Meno uno alla fine, ecco tutti gli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision e anche le spiegazioni, più o meno connesse ai fumetti, delle rivelazioni a cui abbiamo assistito.
Ormai siamo alle battute finali di questa eccellente serie e per la penultima volta ci troviamo a fare la caccia agli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision.
E di sorprese ce ne sono un bel po’, in effetti.
Non vi nascondo un pochina di delusione, non per la qualità della serie e della sua narrazione che restano di altissimo livello, ma per non vedere ancora concretizzato il disegno più grande che mi ero prefigurato in mente (e non sono certo l’unico, visto l’incredibile numero di articoli sulla serie usciti in tutto il mondo.
Se il settimo episodio è stato quello del plot twist, l’ottavo e penultimo episodio è quello delle vere e proprie rivelazioni.
Abbiamo scoperto che Agnes è in realtà la strega Agatha Harkness (e fino a qui chiaro per tutti) e che tra le tante qualità di cui è sicuramente è dotata, quelle di paladina della giustizia e campionessa di altruismo non sembrano essere presenti all’appello. Eppure non tutto torna.
La serie ha finora sparso una quantità esorbitante di indizi che ci hanno portato a costruire decine di teorie, alcune delle quali oggettivamente molto plausibili e interessanti.
La serie ha finora sparso una quantità esorbitante di indizi che ci hanno portato a costruire decine di teorie, alcune delle quali oggettivamente molto plausibili e interessanti. Diciamo che se le bricioline di pane finora sono state 100, abbiamo avuto il sentore che 20 o 30 di queste fossero in qualche maniera delle false piste, specchietti per le allodole sapientemente dosati.
Ad oggi, invece, sembra che questo rapporto sia decisamente più alto e a favore dei depistaggi e la cosa non mi rende felicissimo, seppur non intacchi la qualità di un prodotto seriale come poche volte abbiamo visto nel mondo della televisione e del cinema più di massa.
Ci aspettavamo due episodi battaglieri e invece siamo stati stupiti un’altra volta con la puntata super-spiegone-rivelazione, che è sicuramente utile per molti, ma toglie molto del fascino del mistero da risolvere con piccoli indizi sparsi (invece che con 40 minuti di rivelazioni), come ci si stava abituando. Non lo ritengo un episodio noioso, ma la strada finora percorsa è stata ben diversa.
Ci resta una sola puntata ancora e ci si chiede: “come faranno a chiudere tutte le porte (e porticine e finestrelle) che hanno finora spalancato?
Perché arrivati a questo punto cercare di portare a compimento tutto quanto sembra decisamente arduo.
Ma è tempo di indossare gli occhiali a raggi X e di rituffarci nella caccia agli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision.
Agatha, li porti bene i tuoi anni
La puntata si apre con il logo Marvel che vira al viola, il colore della magia oscura di Agatha, a testimonianza che è lei ad avere il controllo, ora.
Ci ricolleghiamo ad uno dei primi easter egg che ci hanno fatto riconoscere Agatha Harkness nella misteriosa vicina dei Visione. Il suo “anniversario” con il marito è il 2 giugno, ovvero la data in cui ha preso il via il tristemente noto processo alle streghe di Salem, nel 1692.
All’inizio della puntata vediamo Agatha messa sotto accusa dalle sue stesse consorelle, capitanate addirittura dalla madre, proprio nel 1693. Il suo potere però è troppo devastante e in men che non si dica riesce a consumare tutte le proprie accusatrici assorbendone i poteri e forse anche la giovinezza (o età residua).
La madre, a capo dell’ordine, tenta un ultimo disperato attacco e qui entra in gioco uno degli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision: sulla sua testa appare una sorta di corona di potere che tanto ricorda quella di un’altra potente maga dell’universo fumettistico Marvel, ovvero Zhered-Na.
Non propriamente una strega quanto piuttosto una incantatrice di origine Atlantidea. Ebbene la stessa Agatha proviene dal regno perduto di Atlantide (e si, è piuttosto vecchia in effetti), anche se in questo episodio la cosa non sembra avere un peso importante, dato che la madre schiatta in un secondo.
Certo, il concetto di Atlantide è molto interessante, richiama alla memoria anche Namor il Submariner, importante personaggio della golden age e spesso associato ai Fantastici 4, ma al momento quello del copricapo di energia rimane un piccolo easter egg.
Che però porterebbe a dare una nuova spiegazione al libro presente nel Sancta Sanctorum di Agatha: non sarebbe più il Darkhold di Chthon o qualcosa trafugato da Kamar-Taj, bensì il Tomo di Zhered-Na. Un po’ meno affascinante come cosa, dai risvolti meno complessi, ma comunque interessante.
Alla fine dell’episodio quando Agatha Harkness appare nel suo costume vero e proprio notiamo che l’abito è praticamente identico per foggia e colori a quello classicamente usato dalla sua controparte fumettistica, ovviamente un pochino (!!!) più appariscente.
Agatha con la sua magia porterà Wanda a compiere un viaggio nei suoi ricordi, visto che il suo scopo non sembra quello di rapire i figli per consegnarli a Mephisto (ecco, qui ci sono rimasto un po’ male), ma più semplicemente comprendere l’esatta entità dei poteri di Wanda in una sorta di prova, quasi un test, forse per anticipare una figura che potrebbe diventare un pericoloso avversario. Forse Agatha era convinta di essere la top witch in town e ora che ha sperimentato l’assurdo potere incredibile di Wanda vuole capire se poterla avere dalla sua parte o meno.
Due note interessanti, infine.
È giusto notare che mentre nei fumetti Agatha Harkness si rende responsabile del processo alle streghe di Salem (diciamo per affermare il suo potere ed eliminare la concorrenza), nel MCU subisce un’inquisizione. Un’inversione quindi, ma azzeccata.
Inoltre il coniglio che ha in braccio Agatha, Mr. Scratchy, ha un nomignolo molto simile a quello di Nicholas Scratch, il figlio di Agatha e a capo di una cospirazione per prendere il controllo della Terra. Ma ok, qui abbiamo solamente un coniglio morbidone, quindi piano con le teorie, che sto notando una certa abitudine al depistaggio.
La triste storia di Wanda
Difficile non provare pietà per la povera anima tormentata di Wanda. La sua vita è stata costellata di dolore. Nei flashback della sua vita conosciamo i suoi genitori (e no, non sono i protagonisti degli spot pubblicitari dei precedenti episodi, peccato, sarebbe stato bello e non avrebbe cambiato nulla nella narrazione) e vediamo da dove è nata la sua passione/ossessione per le sit-com.
Ci sono un po’ tutte dal Dick Van Dike Show a Malcolm in the Middle.
Ma le rivelazioni sono importanti perché cambiano tutti i nostri punti di vista sul personaggio e sul suo ruolo.
Wanda non ha acquisito i suoi poteri grazie alla Gemma della Mente ma ne è sempre stata in possesso. La granata Stark Industries rimasta inesplosa nel suo appartamento distrutto è di fatto stata bloccata da suoi – ancora in erba e poco sviluppati – poteri innati. Il parallelismo con il tostapane del primo episodio è cristallino, con lo stesso schema riproposto.
La Gemma, come vedremo poi, li ha solamente risvegliati. Ha fatto da starter alla manifestazione sempre più in crescita dei suoi poteri.
Durante gli esperimenti dell’Hydra, Wanda entra in contatto con lo scettro di Loki e quindi con la Gemma della Mente che sembra quasi riconoscere il suo status di essere speciale rivelandosi in tutta la sua vera forma e potere.
Ed ecco una visione: in mezzo all’esplosione energetica compare la silhouette di una donna con la tiara tipica di Scarlet Witch (o dovrei dire “delle” Scarlet Witches, visto il link coi fumetti e le successive rivelazioni).
Stiamo vedendo il futuro di Wanda/Scarlet o un’antenata della stessa? Magari, come raccontato nei fumetti, ed in particolare nella serie di James Robinson, è un riferimento a Natalya Maximoff, vera madre di Wanda e Pietro e originale Strega Scarlatta dotata di grandi poteri?
Tra gli easter egg dell’episodio 8 di WandaVision questi due elementi sono molto importanti perché pongono uno step fondamentale nell’interpretazione del personaggio.
Wanda dunque è un prodotto della Gemma della Mente, un mutante o una vera strega? La risposta sembra essere chiara: la terza.
Visione: cantiere a cielo aperto
Altra grande rivelazione arriva da quello che è stato il primo vero grande confronto tra Wanda e lo S.W.O.R.D., nella fattispecie il direttore Hayward.
Wanda non ha mai trafugato il corpo del sintezoide e lo S.W.O.R.D. lo ha smantellato per studiarlo e potenzialmente ricavarne un’arma.
Appena vediamo il laboratorio e il corpo di Visione sezionato sono scattati tutti gli allarmi del nerd detector, portandoci alla mente un’immagine molto chiara arrivata dai fumetti che ci ha spoilerato la scena post credits.
La vista di Visione fatto a pezzi è devastante e infligge un colpo terribile alla già troppo provata psiche della nostra Wanda.
Ma la caccia agli easter egg dell’episodio 8 di WandaVision non è certo finita e su Visione torneremo a breve.
Un’altra parte interessante, non tanto per gli easter egg quanto per la storia d’amore tra Wanda e Visione, è quella che ci riporta agli avvenimenti successivi ad Age of Ultron, in cui presso la torre degli Avengers i due futuri innamorati avranno il loro primo tête-à-tête. Visione ancora non comprende concetti come la privacy e l’umorismo, ma la tenerezza tra i due è davvero notevole.
Stan, sempre con noi
Stan Lee torna protagonista di uno degli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision. Roba da Occhio di Falco. Quando Wanda se ne va da quartier generale dello S.WO.R.D. per recarsi a Westview la sua auto ha una targa molto particolare, visto che riporta l’esclamazione preferita del sorridente:
EXCELSIOR!
Ovvero la frase con cui era solito chiudere gli editoriali e molti suoi interventi, diventato un vero simbolo dell’uomo più rivoluzionario della cultura pop moderna.
Wanda, creatrice di mondi e di interrogativi
Nella caccia agli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision arriviamo alla parte forse più importante di tutte.
Wanda si reca a Westview perché Visione, ovviamente prima della sua morte, le aveva fatto avere un attestato di proprietà per una casa in costruzione, proprio nella cittadina del New Jersey, per farne il proprio nido d’amore. Esattamente come accaduto quando i due, nei fumetti, decisero di trasferirsi a Leonia.
Trovarsi in mezzo alla nuda proprietà terrena, da sola, è il colpo finale: Wanda fa esplodere tutto il suo dolore in una vampata di energia magica, che scopriremo essere la magia del chaos, e riplasma completamente la zona, trasformandola nel suo sogno di vita perfetta.
E per completare il tutto scaturisce da lei stessa la personificazione di ciò che Visione rappresenta per lei, creando il sintezoide, da zero, senza alcun Gemma della Mente.
Quindi la domanda “Visione è veramente sé stesso?” trova finalmente risposta. Non è un corpo rianimato, non ci sono Gemme dell’infinito in circolazione, non sembra esserci alcun patto col diavolo-Mephisto-Chton.
È tutta opera dell’incommensurabile potere di Wanda. Lo stesso che ha attirato la (parrebbe) più potente strega de mondo.
E queste creazioni sembrano essere avvenute in uno stato di semi incoscienza da parte di Wanda, il che giustifica la sua assenza di ricordi (è come se Agatha la stesse sottoponendo ad ipnosi regressiva) e anche il concepimento dei due pargoli e la comparsa del cane Sparky (ucciso da Agnes).
Visione è reale solo all’interno del perimetro della magia di Wanda. È la proiezione del Visione che ama Wanda.
Tante teorie sono andate a farsi benedire.
Pietro, Pietro, chi sei tu Pietro?
Tra gli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision la questione Pietro – Quicksilver rimane ancora aperta e non del tutto chiara.
Chi diavolo abbiamo di fronte? Abbiamo visto Agatha manovrarlo nella canzone finale del settimo episodio e Agatha ci conferma in questo ottavo episodio che ha manovrato a piacimento il “finto Pietro…Pietro se vuoi” (Fietro, the fare Pietro, lol) tramite un sortilegio di possesso che ne ha fatto gli occhi e le orecchie di Agatha.
La necromanzia era impossibile visto che il corpo di Pietro – Aaron Taylor Johnson non era a disposizione.
Quindi la personalità di Pietro è in qualche modo autentica, se Agatha afferma di averne fatto solo una sorta di “ricetrasmittente magica”. Insomma, Pietro ha i poteri ed è dannatamente simile a quello conosciuto su X-Men Days of Future Past di Fox.
Possibile quindi che sia veramente l’eroe proveniente da un altro universo? La cosa sembra davvero poco probabile visto anche lo scarso peso che la stessa Agatha attribuisce alla cosa, ma sappiamo dalla scena post credit dell’episodio precedente che il nostro super velocista non è ancora fuori dai giochi e potrebbe avere ancora un ruolo importante.
Potrebbe essere una semplice creazione inconscia dettata dal forte desiderio di Wanda di rivedere il fratello? E perché se Visione è stato creato con un roboante tripudio di effetti pirotecnici, i due gemelli e il fratellone veloce (o anche il povero Sparky) non hanno goduto della stessa entrata trionfale?
Wanda, spiegaci la tua magia
Il punto adesso è capire come funziona il potere di Wanda e chiarire la sua origine. Ci pensa Agatha Harkness a darci la rivelazione, quando esce dalla sicurezza del suo Sancta Sanctorum (dove aveva bloccato i poteri di Wanda) e la sfida apertamente in strada, minacciando la vita dei piccoli (ma non credo del tutto indifesi) gemelli.
Wanda sarebbe una Scarlet Witch, una rara e potentissima strega dotata del potere della magia del chaos, capace di “straordinarie creazioni”. Probabilmente la più potente tra le forme di magia conosciute ai fruitori dell’occulto.
Questa magia è la stessa appartenuta all’antico Chthon (i cui incantesimi sono contenuti nel Darkhold), che nei fumetti è stato direttamente responsabile per la nascita (o lo sviluppo) dei poteri di Wanda e Pietro Maximoff. Un tipo di magia così pericolosa e instabile da diventare prima proibito e poi praticamente dimenticato.
La magia del chaos ha il potere di creare mondi, dimensioni, nuove realtà.
Ora io vorrei credere nel coinvolgimento di Chthon, ma è meglio non sparare cazzate visto che mezzo mondo, me compreso, era convinto dell’arrivo di Mephisto e pare che siamo stati presi in giro alla grande.
Ma allora qual è il vero scopo di Agatha? Perché il suo atteggiamento generale, gli easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision e tutti quelli precedenti, ancora non chiariscono bene le intenzioni della terribile strega.
Sembra voler portare Wanda alla piena comprensione dei suoi poteri; se da un lato resituisce l’idea di una strega che non vuole avversari, dall’altro non si spiegherebbe perché quindi non ha eliminato Wanda alla prima occasione utile di debolezza. Il tutto sembra quasi una prova, come quelle che si sono viste nel magico percorso della Witches Road, sempre per citare i fumetti e James Robinson.
Se il suo scopo fosse eliminare Wanda perché attirarla fuori dal Sancta Sanctorum dove i suoi poteri erano inibiti? Perché stimolarla a scatenarsi sempre di più? Vuole forse un’alleata con cui soggiogare il mondo? Vuole attirare qualcosa in questa dimensione? Potrei continuare ore con le domande.
Back in white
La scena post credit ci consegna il più bello e sorprendente easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision. Che però non arriva inaspettato, visto che gli amanti dei fumetti, gli unici non sorpresi, avevano annusato la cosa mezz’ora prima, con la scena del laboratorio.
Il direttore Hayward finalmente si prepara ad attaccare Wanda dentro la sua stessa – ormai gigantesca – anomalia e la cosa ci sembra piuttosto insensata di primo acchito.
Con cosa pensi di riuscire a penetrare nell’anomalia visto che tutto sembra inutile?
Naturalmente con la più grande arma senziente mai vista prima sulla faccia della Terra: il nuovo Visione ricostruito, completamente bianco.
La versione bianca di Visione è nata nel 1989 dalla mente del brillante e mai troppo osannato John Byrne (già autore di un ciclo sensazionale di She-Hulk, in cui la stessa abbatteva la quarte parete decisamente prima di Deadpool, e del reboot di Superman per DC Comics, tanto da renderlo classico quanto le sue stesse origini del ’38). In quelle storie a fumetti, Visione (la cui umanità e personalità era stata ricavata da quella di Simon Williams a.k.a. Wonder Man) viene smantellato e poi successivamente ricostruito da Hank Pym.
Ma il nuovo Visione non ha più alcun barlume dell’umanità che prima lo rendeva unico, diventando un freddo sintezoide, privo di sentimenti umani e della capacità di provare empatia.
Proprio per enfatizzare questa differenza il nuovo Visione si presentò come un essere totalmete bianco, privo di colori e quindi metaforicamente privo di emozioni.
Ed è esattamente quello che ci viene rivelato a fine episodio: Hayward ha rimesso assieme i pezzi di Visione e grazie alla residua magia del chaos impressa nel drone di qualche episodio più indietro, riesce a rimetterlo online.
Lo S.W.O.R.D. ha la sua dannata arma, fatta di oltre tre miliardi di dollari di vibranio.
Visione peraltro può modificare il proprio aspetto a piacimento e così come i suoi colori risultano totalmente spenti una volta deceduto, comprendiamo che il suo schema di colori era una chiara manifestazione di personalità e volontà. Il bianco quindi del sintezoide riassemblato ha il suo perfetto significato anche nel MCU.
Il plot twist è servito di nuovo. Sapevamo che Hayward era un antagonista ma ora, soprattutto con il ruolo di Agatha ancora in bilico – si rivela essere il villain da battere con la sua pericolosa marionetta.
Insomma non solo un easter egg dell’ottavo episodio di WandaVision ma un bellissimo omaggio alla continuity Marvel e ai grandi autori che si sono avvicendati nel corso del tempo.
Meno uno alla fine. Che ci resta?
Ho aperto l’articolo parlando di una certa sensazione di delusione che si è affacciata alla mia mente.
Non sono deluso per il corso generale che sta prendendo la storia, anzi, sono solo dispiaciuto per la quantità di indizi (o quelli che abbiamo creduto essere tali) che sono stati seminati senza poi trovare una definitiva conferma.
È vero che i giochi ancora non sono conclusi, ma a meno che l’ultima puntata non duri veramente due ore, si fatica a credere che tutti i quesiti troveranno risposta.
Perché impiegare così tante risorse creative per poi relegare a secondari molti dei segnali che ci erano stati mandati? Perchè seminare così tanti indizi per risolvere così tante cose con un lungo, comunque interessante, episodio spiegone?
Tutti i riferimenti al diavolo, ai 6 ripetuti, alle teste di caprone appese ai muri ecc, in questo momento sembrano assumere una rilevanza molto minore. Ed è un peccato perché ci era stata fatta una testa grande così con la possibile presenza di Mephisto o – in alternativa – di Chthon. Insomma, possibile che gli esagoni siano solo riferimenti all’Hex e al gioco di parole con il termine inglese (peraltro completamente perso nell’adattamento italiano, cosa piuttosto grave)?
Il concetto di multiverso non è ancora stato chiarito; Wanda ha creato la sua realtà e la sua magia è così potente da permetterle, consciamente o meno, di creare tali prodigi, ma di fatto non si menzionano universi paralleli, quanto piuttosto una realtà fittizia, inventata, una sit-com, che non farebbe presagire al punto attuale attività extradimensionali.
Dobbiamo chiarire l’identità di Pietro e dei due gemelli. Quanto sono reali? Pietro assomiglia troppo alla sua controparte Fox per essere una casualità e anche i poteri dei piccoli fanno presagire una grande importanza del loro ruolo.
Se Visione è stato creato da – chiamiamola col suo nome – Scarlet Witch, come mai risulta immune alla sua magia proprio come i gemelli, creati anche loro in teoria da lei? In uno spazio creato da Wanda lei dovrebbe poter esercitare un certo controllo.
Se la magia di Wanda può creare illusioni a centinaia di km di distanza, perché non riesce a manovrare tutti i cittadini di Westview?
Come ha fatto Agnes ad entrare in questo impenetrabile muro di magia e di controllarlo a suo piacimento?
Che diavolo è il libro presente nel Sancta Sanctorum di Agnes e a quale entità è collegato?
Chi è la persona sottoposta al programma di protezione testimoni inserita da Jimmy Woo nella comunità di Westview?
Ci sarà qualche potenziale collegamento con l’entrata di scena dei mutanti, visto che ce l’hanno fatta annusare e non poco?
Chi è il famoso ingegnere aerospaziale/astrofisico che deve arrivare da quattro puntate ed aiutare Monica Rambeau? Arrivano ‘sti benedetti Fantastici 4?
A questo punto è abbastanza facile immaginare che nel nono episodio si dovrebbe assistere all’arrivo di Dr. Strange.
D’altronde se Agatha ha percepito l’esplosione di potere di Wanda (e quindi è arrivata dopo la creazione della Westview alternativa, facendo svanire l’idea che potesse essere lei la “missing person” di Jimmy Woo), sarebbe sciocco pensare che lo Stregone Supremo non ne fosse a conoscenza (ed è passata più di una settimana, insomma se la sarebbe presa un po’ con comodo).
WandaVision resta un prodotto esaltante per molti versi, e sono felicissimo del percorso finora compiuto, pur non nascondendo un po’ di delusione da nerd incallito per l’ottavo episodio, che per nulla compromette il valore di un inizio strepitoso per la Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.
Sono felice di aver giocato con la serie, di aver compiuto questa caccia al tesoro favolosa, persino di essere stato depistato. Ma sono affamato di risposte.
La resa dei conti è venerdì prossimo. Pronti a tutto.
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