Nonostante le preoccupazioni del Garante Privacy e delle associazioni per i diritti civili locali, in Francia è partito un controverso progetto di sorveglianza sui mezzi pubblici. Le telecamere, affiancate da un software, saranno in grado di identificare i passeggeri sprovvisti delle mascherine, in barba alle norme per contenere il Covid-19.
Il video non viene conservato e il software non è in grado di identificare i trasgressori: si limita semplicemente a segnalare il problema al personale del mezzo, che provvederà ad intimare al passeggero di rispettare le norme e comminare eventuali sanzioni.
L’iniziativa era stata annunciata un anno fa, provocando le preoccupazioni degli attivisti per la privacy e non solo. «È un sistema intrusivo e mina la democrazia», aveva detto il garante privacy francese, così come riporta Wired Italia.
Secondo La quadrature du net, un gruppo specializzato nella difesa e promozione dei diritti digitali, il sistema avrebbe comunque i presupposti per violare le garanzie previste dalla costituzione francese e dal Gdpr, ossia il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali. Una tesi che non persuade né il Governo né la stessa Datakalab, l’azienda che fornisce la tecnologia.