più tempo e risorse da dedicare a Blue Origin.

Blue Origin recentemente è entrata nella storia, dopo aver per la prima volta mandato il suo razzo New Shepard oltre la linea di Kármán con a bordo un piccolo equipaggio, tra cui lo stesso Bezos.