La Russia vuole lanciare in orbita il primo modulo della sua space station entro il 2025 e mette in mostra immagini inedite della sua creatura orbitale. Solamente domenica il Vice-Primo Ministro russo Yuri Borisov aveva dichiarato di voler abbandonare il progetto della International Space Station (ISS) al termine dell’attuale missione, ovvero nel 2024.
In tal senso, Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, si è dimostrata più cauta, avvisando che la linea proposta dal governo non sia ancora stata ufficializzata e che pertanto vi siano ancora possibilità di rinnovare una collaborazione che, altresì, sembra quanto mai difficile, visti i crescenti attriti diplomatici.
La nascita della space station della Russia ha quindi un valore simbolico quanto tecnico, serve a dimostrare che non solo l’establishment russo sia in grado di esplorare lo spazio in autonomia, ma che riesca a farlo anche con le sole risorse governative, senza doversi appoggiare ad aziende private.
Per l’ennesima volta, quindi, lo spazio si traduce su piano diplomatico e la Roscosmos viene presa a fulcro dei rapporti politici internazionali. Oltre a questo progetto in solitaria, infatti, la Russia sta tessendo rapporti anche con la Cina, arciavverssario commerciale degli USA, con l’intenzione di dar vita all’International Scientific Lunar Station.
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