Da diversi mesi da più parti si è iniziato a parlare di una possibile svolta ‘green’ dei Bitcoin e delle altre valute. La blockchain funziona grazie ad un protocollo chiamato Proof-of-Work, banalizzando e iper-semplificando: migliaia di macchine sono in concorrenza tra di loro per risolvere delle operazioni matematiche estremamente complesse, e per farlo consumano ingenti quantità di energia. Le macchine che riescono a risolvere le operazioni per prime, minando un blocco, vengono ricompensate con un’emissione di nuova criptovalute (oggi 6,25 BTC, ma il numero decresce nel tempo).
If bitcoin needs anything, it’s more white papers. In this one, @Square and @ARKInvest team up to argue for bitcoin as a key driver of renewable energy’s future: https://t.co/UmayxNtCFJ
Hate reading? Here’s the nutshell version:
— Spiral (@spiralbtc) April 21, 2021
Oggi il Bitcoin ha un impatto sull’ambiente superiore a quello di diversi Paesi di medie dimensioni presi nella loro interezza, ma non c’è scritto da nessuna parte che i miner debbano necessariamente usare fonti non rinnovabili. Da qui la corsa verso una strategia per convertire in parte o completamente l’energia usata per il mining verso fonti rinnovabili. Proprio la settimana scorsa raccontavamo del piano, promosso anche dall’ONU, per un accordo sul clima che vedrebbe coinvolti alcune importanti realtà del mining di criptovalute. Ethereum, dal canto suo, da anni lavora ad una transizione verso un protocollo diverso chiamato Proof-of-Stake e già usato da una pletora di criptovalute di minore importanza e adozione.
Square, azienda di pagamenti fondata e diretta proprio dal N.1 di Twitter Jack Dorsey, ha recentemente spiegato in un interessante thread come e perché il Bitcoin, paradossalmente, potrebbe finire per diventare un importante incentivo per l’adozione e la diffusione delle rinnovabili. L’assunto di base è che l’energia prodotta dal solare e dall’eolico ha costi più bassi di quella prodotta dai combustibili fossili e che i limiti tecnici che oggi la rendono poco appetibile per i miner potrebbero venire a meno facilmente.
«Bticoin incentiva le fonti rinnovabili», ha sintetizzato Jack Dorsey condividendo il thread.
Pronto l’endorsement anche da parte di Elon Musk. Ma le pressioni per dirottare il Bitcoin e le altre criptovalute verso una narrazione più ‘verde’ non fa impazzire proprio tutti.
True
— Elon Musk (@elonmusk) April 22, 2021
Ad esempio, scrive la BBC, diversi ambientalisti avrebbero definito la mossa una ‘cinica strategia per il greenwash [per dare una percezione ambientalista a qualcosa che non lo è] del Bitcoin’. Lecito chiedersi se questa posizione arriva dall’idea che sia tecnicamente impossibile diminuire l’impatto ambientale delle criptovalute, o se sia al contrario figlia di una opposizione ideologica fine a sé stessa.