J.J. Abrams è, senza dubbio, uno dei cineasti più eclettici del cinema di fantascienza, oltre che uno showrunner a tutto tondo che ha tenuto le redini di alcuni dei franchise più importanti di sempre. Intervistato in proposito al suo rinnovato impegno su alcune property DC Comics, ha elargito interessanti considerazioni in merito alle differenze tra il lavorare su progetti propri e lavorare su importanti IP preesistenti.
Abrams, che nel corso degli anni ha messo mano sia su Star Trek che su Star Wars, oltre che su Mission: Impossible, è attualmente al lavoro, come produttore con la sua Bad Robot, su diversi progetti, tra cui tre derivative dai fumetti DC Comics: Justice League Dark, un nuovo film su un Superman di colore e l’appena annunciata serie tv animata Batman: Caped Crusader.
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Be’, direi che avere l’opportunità di lavorare con un franchise preesistente è decisamente un’arma a doppio taglio. Anche se sono enormemente grato e orgoglioso di essere stato coinvolto in questi progetti, chiaramente, tutto quel che vedo è quel che poteva essere fatto e quel che avremmo potuto fare.
Sembra quasi che avverta il “peso” di dover portare in auge qualcosa di importante, ma che non sente completamente suo:
Sento come se stessimo portando a compimento qualcosa a cui dobbiamo adempiere, piuttosto che qualcosa che stiamo facendo e che è opera nostra.
Questo non vuol dire che quel peso sia fastidioso o insostenibile, ma certamente ha un valore diverso:
Ma penso che essere il custode temporaneo di un progetto, finché lo detieni, non è un onore da poco, né una responsabilità gravosa o un obbligo. Mi sbalordisce, naturalmente, ma devi portare a termine il lavoro. Penso che se rimani in uno stato mentale di meraviglia per quello su cui stai lavorando è difficile riuscire a portarlo a termine.
Interrogato in proposito alla possibilità di dirigere uno dei due progetti DC per il cinema a cui sta lavorando, ha sviato, facendo intendere che attualmente preferisce dirigere solo opere originali di suo pugno:
Le poche cose su cui sto lavorando da autore, al momento, sono idee originali. Penso semplicemente, da regista, che amerei che i miei prossimi progetti non esistessero da prima di me stesso.
In sostanza, lavora volentieri con importanti franchise e blockbuster dal fandom sconfinato, in veste di produttore, ma come autore preferisce dedicarsi alle sue storie, come successo con Super 8 e prima del grande successo al cinema, quando lavorava per la tv.