Un fotografo professionista ha fatto causa a Capcom, publisher delle note saghe videoludiche Resident Evil e Devil May Cry. L’accusa: «hanno usato le mie foto per costruire i loro mondi di gioco, è plagio». Alcune prove sembrano dargli ragione e ora l’artista chiede di essere risarcito.
Judy A. Juacek sostiene che i designer di Capcop abbiano usato alcune sue immagini, tutte contenute nel suo libro ‘Surfaces’, per creare le ambientazioni di Resident Evil 4 e Devil May Cry.
Surfaces è stato pubblicato nel 1996 con il preciso intento di fornire ad artisti e designer un punto di riferimento per le loro creazioni. Una collezione di oltre 1.200 foto di texture di vario tipo: dalle pareti di marmo, passando per vetrate e superfici metalliche ossidate. Veniva venduto con in allegato un CD-ROM contente le immagini del libro in alta-definizione.
Ma questo non è un lascia passare per usare le sue immagini per scopi commerciali, una possibilità che Juracek concede esclusivamente previo accordo. Capcom non ha mai chiesto l’autorizzazione.
Perfino il logo di Resident Evil 4, accusa il fotografo, sarebbe frutto del plagio di una delle immagini pubblicate all’interno di Surfaces. Secondo il fotografo, Capcom avrebbe usato come riferimento la foto di una superficie di vetro che aveva trovato durante un viaggio in Italia.
Secondo l’accusa, sarebbero almeno 80 le immagini “prese in prestito” da Capcom per i suoi videogiochi. Dalla documentazione presentata dall’artista sembra evidente che qualcosa non torni. O le sue immagini sono state usate senza il suo consenso, o ci troviamo davanti a delle coincidenze più irrealistiche e fantascientifiche delle vicende raccontate dai due videogiochi.
Gli avvocati di Juracek chiedono che Capcom paghi un maxi-risarcimento da almeno 12 milioni di dollari.