Gli scienziati sono alla ricerca di un’ipotetica particella che potrebbe essere in grado di aprire le porte al concetto di quinta dimensione.
La ricerca, pubblicata sul The European Physical Journal C, ritiene che la dimostrazione dell’esistenza di questa particella andrebbe a fornire una “spiegazione naturale” per fenomeni quali la sovrabbondanza di materia oscura nella massa del nostro universo.
Se identificata, la particella potrebbe anche risolvere gli irrisolvibili problemi che circondano le particelle subatomiche note come fermioni, particelle che a loro volta hanno ricondotto gli scienziati in questione a ipotizzare l’esistenza di un nuovo campo scalare del tutto similare al campo di Higgs.
Abbiamo trovato che il nuovo campo scalare avesse un interessante atteggiamento non-irrilevante lungo la dimensione aggiuntiva. Visto che questa nuova particella possiede proprietà quantiche molto simile al bosone di Higgs, è stato naturale presumere che le due particelle siano in grado di mescolarsi tra di loro, il che significa che le funzioni delle loro onde quantico-meccaniche siano intrecciate.
Studiare questo mix è stato uno degli stimoli iniziali di questa ricerca,
hanno dichiarato gli scienziati.
In pratica i ricercatori stanno cercando una particella pesante che riesca a riconnettere la materia oscura alla materia visibile, il tutto ipotizzando che la materia oscura sia composta da fermioni che esistono in una presunta quinta dimensione.
Confermare l’esistenza di questa nuova particella scalare aprirà un eccitante percorso verso la possibile scoperta della materia scura. In particolare, ciò ci concederà informazioni molto utili a proposito delle dimensioni possibili della materia oscura e le sue interazioni con le particelle che conosciamo a oggi,
ha spiegato il team.
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