L’attrice Keira Knightley dice di essersi sentita a disagio nel cercare di ritrarre lo sguardo maschile nelle riprese di scene intime. L’attrice ha quindi fatto inserire nei propri contratti una clausola che definisca al meglio i limiti oltre i quali non è più disposta a spingersi.
Keira Knightley ha espresso il suo disagio nel girare scene intime, dicendo che non lo farà più se il film è diretto da un uomo. In una conversazione con la regista Lulu Wang e la scrittrice-produttrice Diane Solway sul podcast di Chanel Connects, Knightley ha attribuito la decisione allo sguardo maschile e alla sua vanità personale.
Se in un film si vuole rappresentare una storia che riguarda quel viaggio di maternità e accettazione del corpo, mi dispiace, ma per me ha più senso con una regista femminile. Non ho un divieto assoluto, ma preferisco non girare queste scene dirette da uomini. Ha detto Knightley.
Knightley ha parlato in passato di scontri con registi uomini, lanciando una bordata contro i colleghi uomini in un saggio del 2018:
Spesso mi hanno detto cosa significasse essere una donna. Sii gentile, sii solidale, sii carina ma non troppo carina, sii magra ma non troppo magra, sii sexy ma non troppo sexy, sii di successo ma non troppo di successo. Non voglio flirtare e far loro da madre. Voglio solo lavorare. È ok? Parlate e ascoltate. Smettetela di farvi intralciare dal vostro ego maschile.
Ha anche parlato dell’impossibile posizione in cui alcune donne sono lasciate a meno che non agiscano in modo civettuolo o materno. Il ruolo più recente di Knightley è stato in Misbehaviour di Philippa Lowthorpe, in cui ha interpretato un’attivista che ha preso d’assalto il palco alla cerimonia di Miss World del 1970, in segno di protesta contro il sessismo. Il suo prossimo film sarà Silent Night, una commedia natalizia con Matthew Goode, Annabelle Wallis e diretta dall’esordiente Camille Griffin.
- Keira Knightley: I won’t shoot any more sex scenes directed by men (theguardian.com)