In questa recensione di La Via del Grembiule, tratta dalla serie manga di Kousuke Oono, che ha debuttato recentemente su Netflix, vogliamo farvi entrare in un mondo casalingo davvero unico e particolare. Questa serie è così divertente che ti farà desiderare di avere un ex yakuza come lui a cucinarti tanti deliziosi manicaretti.

Lo yakuza casalingo protagonista della nostra storia è Tatsu (doppiato magistralmente da Riccardo Scarafoni), un tempo un temuto criminale noto come Il drago immortale, e ora devoto casalingo che aiuta con le faccende domestiche la moglie in carriera, Miku.

La premessa comica della serie, come del manga del resto, che viene ribadita in varie forme, è che Tatsu non è cambiato molto nonostante il suo cambio di “carriera”.

La Via del Grembiule – lo yakuza casalingo (極 主 夫 道) è una serie manga giapponese scritta e illustrata da Kousuke Oono. E’ stata pubblicata per la prima volta nella rivista manga online Kurage Bunch dal 2018, e segue la storia di un ex boss della yakuza che si ritira dal crimine per diventare un casalingo. La serie era già stata adattata in un serie televisiva live-action da Nippon TV nel 2020. La serie anime originale Netflix (ONA) invece è stata prodotta da J.C.Staff. Una seconda parte dell’anime è stata recentemente annunciata. Di seguito potete trovare il primo trailer della serie:

 

Il Drago Immortale

La Via del Grembiule, la recensione

La storia è vissuta principalmente dal punto di vista di Tatsu, un famigerato boss della yakuza, che applica gli stessi metodi usati nella sua carriera criminale al fai-da-te, alla cucina e alle pulizie della casa. La cosa divertente è che sembra stranamente inconsapevole di come gli altri percepiscono la sua leggendaria reputazione di assassino.

Le sue avventure per prendersi cura della casa spesso si scontrano in modo comico con la sua personalità forte e con quanto intimidatorio appare e si comporta. C’è sicuramente qualcosa di dolce nel fatto che Tatsu si impegni così tanto nella gestione della casa, anche se è il punto su cui la serie gioca per la sua comicità. In una delle prime sequenze di un episodio, invita un terrorizzato venditore di coltelli porta a porta per “testare” la sua merce anche in questo caso i suoi modi risultano alquanto bizzarri e intimidatori.

Tatsu è certamente intimidatorio e imponente, ma è anche un uomo di buon cuore che si prende cura di sua moglie.

Ha lasciato la sua ex banda per assicurarsi che avesse una casa pulita e una cena a cui tornare ogni giorno, un pensiero toccante che ti mostra davvero che tipo di ragazzo è, anche se in passato era un criminale.

 

Marito devoto o micidiale yakuza?

marito o boss

Il fulcro essenziale attorno a cui ruota tutta la narrazione di La Via del Grembiule, è che non c’è davvero molta differenza tra l’essere un micidiale yakuza e un marito devoto. Entrambi infatti richiedono molte delle stesse abilità e attitudini, il che significa che la serie anime non funziona solo per il suo humor inglese ma anche come un sovvertimento di idee di vecchia data sulla virilità. La comicità delle situazione deriva dal fatto che non è Tatsu a sembrare ridicolo, ma tutti gli altri che continuano a trovare il modo più ovvio di classificare il suo modo specifico di fare le cose.

Tra gli altri includiamo Miku, il padre di Tatsu, ex rivali e i membri della sua vecchia banda – specialmente Masa, che è così preso dalle sue abilità casalinghe che diventa suo apprendista nella speranza di sviluppare un grado simile di forza maschile -. In un episodio uno di questi ex rivali sfida Tatsu a partecipare a una gara di cucina improvvisata che deciderà il vincitore sui social media.

Struttura degli episodi e animazione

tatsu

Proseguiamo la recensione de La Via del Grembiule, concentrandoci sulla struttura degli episodi. L’inquadratura iniziale della prima puntata mostra un uomo tatuato, magro ma muscoloso, mentre prepara un delicato bento lunch box, completo di uova decorative e polpette di riso. Scatta alcune foto del suo piatto prima che sua moglie irrompa nella stanza, chiaramente di fretta. Non ha tempo per mangiare perché va a una riunione importante e si scorda anche di prendere il meraviglioso pranzo.

Già dal primo fotogramma notiamo che l’animazione degli episodi è probabilmente il tallone d’Achille di questa serie anime.

L’animazione consiste infatti in una serie di vignette (multiple per episodio) animate. Probabilmente questa scelta è un anacronismo deliberato che rientra nello stile di La Via del Grembiule ma ci sono molti fotogrammi presi direttamente dal manga e l’animazione effettiva è ridotta ai minimi storici.

Non è lo stile visivo tecnicamente più impressionante che si possa vedere, ma si potrebbe ritenere in armonia con le idee e i temi della serie. All’inizio speri che questo tipo di animazione cambi via via che passano i vari capitoli ma poi in un certo senso non puoi fare a meno di rimanerne affascinato come da tutta la serie nel suo complesso.

In questa parte della recensione di La Via del Grembiule ci vogliamo soffermare più nel dettaglio sui suoi punti deboli. La serie è composta da soli cinque episodi e già questo fa storcere un pò il naso inoltre durano solo circa 15 minuti ciascuno. Il che potrebbe anche andare bene, se fossero effettivamente 15 minuti di animazione. Invece, ciò che vediamo è una serie di animazioni che a volte ricordano brutte presentazioni power point composte da più fotogrammi fissi che in movimento.

Per una serie che si basa su divertenti gag e sullo stile originale dei disegni dei personaggi (i tatuaggi di Tatsu sono particolarmente impressionanti), questo tipo di animazione diventa un grosso problema. Questo tipo di scelta lo fa sembrare un lavoro privo di ispirazione, il che è un peccato, considerando l’originalità della storia e i suoi dialoghi molto divertenti.

Per chi fosse curioso di dare un’occhiata anche al lavoro fatto sulla serie live-action vi lasciamo il video di presentazione di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=McVsBG7iLaQ

I personaggi principali

yakuza casalingo

Infine, per arrivare alla conclusione della recensione de La Via del Grembiule, ricordiamo che l’anime Netflix, diretto da Chiaki Kon e prodotto dallo studio di animazione JCStaff (Food Wars !, The Disastrous Life of Saiki K., One-Punch Man), adatta fedelmente il materiale originale del manga, a volte riproponendo esattamente le stesse scene, come quella in cui Tatsu indossa un nuovo grembiule con i personaggi dell’anime preferito di sua moglie.

Vi vogliamo dare una presentazione veloce dei personaggi, soprattutto per chi non avesse letto il manga per aver un quadro generale più completo. L’anime essendo composto da soli cinque episodi, dà una presentazione un po’ più superficiale dei personaggi rispetto al manga. La maggior parte degli episodi si concentra su Tatsu mentre si occupa di faccende e acquisti, o incontra altri yakuza che vogliono sfidarlo.

Ci sono anche capitoli in cui conosciamo Masa, un subalterno della ex banda di Tatsu, e piccole storie dedicate a Gin, il gatto di Miku, che intraprende avventure particolarmente esilaranti. Sicuramente sarebbe stato più bello se ci fossero state più avventure, e forse un po’ più di retroscena, in questa stagione, ma vedremo come si svolgerà la prossima.

Il fulcro della serie è il modo in cui gli altri personaggi reagiscono a Tatsu. Il suo rapporto con il suocero è uno dei migliori, dato che entrambi sono ansiosi di far bella figura con l’altro. Anche il suo rapporto con le altre casalinghe del quartiere è davvero dolce, poiché perdonano le sue eccentricità e lo includono nelle loro attività.

Un’altro personaggio che incontriamo è Torajiro, un ex capo della yakuza di cui Tatsu ha smantellato la banda mentre era in prigione e ora possiede un chiosco-furgone che vende crêpes. Via via che la storia andrà avanti scopriremo molte più cose su tutti i personaggi che abbiamo incontrato in questi pochi episodi.

gin

 

 

La Via del Grembiule – lo yakuza casalingo è disponibile su Netflix

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70
La Via del Grembiule
Recensione di Laura Della Corte

Per concludere la nostra recensione de La Via del Grembiule-lo yakuza casalingo, possiamo solo dire che la serie anime ha un base solida a livello di dialoghi e intrattenimento ma che le tecniche di animazione che sono state usate non servono a enfatizzarle a dovere. In definitiva è veramente piacevole da vedere ma l'animazione giapponese ci ha abituati a ben altro.

ME GUSTA
  • L'originalità della storia
  • I dialoghi e l'umorismo delle battute
  • I personaggi e come interagiscono tra loro
  • il doppiaggio sia originale che italiano
FAIL
  • L'animazione
  • pochi retroscena