In occasione del San Valentino di quest’anno abbiamo deciso di stilare un elenco di titoli per cercare di individuare i tanti amori che il cinema ha raccontato e i tanti modi in cui lo ha fatto. Una lista di 25 film da vedere a San Valentino, composta da pellicole scelte attraverso generi, epoche e visioni diverse.
Uno dei topoi più importanti della storia della Settima Arte e delle forme di arte in generale è indubbiamente quello riguardante l’amore, per tanto di film da vedere a San Valentino ce n’è a bizzeffe. Chiodo fisso di poeti sognatori e disperati, dubbio esistenziale di filosofi e pensatori, ispirazione per cantori e scrittori di ogni epoca e, naturalmente, argomento classico anche del cinema.
L’amore è infatti stato spesso argomento di numerosi film, declinato di volta in volta secondo le mille pieghe e aspetti della sua natura, ma anche spesso usato come strumento narrativo o tematico per parlare di tanti altri argomenti: sociali, esistenziali e psicologici. Come un ponte, un modo per esplorare e per permettere al mezzo filmico e narrativo di raggiungere una sua forma compiuta.
Sono talmente tanti i titoli e gli esempi di film che hanno analizzato anche solo un aspetto dell’amore da rendere impossibile sia stilare una classifica dei più o dei meno riusciti sia, tanto meno, scrivere un elenco in grado di racchiuderli tutti. Lo scopo di questa lista di 25 film da vedere a San Valentino diventa dunque quello di provare ad individuare una serie di pellicole che, in modo diverso l’una dall’altra, si sono avvicinate a questa tematica così essenziale, con il proprio linguaggio, figlio di genere e tempo, e con le proprie armi.
Una lista che provi a racchiudere i tanti “tipi” di amore affrontati nel cinema, per intenderci
Una lista che provi a racchiudere i tanti “tipi” di amore affrontati nel cinema, per intenderci. L’amore ideale, l’amore di una vita o quello di un momento; l’amore che distrugge o che crea; l’amore che supera il tempo e l’amore che supera le differenze; l’amore verso la donna o l’uomo amato, ma anche l’amore platonico o, più banalmente, l’amore al suo inizio e quello al suo tramonto.
Dunque magari non proprio una lista classica per San Valentino, più che altro una un po’ per riflettere, un po’ per stimolare e soprattutto per discutere. Che ci piace tanto.
Sabrina (1954)
Cominciamo questa raccolta di film da vedere a San Valentino con un grande classico! Inserito nel 2002 nella lista dei film scelti per la conservazione nel National Film Registry, Sabrina di Billy Wilder è un cult senza tempo con protagonista uno dei classici prototipi del triangolo amoroso. Candidato a sei Premi Oscar, la pellicola si è aggiudicata quello per i migliori costumi e consacrò la fama di Audrey Hepburn dopo la statuetta vinta per Vacanze romane. Accanto a lei recita anche un certo Humphrey Bogart.
Il film narra di Sabrina, una giovane romantica e ingenua, figlia dell’autista di una ricca famiglia e da sempre innamorata di David, il giovane rampollo della casa dei “padroni”. Tutti i suoi tentativi per attirare l’attenzione del giovane vanno però a vuoto, finanche il più estremo possibile. Così il padre decide di mandarla a Parigi, in modo da allontanarla dal dolore del luogo dove ora vive. Sabrina torna dopo due anni, più matura e consapevole, e, ovviamente, la situazione si ribalta. È David infatti ad innamorarsi follemente di lei, rischiando così di mandare a monte un matrimonio fondamentale per le finanze della famiglia. Eventualità che allerta il fratello maggiore, Linus, che deciderà a sua volta di corteggiare la ragazza, facendole credere di esserne innamorato. Ma a giocare con il fuoco si rischia di scottarsi, si sa.
Il film di Wilder ha ispirato anche un remake omonimo nel 1995 diretto da Sidney Pollack.
Disponibile su TimVision.
Il laureato (1967)
Parlando di triangoli amorosi e di cult senza tempo, passiamo a Il laureato di Mike Nichols, inserito nella lista dei migliori film di tutti i tempi nonché vincitore di un Oscar su sette candidature.
Il film con Dustin Hoffmann, basato sul romanzo omonimo di Charles Webb, racconta del giovane Benjamin Braddock e della sua “violenta” e travolgente iniziazione ai rapporti amorosi. Il ragazzo, fresco di college, tornato nella sua casa in California viene infatti sedotto da Mrs. Robinson (quella della canzone dei Simon & Garfunkel, che firmano la leggendaria colonna sonora), moglie del socio in affari del padre, con la quale instaura un’appassionata relazione segreta. Il loro rapporto presto però si complica dato che, su insistente invito dei suoi genitori, Ben invita ad uscire Elaine, la figlia dei Robinson, di cui il giovane, dopo un iniziale attrito, si innamora perdutamente. Il resto è storia.
Uno scontro selvaggio che da sentimentale diventa generazionale, trasformando l’atto di amore in atto liberatorio, ma i cui strascichi rischiano di minare qualunque esito.
Noleggiabile o acquistabile su Google Play.
Io e Annie (1977)
Procediamo alla nostra lista di film da vedere a San Valentino con un’altra delle più importanti pellicole della storia del cinema americano e di più di successo uscite dalla mente di Woody Allen. Candidato a cinque premi Oscar e vincitore di quattro statuette, Io e Annie segnò la terza collaborazione tra Diane Keaton e il genietto di Brooklyn.
La pellicola racconta del rapporto amoroso tra il comico Alvy Singer e Annie Hall dal punto di vista dell’uomo, che, affranto dalla fine della relazione, si ritrova a ripercorrere le tappe del suo svolgimento, rielaborando e riaffrontando (più o meno) tutta la sua vita, alla ricerca dei problemi a cui imputare le cause della rottura.
Una straordinaria, divertente, arguta e spassionata anatomia psicanalitica di una storia d’amore per un film bellissimo di un autore meraviglioso.
Disponibile su NOW TV.
Harry ti presento Sally (1989)
Proseguiamo con i cult? E proseguiamo. Harry ti presento Sally con Meg Ryan e Billy Cristal diretto da Rob Reiner e scritto da Nora Ephron è una delle commedie sentimentali più amate dal pubblico americano, piena di citazioni e scene passate alla storia del cinema.
Il film narra della storia d’amore tra, appunto, Harry e Sally, a cominciare dal loro primo incontro, quando erano ancora dei giovani universitari, fino al momento in cui si innamorano l’una dell’altra. In mezzo la cronaca pluridecennale di un rapporto fatto prima di episodi sporadici e non proprio romantici e poi di un’amicizia sempre più complice e intensa. Una trasformazione lenta, ma inesorabile, di una relazione che diventa man mano la più importante delle loro vite.
Una pellicola che racconta dei tanti volti che può assumere l’amore e di come il controllo che abbiamo sui nostri sentimenti sia veramente solo illusorio. L’importante è passare il resto della propria vita con la persona che si ama e, in quel caso, iniziare il resto della propria vita il prima possibile.
Disponibile su NOW TV.
Pretty Woman (1990)
Tra i film da vedere a San Valentino, sicuramente ci sono pellicole più iconiche delle altre, e questa ha un posto ad honorem in qualsiasi lista.
Una delle più importanti commedie sentimentali di tutti i tempi nonché uno dei maggiori successi al botteghino del genere. Pretty Woman di Garry Marshall con Julia Roberts e Richard Gere è la storia di Cenerentola, l’amore a lieto fine che abbatte le barriere sociali e che rende tutto possibile.
La storia inizia da un incontro, quello tra Vivan Ward, un’affascinante e ironica prostituta, e Edward Lewis, il classico squalo o uomo d’affari senza scrupoli, separato dalla moglie e senza tempo alcuno per l’amore. Eppure, come nelle migliori favole, l’uomo rimane stregato dalla ragazza, che da sua pupilla diventa colei che gli cambia la vita, trasformandolo in un uomo che non avrebbe mai pensato di poter divenire.
Dracula (1992)
Siamo all’inizio degli anni 90 quando Francis Ford Coppola decide di adattare il celeberrimo romanzo horror di Bram Stoker e farne il suo prossimo progetto. Per l’occasione raccoglie un ensemble straordinario composto, tra gli altri, da due giovani Winona Ryder e Keanu Reeves e guidato da Gary Oldman e Anthony Hopkins, e decide di trasformare una delle favole più nere di sempre nel racconto di un amore in grado di attraversare gli “oceani del tempo”.
A differenza del romanzo di Stoker, Coppola concentra la vicenda sul sentimento del principe Dracula verso la sua Elisabetta, reincarnata nella bellissima Mina, ritraendo uno dei rapporti più potenti che si siano visti sullo schermo e uno degli amori più maledetti che si ricordino.
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Ricomincio da capo (1993)
Phil Connors (Bill Murray) è un egocentrico meteorologo televisivo, che si ritrova prigioniero di un loop temporale che lo costringe a rivivere sempre lo stesso giorno trascorso in una cittadina in Pennsylvania durante l’annuale festa della marmotta. La sua fortuna è che rimane “incastrato” con la sua produttrice, Rita (Andie McDowell), il cui amore sarà l’unica via d’uscita dall’incubo.
Un classico. Ricomincio da capo, diretto Harold Ramis e scritto da Danny Rubin, deve il suo successo, oltre che al sottotesto dell’amore come via di fuga da una società alienante e alla bravura dei due attori, all’uso che fa di una formula narrativa rivoluzionaria, che lo ha reso un punto di riferimento per un intero sottogenere di commedie romantiche basate sulla medesima trovata.
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I ponti di Madison County (1995)
La svolta romantica di Clint Eastwood arriva nel 1995 con I ponti di Madison County, film tratto dal romanzo omonimo di Robert James Waller, in cui, come regista e attore al fianco di una straordinaria Meryl Streep, porta in scena un amore in grado di operare al di fuori del tempo comune e che in soli quattro giorni può segnare una vita intera.
Il film è la storia di un tradimento, quello di Francesca, casalinga sposata e madre di due figli, con Robert, un fotografo di mezza età. Un amore nutriente, per entrambi, che l’uno nell’altro scoprono l’ispirazione, riuscendo a ridare la vita a delle parti che pensavano non esistessero più.
Uno straordinario what if, il racconto di una vita alternativa, una vita sognata, che solamente l’amore può rendere reale.
Disponibile su Netlix.
Titanic (1997)
Un altro di quei film che non ha bisogno di presentazioni. Il colossal romantico di James Cameron con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet che intreccia il racconto di una delle più grandi tragedie accadute in mare con quello di un amore shakeperiano. Ambientato in un microcosmo al largo dell’oceano, una lei e un lui, separati dal fato e dalla classe sociale, trovano nell’amore la forza per unirsi ed emanciparsi dalle regole con cui i loro rispettivi mondi li hanno imprigionati.
La pellicola detiene il record di vittorie ai Premi Oscar (11), insieme a Ben-Hur e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re, nonché quello di candidature (14), insieme a Eva contro Eva e La La Land. In più è, al 2020, il terzo film con maggiori incassi nella storia del cinema dopo Avengers: Endgame del 201, e Avatar del 2009.
Acquistabile o noleggiabile su CHILI.
Le 10 cose che odio di te (1999)
Il debutto alla regia di Gil Junger con protagonisti Julia Stiles e il compianto Heath Ledger è l’adattamento de La bisbetica domata di William Shakespeare in chiave moderna e giovanile.
Le 10 cose che odio di te è una commedia romantica che parla della storia d’amore tra Kat, la maggiore delle sorelle Stanford, e Patrick, il ribelle della scuola. Il ragazzo, ingaggiato da due suoi coetanei per sedurre la giovane e permettere così alla sorella minore di lei di poter incontrare uno dei “mandanti”, rimane egli stesso vittima dell’amore per la ragazza e poi della trappola che era stato scelto per far scattare. Una commedia degli equivoci classica, intrisa di romanticismo e divenuta presto un cult del genere.
Nel 2009 è stata realizzata una sit-com omonima basata sul film.
Disponibile su Disney +.
Notting Hill (1999)
Notting Hill è una delle creature più riuscite del duo Richard Curtis / Duncan Kenworthy (li incontreremo di nuovo in questa lista di film da vedere a San Valentino), i quali, reduci da un altro capolavoro del genere, Quattro matrimoni e un funerale (che ci perdonerà per l’assenza, ma merita comunque una citazione speciale), ingaggiano il regista Roger Michell e danno vita a quello che è tuttora il film britannico con il maggior incasso nella storia del cinema al momento della sua uscita.
La pellicola con protagonisti Julia Roberts e Hugh Grant prende il suo nome dall’omonimo quartiere di Londra, dove è ambientata, e racconta la storia d’amore tra Anna Scotts, una diva del cinema statunitense, e William, un semplice libraio. La storia di un amore speciale, in grado di sconvolgere e unire le vite di una persona comune e di una stella del grande schermo.
Disponibile su Prime Video.
Lost in Translation (2003)
Forse il gioiello di Sofia Coppola, arrivato dopo il successo avuto con Il giardino delle vergini suicide, Lost in translation vanta dalla sua uno straordinario Bill Murray, impegnato in un personaggio parodia di se stesso, e una giovanissima, ma già magnetica e talentuosa, Scarlett Johansson.
La pellicola racconta di un amore particolare, immediato, intenso e pieno di sfaccettature, di due persone in due stagioni diverse della vita, ma che, in un soggiorno comune in un grande hotel di Tokyo, trovano una incredibile connessione, fatta di silenzi e grandi discorsi sulla vita e di condivisioni di insicurezze e fragilità. Un film malinconico, perfettamente equilibrato, ironico e dolce.
4 candidature agli Oscar e una statuetta vinta per la sceneggiatura, oltre ciò da sottolineare il BAFTA alla Johansson, bravissima nell’interpretare una 25enne senza aver neanche compiuto 19 anni e in grado di “conversare” con un attore già veterano.
Disponibile su Netflix.
Love Actually – L’amore davvero (2003)
E, come anticipato, rieccoci in compagnia di Curtis e Kenworthy, stavolta con una commedia corale. Siamo a Natale in Love Actually, ma, di questa lista, è probabilmente uno dei titoli più adatti per una serata di San Valentino.
Il film è una commedia romantica di stampo british che gira intorno al testo della canzone Love is all around, intrecciando dieci storie d’amore tra loro differenti e raccontando le mille declinazioni dei rapporti sentimentali, anche di alcuni non proprio vicini allo spirito ironico e incantato di cui è intrisa la pellicola.
L’amore di un figlio per un genitore adottivo, l’amore impossibile di un uomo per la moglie del suo migliore amico, l’amore per un fratello, l’amore che si confonde con il desiderio, l’amore innocente di un bambino e l’amore che non tiene conto delle posizioni sociali. Nel cast Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Keira Knightley, Bill Nighy, Liam Neeson, Laura Linney, Alan Rickman, Andrew Lincoln, Martin Freeman, Lúcia Moniz, Billy Bob Thornton e Rowan Atkinson.
Disponibile su Netflix.
Le pagine della nostra vita (2004)
Gli amori di una vita, quelli che resistono alle intemperie del tempo e che non conoscono fine. L’amore da favola portato nel mondo reale, quello che fa sognare sul serio. Figlio di un genere romantico che si intreccia con l’autobiografico, Le pagine della nostra vita di Nick Cassavetes (si, il figlio di quel Cassavetes), tratto dal romanzo omonimo di Nicholas Sparks, ha il merito, tra gli altri, di aver lanciato la carriera cinematografica di Ryan Gosling e Rachel McAdams.
Il film ci racconta la storia d’amore di Noah e Allie, attraverso dei diari che un uomo anziano di nome Duke legge ad una donna affetta da demenza senile e sua coinquilina nella casa di riposo dove alloggia. Man mano che la storia va avanti scopriamo che l’uomo è solito leggere questi diari alla donna nel tentativo di risvegliare in lei un qualche ricordo da quello che ascolta. Indovinate, quindi, qual è la vera identità dei due anziani?
Una curiosità: l’attrice che interpreta la donna nella casa di riposo è Gena Rowlands, la madre del regista.
Comunque sia un film da vedere assolutamente (e non solo) a San Valentino.
Disponibile su Netflix.
Se mi lasci ti cancello (2004)
Eternal Shunshine of a Spotless Mind racconta del tramonto e della rinascita dell’amore tra Joe e Clementine, ovvero un viaggio attraverso la tempesta dei ricordi, alla scoperta del mal d’amore, dei suoi interrogativi e del suo peso nella vita di una coppia.
Diretto da Spike Jonze e frutto della penna geniale di Charlie Kaufman (premio Oscar per la sceneggiatura) e con gli straordinari Jim Carrey e Kate Winslet come interpreti. Un film delicato, intelligente, magistralmente scritto e strutturato alla perfezione, che, giocando sempre sul filo del rasoio tra la dimensione onirica e il piano terreno, dipinge un amore eccentrico dall’eccentrico percorso, tenuto in vita da due anime fragili e imperfette.
Il titolo originale è ripreso da un verso dell’opera Eloisa to Abelard (1717) del poeta inglese Alexander Pope (già citata in Essere John Malkovich).
Disponibile su Netflix.
I segreti di Brockeback Mountain (2005)
Basato sul racconto Brokeback Mountain di Annie Proulx (in Italia conosciuto come Gente del Wyoming), I segreti di Brokeback Mountain, diretto da Ang Lee e con protagonisti Heath Ledger, Jake Gyllenhaal, Michelle Williams e Anne Hathaway, fu un caso cinematografico. Vincitore del Leone d’oro a Venezia nel 2005 e di molti altri premi in America (per dovere di cronaca: 3 premi Oscar e 4 Golden Globe).
1963, Jack e Ennis sono due ragazzi in cerca di un lavoro stagionale che casualmente si recano dallo stesso allevatore. L’uomo li incarica di portare il suo gregge al pascolo nella località di Brokeback Mountain, lì, i due, costretti all’isolamento e alla convivenza, scoprono un interesse reciproco che sfocia in un rapporto sessuale. Terminato il periodo i due tornano alle proprie vite, ma un nuovo incontro tra loro riaccende la fiamma.
È un amore travolgente quello che nasce tra i due protagonisti, talmente forte da spaventare, talmente indomabile e incontrollabile da essere distruttivo, non solo per gli interessati, ma anche per coloro che sono loro intorno. Un film potente con un Heath Ledger sontuoso e una delle pellicole d’amore più intense degli anni duemila.
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(500) giorni insieme (2009)
Volendosi rifare ad un dialogo scritto proprio da Charlie Kaufman ne Il ladro di orchidee, possiamo dire che è ragionevole affermare che l’amore possa verosimilmente appartenere solamente alla persona che ama e che tutto ciò che gli serve per esistere sia un oggetto del desiderio piuttosto che un altro soggetto che ricambi.
(500) giorni insieme è una brillante commedia romantica, debutto alla regia di Marc Webb, che racconta l’amore in questa prospettiva, avvalendosi della vicenda che coinvolge Tom (Joseph Gordon-Levitt) e Sole (Zooey Deschanel).
Lui è un giovane scrittore che crede nel colpo di fulmine, lei è la nuova segretaria del capo che, naturalmente, non ci crede. Giocando con la distorsione cronologica della relazione tra i due, il film ci mostra come anche un amore non ricambiato ha la sua importanza e di come possa persino essere più potente e utile della sua versione più socialmente apprezzata.
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Amour (2012)
Vincitore del premio Oscar come miglior film straniero, Amour del maestro Michael Haneke racconta di Georges (Jean-Louis Trintignant) e Anne (Emmanuelle Riva), una coppia di ottantenni insegnanti di musica, che trascorre serenamente insieme la vecchiaia finché un ictus non colpisce la donna, rendendola completamente dipendente dal suo compagno, il quale si prende cura di lei con coraggio e abnegazione, sopportando i risvolti emotivi, pratici ed esistenziali di una degenerazione del corpo e della mente.
La marcia funebre di un amore senile, suonata da Haneke che, costringendolo ad un destino cinico e ingiusto, gli ridona la potenza della ribellione disperata, del cui peso si fa carico l’uomo, che non può ad accontentarsi di un amore malinconico, ma sbiadito. Un film da vedere a San Valentino sicuramente diverso dalle solite proposte.
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Moonrise Kingdom (2012)
L’amore maturo camuffato da amore infantile causa di una fuga per trovare il proprio mondo camuffata da una fuga per nascondersi da esso.
Moonrise Kingdom di Wes Anderson racconta la storia di due dodicenni innamorati, Suzy e Sam, e della loro comune evasione dal micromondo di una piccola comunità del New England.
Con la maestria che gli è universalmente riconosciuta, Anderson orchestra una pellicola che parla di un atto di amore verso l’altro e verso di sé: un tentativo di salvarsi, anzi, di ritrovarsi, prima di essere fagocitati da un’esistenza che non ti accoglie. La domanda non è tanto se due bambini possono essere all’altezza di un sentimento così grande quanto se il sentimento è abbastanza grande da poter essere all’altezza di due bambini.
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La vita di Adele (2013)
Palma d’oro per tre a Cannes nel 2013. Palma d’oro per Abdellatif Kechiche, Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux, i tre volti e i tre cuori de La vita di Adele, un film sull’incapacità di dirsi bugie e sul bisogno di scontrarsi con la verità.
Adele è una ragazza comune, impegnata nelle sue amicizie e nei scontri quotidiani, immersa in un percorso in cui si trova scomoda. All’improvviso nota dei capelli blu, quelli di Emma, sua eguale e suo contrario. Tra le due scoppia una travolgente storia d’amore, esplicita e appassionata, come il sentimento esige. Sarebbe bello rimanesse sempre così, immobile e senza futuro, ma la verità è un’altra e se non è vero non è amore.
Un racconto di formazione sentimentale, capace di narrare tutte le fasi di un amore che può diventare giusto o sbagliato a seconda delle stagioni della vita di chi lo anima. La pellicola è un adattamento della graphic novel Il blu è un colore caldo di Julie Maroh.
Disponibile su Netflix e Prime Video.
Lei(2013)
L’amore che serve a superare l’abbandono, l’amore che supera la dualità tra bisogno di intimità e quello di inclusione, l’amore che connette la tecnologia e l’anima.
C’è di nuovo Spike Jonze (Oscar alla sceneggiatura) dietro una delle storie romantiche più atipiche degli anni duemila, stavolta a portarlo in scena troviamo il volto di Joaquin Phoenix e la voce di Scarlett Johansson. La voce di chi? La voce di Lei (o Her, se preferite).
Ambientato in un futuro prossimo, il film ci racconta la storia del dolce Theodore, che per mestiere da voce all’amore degli altri, ma che non trova le parole per dire addio alla sua Catherine. Sospeso in un limbo freddo e malinconico, l’uomo conosce Samantha, un sistema operativo, acquistato per speranza più che per curiosità. La storia d’amore tra loro è dirompente, in precario equilibrio tra le difficoltà e le incompatibilità che li separano, eppure così reale da permettere ad entrambi di guardare oltre le rispettive prigioni.
Disponibile su Netflix.
Chiamami col tuo nome (2017)
Basato sul romanzo omonimo André Aciman, Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino e James Ivory (Oscar alla sceneggiatura non originale) racconta uno di quegli amori che ne raccontano (scusateci il gioco di parole) tanti altri.
L’amore per la bellezza idealizzata, di un paesaggio o di un incontro senza conseguenze; quello per il mistero che evoca uno sconosciuto senza passato; quello per la libertà di un’età senza pensieri e quello per l’unicità di un estate senza un domani. Oppure, semplicemente, un amore che coincide con l’ingresso nella vita adulta e che quindi esula, come spesso capita, da etichette e se ne infischia dei limiti, che sono solo quelli dei ricordi di qualche settimana trascorsa insieme, quelli di Elio (Timothée Chalamet) e quelli di Oliver (Armie Hammer).
Disponibile su Netflix.
Il filo nascosto (2017)
Uno dei film più belli degli anni duemila per uno dei registi più importanti del panorama cinematografico odierno. Paul Thomas Anderson torna a lavorare con Daniel Day-Lewis dopo Il Petroliere, dando vita ad un film perfetto nelle sue geometrie, nei suoi intarsi, nei suoi toni di voce, nei suoi colori e nei suoi rumori.
Il filo nascosto racconta la storia di Woodcock, scapolo impenitente e rinomato stilista della Londra degli anni 50, abitante di un vestito tessuto con i fili del controllo, armatura per proteggersi dal dolore del lutto dell’assenza materna, e della sua musa Alma, scelta da lui per la sua bellezza “vestibile” e quindi leggibile. Una variabile controllabile nel suo mondo composto da lui e dalla sorella Ciryl.
Eppure c’è un lato della ragazza che esula dalla visione dell’uomo, ma che è allo stesso tempo inconsapevolmente invocato. Quel filo nascosto che è l’amore di lei, testardo e vorace, in grado di sciogliere l’abito e poi di nascondersi al suo interno, pronto a farlo di nuovo. Come un tarlo, velenoso e desiderato. Una delle prove che l’amore e la morte vanno sempre a braccetto.
Acquistabile o noleggiabile su Google Play.
Cold War (2018)
All’indomani della vittoria agli Oscar per il miglior film straniero, il regista polacco Paweł Pawlikowski scrive e dirige un altro grande film, ancora in bianco e nero, e vince miglior regia a Cannes 2018.
Cold War è un meraviglioso mélo che racconta la storia del travagliato amore tra Wiktor (Tomasz Kot) e Zula (Joanna Kulig), vissuto tra le due sponde della cortina di ferro, la cui vicenda inizia nell’immediato secondo dopoguerra e dura fino ai primi anni 60. Lui è un etnomusicologo in cerca di nuovi talenti e lei è la sua musa dalla voce incantata, sul palco la sintonia è straordinaria, ma spente le luci il loro si rivela un rapporto disastroso.
Pawlikowski da vita ad un film che racconta di un amore preda di se stesso, spaccato ed inconciliabile come l’Europa dell’epoca e comunque destinato a continuare a cercarsi, un destino imperfetto e una perfetta ingiustizia. Sicuramente un film da vedere a San Valentino, ma soprattutto una pellicola che merita di essere recuperata, vista e vissuta.
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Storia di un matrimonio (2019)
Concludiamo questa raccolta di film da vedere a San Valentino con una delle storie più vere, una di quelle in cui non tutto è rose e cioccolatini ma dove l’amore mostra anche la faccia più dolorosa, meno perfetta e anche odiosa della medaglia.
Rifacendosi ad opere straordinarie come Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman e continuando su un percorso iniziato con Il calamaro e la balena, Noah Baumbach scrive e dirige Storia di un matrimonio, ricordando a tutti noi che la fine di un amore è parte integrante di esso e, come tale, va vissuta insieme.
Il film racconta la storia della fine del matrimonio di Charlie (Adam Driver), talentuoso registra teatrale, e di Nicole (Scarlett Johansson), attrice e musa del marito, e del loro divorzio tra New York e Los Angeles. Tra loro c’è il figlio, Henry, punto di incontro e di sconto del loro amore.
Un film brillante, intelligente, romantico e coinvolgente, in grado di affrontare le complicazioni e le sfaccettature del rapporto di coppia, non perdendo mai di vista il sentimento che si cela sotto le mille accuse, gli urli e le ingiurie. Un amore che, nonostante tutto, continua a respirare.
Disponibile su Netflix.