Da oggi è possibile richiedere di partecipare ai primissimi test per i sottotitoli autogenerati all’interno delle chiamate Zoom.

A grande richiesta, l’azienda sta iniziando a collaudare un sistema di Live Transcribe che permetterà di godere di trascrizioni in sovraimpressione dei contenuti vocali espressi durante le videochiamate. Un traguardo non indifferente, soprattutto per chi è duro d’orecchi.

La funzione dovrebbe essere resa disponibile a tutti gli utenti nell'”autunno del 2021“, tuttavia già da ora è possibile fare domanda per partecipare a una beta, beta che gli sviluppatori si aspettano sia popolarissima, avvisando di prepararsi a una lista d’attesa non indifferente.

Le trascrizioni live di Zoom sono state fino a oggi confinate agli account a pagamento, con gli host dotati di contratto free che si sono dovuti lungamente arrabattare adoperando sistemi trasversali per rimediare ai sottotitoli mancanti.

L’azienda non esplicita didascalicamente la portata del progetto, tuttavia basta frugare un po’ nell’area d’assistenza e si rende palese ciò che era abbastanza ovvio: la funzione si dimostra efficace solamente nel decifrare e ritrasmettere i contenuti espressi in lingua inglese.

Sfortunatamente, l’italiano è destinato fin troppo spesso a essere tra le ultime lingue a godere di simili aggiornamenti tecnici, sia per il fatto che sia frammentato in decine di dialetti e accenti, sia perché, inutile negarlo, esistano relativamente poche persone a parlare la lingua.

A differenza dello spagnolo, dell’inglese e del mandarino, l’idioma del Bel Paese è tutt’altro che diffuso su larga scala, risultando poco interessante per chiunque debba sviluppare costose intelligenze artificiali addestrate ad hoc. Un trauma che molti hanno scoperto grazie a Hey you Pikachu! della Nintendo e Seaman per il Dreamcast.

 

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