Foxconn ha dovuto dimezzare la produzione degli iPhone 12 in uno dei suoi stabilimenti in India. Il Paese, devastato dal Covid-19, nella giornata di ieri segnava oltre 400.000 contagi e 5mila morti.
L’India è il secondo mercato più importante per l’industria degli smartphone, lo stabilimento Foxconn di Tamil Nadu produce smartphone specificatamente per il mercato indiano. La regione è una delle più colpite dalla pandemia, e da ieri è ufficialmente in lockdown: sono stati chiusi i trasporti pubblici, oltre che i negozi.
Stando a Reuters, sarebbero più di 100 gli operati della Foxconn risultati positivi al Covid-19. Come conseguenza di ciò, lo storico partner di Apple ha dovuto chiudere circa il 50% delle linee produttive creando un brusco arresto alle normali operazioni di assemblaggio dei prodotti della mela morsicata.
Solo una piccola parte delle linee sono ancora in funzione. Gli impiegati possono lasciare il sito, ma da ieri non possono entrare negli spazi della fabbrica
ha spiegato una fonte. Come in Cina, la Foxconn fornisce dormitori e altri spazi comuni per alcuni degli operati impiegati nelle sue fabbriche. Apple ha spostato parte della sua produzione in India in seguito all’inasprimento della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina.
Apple occupa una piccola percentuale del marketshare del Paese, ma da anni il numero di prodotti venduti nel Paese è in crescita. Lo stesso Tim Cook, in occasione dell’ultimo report trimestrale, aveva spiegato di ritenere l’India strategicamente fondamentale per il futuro di Apple.