Il Presidente USA Joe Biden ha fatto della corsa al vaccino una promessa istituzionale, ma ora che il 50 per cento degli statunitensi ha subito la prima vaccinazione, gli analisti si stanno iniziando a chiedere cosa succederà da qui a breve. Negli States quasi tutti quelli che volevano sottoporsi alla cura sono infatti stati coperti e non restano che soggetti che hanno manifestato dubbi e il plotone dei novax, dettaglio che potrebbe portare a un imprevisto stallo.

Stando ai dati dell’organizzazione no-profit KFF, solamente il 61 per cento dei cittadini a stelle e strisce non vede l’ora di farsi inoculare il vaccino e il picco della campagna vaccinale sarebbe quindi estremamente vicino. Probabilmente, dice il report, nel giro di 28 giorni tutti coloro che avranno voluto medicarsi lo avranno già fatto e la cosiddetta “immunità di gregge” non sarà ancora stata raggiunta.

Cosa succederà nell’arco di un mese è una vera e propria incognita, soprattutto visto che il grande pubblico sta iniziando  a guardare con sospetto i vaccini di alcune specifiche case farmaceutiche. La possibilità più probabile è che il Paese si trovi a dover improvvisamente gestire una sovrabbondanza di dosi.

Gli USA potrebbero decidere dunque di mantenere nei propri magazzini il vaccino avanzato, sperando in un cambio d’opinione degli statunitensi, oppure potrebbe mantenere la promessa per cui avrebbe condiviso le fialette in eccesso con i Paesi europei bisognosi.

 

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