Presto presentare una proposta referendaria diventerà molto più semplice. Il Ministro Colao dà la buona notizia: «la piattaforma online per i referendum sarà attiva dal primo gennaio del 2022».
Oggi per presentare una proposta di referendum abrogativo – ossia un quesito che chieda l’eliminazione, anche parziale, di una norma -, la Costituzione chiede che vengano raccolte 500.000 firme. Se il quesito arriva dai partiti con un’ampia rappresentanza, l’onere può in parte essere aggirato grazie alla possibilità che il referendum venga chiesto da almeno 5 consigli regionali.
Chi ha partecipato, anche come semplice attivista, ad una qualsiasi raccolta firme per presentare un referendum o una lista politica sa molto bene che è più facile a dirsi che a farsi: le firme devono essere convalidate da un pubblico ufficiale, come un consigliere comunale o un notaio, e spesso non è semplice trovare qualcuno disposto a farlo, soprattutto nelle piccole città.
La nuova piattaforma dovrebbe semplificare notevolmente il processo, portando ad una prolificazione dell’attività referendaria in Italia. La nuova soluzione consentirebbe ai cittadini di firmare digitalmente le proposte referendarie e di iniziativa popolare.
La possibilità di firmare una proposta referendaria o d’iniziativa popolare online è prevista da una recente modifica della legge n. 352 del 1970.
La piattaforma dovrebbe funzionare grazie al sistema d’identità digitale SPID e sarà integrato con l’anagrafe nazionale e con le liste elettorali.
La richiesta di digitalizzare il processo di raccolta firme arriva dall’Associazione Luca Coscioni, onlus della galassia Radicale che si occupa di libertà di ricerca scientifica e promozione dei diritti dei malati e delle persone affette da disabilità. L’associazione Luca Coscioni, che recentemente è stata ricevuta dal Ministro, ha chiesto di anticipare l’utilizzo della firma elettronica al 1 luglio del 2021.
In questi giorni i Radicali Italiani e la Lega hanno annunciato un’insolita alleanza per promuovere assieme sei quesiti legati al tema della giustizia. La raccolta delle firme molto probabilmente avverrà tradizionalmente, dato il netto anticipo rispetto all’introduzione della piattaforma.
- Referendum online, Colao: “Entro il 1° gennaio 2022 pronta la piattaforma” (corrierecomunicazioni.it)