Per via di presunte violazioni di Amazon per quel che concerne l’utilizzo dei dati degli utenti, come riportato da Bloomberg, l’azienda dovrà pagare l’enorme somma di 746 milioni di euro, come imposto dalla Commissione Nazionale del Lussemburgo per la protezione dei dati. Parliamo di una maxi cifra da capogiro, stando al colosso addirittura inappropriata in qualunque modo si voglia considerare la situazione.
Ecco il provvedimento della Commissione, ripreso sulle pagine di The Verge e tradotto:
Nella giornata del 16 luglio 2021, la Commissione Nazionale del Lussemburgo per la Protezione dei Dati (NCPD) ha preso una decisione contro Amazon Europe Core S.à r.l. sostenendo che il trattamento dei dati da parte di Amazon non è conforme alle EU General Data Protection Regulation. La decisione impone una multa di €746 milioni e corrispondenti pratiche di revisione.
Di seguito, la risposta di Amazon (particolarmente contrariata) in merito alla questione:
Mantenere la sicurezza dei nostri clienti e la loro fiducia è fra le nostre più importanti priorità. Non c’è stata alcuna violazione dei dati, e nessun dato degli utenti è stato esposto a terze parti. Questi fatti sono indiscussi. Siamo fortemente in disaccordo con la regolazione del CNPD, e intendiamo appellarci. La decisione relativa al modo in cui mostriamo ai clienti pubblicità rilevanti è basata su interpretazioni non testate e soggettive della leggere Europea relativa alla privacy, e la multa proposta è interamente fuori proporzione anche considerando questa interpretazione.
In seguito alla risposta del colosso dell’e-commerce possiamo quindi aspettarci un provvedimento che si svilupperà nel corso dei prossimi mesi e anni, data la conferma del fatto che l’azienda si appellerà alla decisione presa con cui non è minimamente d’accordo. C’è da dire che davanti alla multa anche il colosso stesso sembra essersi trovato in difficoltà, vista l’enorme somma che sembra Amazon potrebbe essere costretta a pagare in futuro.