La prossima uscita di America: The Motion Picture su Netflix fa un po’ ripensare ad una nazione che ha condizionato tantissimo l’intrattenimento, e che negli ultimi trecento anni di Storia ha segnato l’evoluzione del mondo. Per questo motivo abbiamo pensato di raccogliere in un approfondimento i 13 film storici che sembrano ideali per raccontare gli USA ed il percorso fatto da questa nazione durante questi secoli.
America: The Motion Picture racconterà la Rivoluzione americana rivisitata, con Channing Tatum nei panni di George Washington. E, considerando i tanti film che hanno descritto l’evoluzione della storia d’America vogliamo elencarne alcuni che, secondo noi, sono stati più importanti rispetto ad altri per descrivere il percorso di questo Paese.
Ecco la lista dei 13 migliori film storici sugli USA che ne raccontano la vera storia.
Gangs of New York (2002)
Martin Scorsese per la realizzazione di questo film ha voluto ingaggiare due attori d’eccezione come Leonardo DiCaprio e Daniel Day-Lewis. Gangs of New York racconta un pezzo di storia degli Stati Uniti che non è stata fino ad ora molto trattata.
Stiamo parlando della fine dell’Ottocento, quando New York non era ancora la Grande Mela, e quando bande di fuorilegge stranieri cercavano di determinare le sorti della città. Lo scontro tra protestanti e cattolici a Five Points vede questi ultimi avere la meglio, grazie a Bill il Macellaio, che diventerà iconico e simbolo dell’ascesa dei nazionalisti.
Ma il figlio del capo dei cattolici, ucciso da Bill il Macellaio, quasi vent’anni dopo lo scontro tra le due fazioni ritorna a Five Points per ottenere la sua vendetta. Da qui ripartirà lo scontro tra i due gruppi che decideranno il futuro destino della città di New York.
Gangs of New York è un’opera maestosa, non facilissima da digerire per il suo ritmo, ma che mette in mostra due grandi performer come Leonardo DiCaprio e Daniel Day-Lewis che lavorano all’interno di una cornice scenografica perfetta e che immerge nelle atmosfere di quei tempi.
Gangs of New York è un’opera maestosa, non facilissima da digerire per il suo ritmo, ma che mette in mostra due grandi performer come DiCaprio e Daniel Day-Lewis che lavorano all’interno di una cornice scenografica perfetta e che immerge nelle atmosfere di quei tempi.
Il film è disponibile su Amazon Prime Video per gli abbonati premium.
La febbre dell’oro (1925)
Charlie Chaplin è stato un genio della storia della cinematografia, ed ognuno dei suoi film ha avuto un peso all’interno dell’intrattenimento mondiale, ma, tra le sue opere cinematografiche, alcune hanno avuto anche un impatto culturale particolare. Altre, invece, hanno raccontato in maniera particolare un pezzo di storia: La febbre dell’oro è uno di questi.
Al centro del lungometraggio ci sono le vicende di un vagabondo, il noto Charlot, che cerca di sfidare le avversità del freddo del nord per partecipare alla corsa all’oro. Qui troverà anche Black Larsen, in fuga dalla legge, e con cui dovrà condividere una capanna solitaria.
Al centro del lungometraggio ci sono le vicende di un vagabondo, il noto Charlot, che cerca di sfidare le avversità del freddo del nord per partecipare alla corsa all’oro.
La corsa all’oro ha rappresentato uno dei momenti cardine della storia degli Stati Uniti, ed ha anche aiutato a colonizzare l’Ovest dell’America del Nord. Charlie Chaplin fu affascinato dalle storie dedicate ai cercatori d’oro, che durante l’Ottocento vissero di stenti e difficoltà pur d’impadronirsi del prezioso metallo.
Il vagabondo inserito in un contesto in cui, attraverso il dramma e la commedia (com’è nello stile di Chaplin), fa cogliere il modo di vivere dei cercatori d’oro, viaggia a metà tra la descrizione di un determinato periodo storico ed il racconto di una favola: quella che il protagonista arriverà a vivere con la sua Giorgia dopo tante sofferenze.
Lincoln (2012)
Steven Spielberg da maestro dell’intrattenimento, nel corso dei decenni si è trasformato anche in un regista in grado di raccontare anche tanti momenti storici importanti (Schindler’s List e Il Ponte delle Spie ne sono un esempio). E con Lincoln il popolare autore ha descritto uno dei personaggi più importanti della storia degli Stati Uniti, e non solo.
Protagonista di Lincoln è ancora una volta Daniel Day-Lewis, un vero e proprio punto di riferimento per i film d’autore che hanno bisogno di attori di peso. La storia racconta dei momenti conclusivi della guerra di Secessione, con Lincoln che vuole cercare, a tutti i costi, di far approvare dalla Camera l’emendamento per l’abolizione della schiavitù.
Spielberg racconta uno dei momenti più drammatici della storia degli Stati Uniti non attraverso l’azione, mostrando le lotte sui campi di battaglia, ma facendo vedere i tumulti politici e interiori di una personalità fortissima quali è stata Abraham Lincoln.
Spielberg racconta uno dei momenti più drammatici della storia degli Stati Uniti non attraverso l’azione, magari mostrando le lotte sui campi di battaglia, ma facendo vedere i tumulti politici e interiori di una personalità fortissima quali è stata Abraham Lincoln.
Per questo il film Lincoln merita di essere citato tra i 13 film ideali per raccontare la storia degli Stati Uniti.
Balla coi Lupi (1990)
Il lungometraggio Balla coi Lupi è tratto dal romanzo omonimo di Michael Blake ed ha ottenuto nei 1991 ben sette premi Oscar, tra cui quello al migliore film e migliore regista. In una storia degli Stati Uniti segnata da un racconto degli eventi passati che ha cercato spesso di far passare gli Indiani come delle minacce combattute nel tempo, Balla coi Lupi restituisce la purezza di un storia in cui le barriere non esistono, ma vengono create dagli uomini e dagli eventi.
Kevin Costner interpreta il tenente John Dunbar, un ufficiale che viene ferito durante la guerra di Secessione, e successivamente, dopo essere guarito, viene inviato in un avamposto remoto in Kansas. In questo luogo Dunbar incontrerà i membri della tribù Sioux Lakota, facendo con loro amicizia, e trovando nel modo di vivere di questi indiani un nuovo senso alla sua esistenza, rafforzato dall’incontro con la giovane Alzata con Pugno.
Balla coi Lupi restituisce la purezza di un storia in cui le barriere non esistono, ma vengono create dagli uomini e dagli eventi.
Balla coi Lupi è un film che restituisce dignità alla figura degli indiani, facendo intendere come, proprio durante la Guerra di Secessione, l’esercito americano avesse cercato ancora di più d’imporre la propria egemonia e supremazia.
La storia ben raccontata, i protagonisti d’eccezione, ed un sentimento a impreziosire un contesto storico già carico di per sé, hanno reso questo film un autentico successo dopo la sua uscita.
Nascita di una nazione (1915)
Citando i 13 film che raccontano la storia degli Stati Uniti d’America non si può ignorare il lungometraggio diretto da David Wark Griffith. Si tratta di una pellicola fondamentale sia a livello storico che cinematografico, considerando che Nascita di una nazione fu il primo film a proporre il montaggio analitico, e quindi a raccontare in successione ed in maniera narrativa coerente una vera e propria storia attraverso immagini che facevano susseguire eventi e situazioni incastrate.
Griffith prova con questo lungometraggio a raccontare alcuni episodi cardine della Guerra di Secessione, ma, soprattutto, inserisce alcune situazioni che creeranno grandi polemiche negli anni, e che fanno intuire, ad oggi, quanto il clima razzista nei confronti degli afro-americani fosse palese e pesante agli inizi del Novecento.
In una sequenza diventata storica, Griffith mostra i membri del Ku Klux Klan come dei veri e propri salvatori della patria, capaci di salvare una ragazza che stava per essere stuprata da un uomo di colore, ed in grado di ripristinare l’ordine dopo i tumulti dei neri.
In una sequenza diventata storica, Griffith mostra i membri del Ku Klux Klan come dei veri e propri salvatori della patria, capaci di salvare una ragazza che stava per essere stuprata da un uomo di colore, ed in grado di ripristinare l’ordine dopo i tumulti dei neri.
L’uscita del film creò aspre critiche, nonostante il successo ai botteghini. Sembra che Nascita di una Nazione aumentò l’intolleranza nei confronti delle persone di colore, rafforzando il Ku Klux Klan. Sull’onda di queste critiche ed eventi, Griffith realizzò il film Intolerance in cui andò a condannare tutte le forme di violenza e razzismo.
Via col Vento (1939)
Via col Vento è il film del 1939 diretto da Victor Fleming che ha fatto la storia del Cinema, considerando che, a tutt’oggi, per biglietti venduti risulta essere il film più visto di sempre. Anche il romanzo da cui è tratto, scritto da Margaret Mitchell nel 1936 fu un catalizzatore d’attenzione e di popolarità. In un epoca in cui gli Stati Uniti stavano cercando di sopravvivere alla crisi del’29 una storia epica cercava di riportare l’attenzione all’epoca della Guerra di Secessione, dando un’idea quasi romantica di quel periodo storico.
Chiaramente Via col Vento, soprattutto negli ultimi tempi, ha trascinato con sé tutta una serie di polemiche sul mondo in cui veniva raccontata la condizione degli schiavi, anche se, a conti fatti questo film ha pure il merito di aver fatto consegnare la prima statuetta degli Oscar per la migliore attrice non protagonista ad una donna di colore: parliamo di Hattie McDaniel.
La storia con protagonista Rossella O’Hara, capace di vivere tribolate storie d’amore durante il periodo della Guerra di Secessione, riesce a restituire un quadro storico dettagliato di molti eventi accaduti negli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento, e ad esprimere il punto di vista di un personaggio capace di crescere, maturare, soffrire nel tempo, quasi come se rappresentasse l’evoluzione stessa di una nazione giovane ed alle sue prime grandi, e gravi esperienze.
La storia con protagonista Rossella O’Hara, capace di vivere tribolate storie d’amore durante il periodo della Guerra di Secessione, riesce a restituire un quadro storico dettagliato di molti eventi accaduti negli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento.
Un film di una tale importanza, sia per la storia degli Stati Uniti che per l’impatto sulla cultura cinematografica e popolare, non poteva non essere menzionato in questa lista.
C’era una volta in America (1984)
Un italiano è riuscito a descrivere gli Stati Uniti in una maniera così affascinante da conquistare gli americani ed il mondo intero: stiamo parlando di Sergio Leone. Tra i suoi grandi film capaci di descrivere la storia degli Stati Uniti possiamo dire che C’era una volta in America è forse il più significativo.
Quella che viene raccontata da Leone è l’epopea di un gruppo di amici, che crescendo negli anni vivono esperienze di comunione, ritrovo, tradimento, perdono. Insomma, ci sono quasi tutti i tipi di sentimenti e sensazioni umane possibili che si possono ritrovare in questa storia di altissimo livello sotto tutti i punti di vista: narrativo, di regia, fotografia, musiche e di performance attoriali.
Il cast di livello vede presenti interpreti come Robert De Niro, James Woods, Joe Pesci. C’era una volta in America ripercorre tre epoche diverse: gli anni Venti, gli anni Trenta del Proibizionismo, e si conclude in maniera malinconica con gli anni Sessanta. L’ultima parte di film fa comprendere come un pezzo di quell’America sporca ma gagliarda dell’era Proibizionista avesse ormai perso sapori, colori e valori di quell’epoca.
L’ultima parte di film fa comprendere come un pezzo di quell’America sporca ma gagliarda dell’era Proibizionista avesse ormai perso sapori, colori e valori di quell’epoca.
Il confronto finale tra Noodles e Max fa pensare a come il tempo riesca a cancellare certi legami, ed a rendere dei sentimenti totalmente sbiaditi.
Tutti gli uomini del presidente (1976)
Spostandoci nella seconda parte del Novecento uno degli eventi più significativi della storia americana è stato lo scandalo del Watergate che ha coinvolto l’allora Presidente Richard Nixon. Il film Tutti gli uomini del Presidente riesce a descrivere ed a raccontare gli eventi che hanno portato all’impeachment ed alle dimissioni di Nixon, sapendo mescolare bene suspense e cronaca.
Le interpretazioni di Dustin Hoffman e Robert Redford offrono degli indimenticabili Carl Bernstein e Bob Woodward, i due giornalisti del Washington Post che hanno rivelato lo scandalo del Watergate. Questo film, che merita di stare nella lista dei lungometraggi che descrivono la storia degli Stati Uniti, è il perfetto esempio di come la realtà sappia essere ancora più avvincente della fantasia, se ben raccontata.
Il film Tutti gli uomini del Presidente riesce a descrivere ed a raccontare gli eventi che hanno portato all’impeachment ed alle dimissioni di Richard Nixon, sapendo mescolare bene suspense e cronaca.
Taxi Driver (1976)
Ci sono storie che riescono a carpire il sentimento di un determinato periodo pur non essendo una biografia o una cronaca di eventi realmente accaduti. Taxi Driver di Martin Scorsese riesce a rappresentare ed a far vivere nella maniera più forte le atmosfere di un’America profondamente lacerata e depressa, dopo una guerra in Vietnam inutile e sanguinosa, ed in cui il Watergate e le tensioni interne sembravano deprimere e rendere schizofrenici i suoi abitanti.
Robert De Niro interpreta in maniera magistrale Travis Bickle, un ex marine congedato dal Vietnam, che, vivendo una vita alienata, decide di fare il tassista notturno per occupare il tempo e sfruttare in maniera utile l’insonnia.
Robert De Niro interpreta in maniera magistrale Travis Bickle, un ex marine congedato dal Vietnam, che, vivendo una vita alienata, decide di fare il tassista notturno per occupare il tempo e sfruttare in maniera utile l’insonnia.
Il suo percorso lo porterà a vivere una spirale di paranoia fortissima, a cospirare per la morte di un candidato Presidente, ed a diventare in qualche modo una sorta di eroe-vigilante. Un’opera come Taxi Driver, oltre a raccontare un’epoca, ha ispirato film, romanzi, personaggi dei fumetti, ed ha creato in un certo modo una figura di vigilante ed antieroe che tutt’oggi affascina e viene ancora esplorata.
Selma – La strada per la libertà (2014)
Le marce da Selma a Montgomery del 1965 segnarono la storia della battaglia per i diritti civili negli Stati Uniti. Fu l’apice della rivolta per richiedere il diritto di voto da parte degli afroamericani. Tutto ciò succede dopo che Martin Luther King ottiene il premio Nobel per la pace, nel 1964. Nonostante la grande notorietà King viene visto con sfavore in gran parte degli Stati Uniti. Le sue richieste al Presidente Lyndon Johnson vengono definite giuste ma non opportune.
Saranno le marce di Selma, in Alabama, a scatenare tutta una serie di eventi che faranno cambiare le sorti della lotta per i diritti civili degli afroamericani, suscitando un clamore tale da diventare negli anni il simbolo di quella stessa battaglia.
Il film Selma racconta con attenzione, e offrendo un grande impatto, quelle vicende che oggi rappresentano un pezzo importante di storia degli Stati Uniti.
American Psycho (2000)
Sono diversi i film che hanno provato a raccontare l’epoca dello yuppismo, ma ce n’è uno in particolare che è riuscito a veicolare tutti i sentimenti di quei tempi in un unico personaggio: stiamo parlando di American Psycho e della figura di Patrick Bateman. Questo personaggio immaginario è stato partorito dalla mente di Bret Easton Ellis, autore di culto e geniale.
Dal romanzo di Ellis è nato il film con Christian Bale protagonista. Patrick Bateman è uno yuppie, un consulente finanziario tutto dedito a coltivare un profondo narcisismo ed a dimostrare la propria ricchezza di fronte ad altri colleghi altrettanto ricchi e superficiali. Ma tutta la frustrazione di una vita che non va a scavare nel profondo di sé stessi viene portata a galla da Bateman in una maniera inquietante: grazie ai suoi omicidi.
Christian Bale è bravo nel saper prendere l’essenza di un personaggio descritto in maniera grandiosa nel romanzo di Bret Easton Ellis, ma le stesse coordinate narrative di American Psycho riescono a descrivere la fine degli anni Ottanta.
Bale è bravo nel saper prendere l’essenza di un personaggio descritto in maniera grandiosa nel romanzo di Ellis, ma le stesse coordinate narrative di American Psycho riescono a descrivere un periodo, quello della fine degli anni Ottanta, in cui tutta la positività nei confronti di un capitalismo spinto e sfrenato rinchiudeva molte persone in una bolla fatta di vizi, superficialità e ricchezze inutili. Un accumulo di materiale così insensato da portare alla perdita dell’essenza dei valori umani, ed a considerare gli esseri umani alla stregua di oggetti da poter fare a pezzi.
American Psycho è disponibile su Netflix.
Bowling a Columbine (2002)
Se parliamo della storia degli Stati Uniti e di film che sono capaci di descriverla, non si può non pensare ad una produzione che riesca a raccontare cosa significa il secondo emendamento. Il documentario di Michael Moore Bowling a Columbine cerca di entrare nel profondo di un evento che ha fatto deflagrare l’esigenza di prendere provvedimenti forti nei confronti dell’utilizzo delle armi negli Stati Uniti.
Nel 1999 il massacro della Columbine High School, organizzato da due studenti della scuola, portò alla morte di 12 persone provocando 24 feriti. I due autori del massacro si suicidarono all’interno della scuola.
Michael Moore prova a raccontare e descrivere con il suo solito piglio irriverente una storia così drammatica, scavando nelle contraddizioni di un Paese lacerato dai disagi dei giovani, da una sorta di superficialità perbenista, e dagli interessi della National Rifle Association pienamente appoggiati dalla politica americana.
Vice – L’uomo nell’Ombra (2018)
Chiudiamo questa lista dei 13 film capaci di descrivere la storia degli Stati Uniti con Vice – L’uomo nell’Ombra, il lungometraggio che racconta la storia ed il percorso di Dick Cheney, un personaggio che in maniera silente ha condizionato decenni di storia degli Stati Uniti.
Ma, soprattutto, Cheney sarà decisivo sotto la presidenza di George W. Bush per determinare le azioni degli americani dopo gli attacchi dell’11 settembre. L’invasione in Afghanistan ed Iraq, e tutte le manovre esecutive, politiche e comunicative per arrivare a determinare il modo di agire degli Stati Uniti subito dopo quella tragica data sono state in gran parte decise da Cheney.
Christian Bale riesce ad offrire una delle sue interpretazioni più mature ed epiche, raccontando un personaggio che è stato decisivo per le sorti del Paese più influente al Mondo, pur non facendosi notare, ed agendo, appunto, nell’ombra. Vice è un lungometraggio che fa comprendere come e quanto il vero peso della politica sia sedimentato sotto la superficie, e come certe idee e concetti appartenenti all’opinione pubblica possano essere indotti con precise strategie comunicative.
Vice è un film che insegna molto, non solo sulla storia degli Stati Uniti d’America, ma su come funziona il mondo al giorno d’oggi.