Facebook posticipa il ritorno dei dipendenti in ufficio di ben sei mesi. La comunicazione arriva dal fondatore in persona, Mark Zuckerberg, che cita i nuovi rischi introdotti dalle varianti del Covid-19 ‘Delta’ e ‘Lambda’. Inizialmente i dipendenti del social network avrebbero dovuto fare ritorno in ufficio a luglio.

I lavoratori di Facebook non torneranno in ufficio prima di inizio 2022. Il posticipo coinvolge la totalità dei dipendenti americani, e si prospettano nuovi posticipi anche per le sedi internazionali dell’azienda.

Facebook ha spiegato di star continuando a monitorare la situazione, lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie per capire se e quando sarà possibile consentire il ritorno al lavoro in ufficio in piena sicurezza. L’azienda ha confermato che la decisione di rimandare il rientro ad inizio 2022 dipende dagli scoraggianti recenti dati sanitari, con i casi di Covid-19 in costante aumento soprattutto a causa della diffusione della variante Delta.

Facebook si è dimostrata fin da subito una delle aziende maggiormente entusiaste del modello smart working. Mark Zuckerberg – come ha rivelato la COO Sandberg – aveva ipotizzato che la chiusura degli uffici sarebbe stata necessaria già dalle primissime fasi della pandemia.

Ma il lavoro da remoto ‘perenne’ rischia di portare con sé anche qualche spiacevole novità per i dipendenti. Ad esempio Google ha deciso di decurtare parte dell’indennità concessa ai dipendenti, proprio in virtù del presunto risparmio che il lavoro da casa comporterebbe.