Ecco gli easter egg del terzo episodio di WandaVision, un altro tuffo nei comics Marvel e in un mare di indizi che sta delineando il futuro della serie e delle opere correlate del MCU.
Ci siamo, è arrivato il momento per svelare gli easter egg del terzo episodio di WandaVision, un episodio importantissimo che inizia a svelare la verità che si cela dietro il patinato e apparentemente tranquillo mondo immaginario che Wanda parrebbe aver creato per sé.
I segreti sono tanti e le risposte che sono arrivate hanno aperto altre decine di domande che affollano la nostra testa.
Bando alla ciance, continuerà così per un po’ ma eccovi svelati tutti gli easter egg del terzo episodio di WandaVision, la serie che ci sta letteralmente facendo uscire di testa.
Ho deciso di procedere con l’analisi degli indizi ed easter egg di WandaVision 3 in ordine di apparizione, così da potervi permettere una fruizione più semplice agevolando una seconda (o terza, quarta, quinta…) visione del’episodio.
Ma cosa sono questi esagoni?
Partiamo proprio dalla nuova sigla dell’episodio 3, in pieno stile The Brady Bunch (La Famiglia Brady). Lo ammetto, nei primi due episodi non ci avevo fatto troppo caso, ma ormai è evidente, ci sono esagoni ovunque, ripetutamente.
Di per sé la forma esagonale non dovrebbe avere alcun significato particolare, se non essere collegata al logo di una agenzia che ho già menzionato nel pezzo precedente, l’A.I.M.(Advanced Idea Mechanics).
Che – guardacaso – è composta da agenti che indossano praticamente sempre delle curiose tute anticontaminazioni, facilmente confondibili con una tuta protettiva per le api (vedi episodio 2) e che ritroveremo presto nella serie animata dedicata a M.O.D.O.K., il cui trailer presentato al SDCC 20 è a dir poco esilarante.
Gli esagoni dunque fanno parte degli easter egg del terzo episodio di WandaVision.
Ma con la S.W.O.R.D. coinvolta che diavolo c’entra l’A.I.M. e perché stanno insistendo così fortemente con questi esagoni che caratterizzano il loro logo?
Non è ancora chiaro se Wanda si sia rinchiusa da sola nel suo piccolo universo bolla o se sia stata intrappolata dall’esterno. In quest’ultimo caso l’A.I.M. potrebbe avere la tecnologia e la competenza per essere ritenuta direttamente responsabile. Ma su questo ci arriveremo tra un po’.
Casa Dolce Casa
West View, questa cittadina immaginaria che fa da sfondo alle vicende della serie di WandaVision, nasconde ovviamente moltissimi segreti.
Dai cartelloni di benvenuto emerge tutta la sua natura artificiale, infatti la frase recita “Home is where you make it”. Non è tanto il concetto di “realtà fittizia” che ci incuriosisce, questo si è capito fin dai primi istanti, quanto la funzione di questi messaggi.
Le strade sono due: se questo universo lo ha creato Wanda (cosa molto plausibile) si sarebbe circondata di elementi rassicuranti e di “ancore di salvataggio” qua e là per poter mantenere il focus.
Ma questi segnali farebbero più pensare ad una forzatura esterna per mantenere Wanda ancorata a questa dimensione per impedirle che faccia troppi (altri) danni. Infatti la domanda “ma chi è il cattivo di questa saga?” non è per nulla banale ed è ancora ben distante dall’essere risolta.
Ma questi cartelloni meritano di essere inseriti tra gli easter egg del terzo episodio di WandaVision
La gravidanza di Wanda e i gemelli
Come ho già ipotizzato con il precedente articolo, House Of M sembra essere la principale fonte di ispirazione per la costruzione di WandaVision. Gli elementi visti su schermo riportano alla mente molti frangenti della saga di B. M. Bendis e O. Coipel (che infatti sono nei ringraziamenti a fine episodio assieme a T. King, G. Walta e molti altri veterani della Casa delle Idee).
Non c’è da stupirsi quindi che i figli siano due gemelli (come nel fumetto) e che i nomi scelti siano Tommy (Thomas) e Billy (William).
I due bambini sono a pieno titolo tra i più importanti easter egg del terzo episodio di WandaVision.
Sulla scelta di Tommy vi invito a leggere il successivo punto, per quanto riguarda Billy e l’analogia con Shakespeare sottolineata da Visione, è chiaro che si vuole rimarcare ancora di più il fatto che West View sia solamente un mero palcoscenico sul quale interagiscono degli attori (che come vedremo poi per Agnes ed Herb è piuttosto palese).
Quello che dovete sapere è che i figli di Wanda dopo la distruzione della sua illusione in House Of M, contenendo frammenti dell’anima di Mefisto stesso finiscono poi per reincarnarsi e ricongiungersi con la madre diventando Thomas “Tommy” Shepherd alias Speed (dotato del potere della super velocità come lo zio Pietro “Quicksilver”) e William “Billy” Kaplan, alias Wiccan, potente stregone e telepate.
Billy Kaplan diventerà fondatore e membro di spicco dei New Avengers (anche Tommy ne farà partee Wiccan diventerà inoltre il compagno di Hulkling, attualmente alla ribalta nell’evento Empyre per essere l’anello di congiunzione e “riappacificazione” tra Skrull e Kree.
Questi due ragazzi potrebbero tornare in Dr. Strange and The Multiverse of Madness e potrebbero essere proprio l’elemento scatenante del potere di Mefisto, che per il momento è ancora assolutamente in ombra.
Agnes, Herb e la popolazione di West View
Una cosa si sta facendo molto chiara.
Agnes e gli altri cittadini conoscono molto di più di quello che ci è dato sapere e hanno un ruolo importante.
A volte sembrano controllati dalla volontà di Wanda; Herb ad esempio inizia a tagliare il muro di separazione con la casa dei Visione quando Wanda perde la concentrazione.
In generale sembrano però degli attori che recitano una parte surreale in questo palco (lo stesso a cui fa riferimento Visione, citando Shakespeare), oltretutto a volte consapevolmente.
Nella serie di Tom King e Gabriel Walta già più volte citata, il figlio di Visione (Vin, gemello di Viv, la ragazza che poi entrerà nei Champions) è super fissato con Shakespeare, che continua sempre a citare.
Non l’avevo notato nei primi due episodi ma Agnes sfoggia prima una spilla e poi una collana molto particolare, in cui sono rappresentate tre figure, di cui quella al centro dotata di un’inquietante falce.
Ecco un altro dei pezzi fondamentali per individuare gli easter egg del terzo episodio di WandaVision.
Oltre all’aspetto decisamente cupo, la cosa potrebbe far venire in mente le Norne, le tre dee del destino, interpellate peraltro da Thor per conoscere il futuro in Age of Ultron (che ruota tutto attorno alla Gemma della Mente, che ritorna di nuovo). O ancora le tre streghe del Macbeth (e vai che ritorna di nuovo Shakespeare).
Ormai è indubbio che Agnes sia una strega e che possa essere effettivamente Agatha Harkness.
Il suo anniversario di matrimonio con il marito è il 2 giugno (vi ricordate la storia della birra nel primo episodio?), stessa data del triste processo alle streghe di Salem del 1692.
Salem, peraltro, ha poi preso il nome di Danvers (sempre secondo Wikipedia), generando un ulteriore alert nella testa di noi Marvel fan.
Ma perché non vuole rivelare a Visione cosa sta accadendo? Beh Visione è l’unico a non essere “propriamente vivo” in questa vicenda.
I poteri di Wanda possono animare gli oggetti (come fa con le farfalle della culla dei bambini) e ovviamente rivelare l’essenza artificiale di tutto questo potrebbe avere effetti devastanti sul sintezoide che a più riprese nota che qualcosa non va.
Dottie compare in un brevissimo cameo in cui chiede al marito se gli orecchini che indossa la fanno sembrare più grassa. Qualcuno ha ipotizzato che Dottie possa essere in realtà Mefisto (e il fatto che il marito e i vicini la temano così tanto è significativo), ma potrebbe essere in realtà semplicemente una vera antipatica stronza che è stata suo malgrado assorbita nella realtà alternativa di Wanda.
Infatti quando Wanda afferma nel secondo episodio di “non voler far del male a nessuno” lei risponde “non ti credo”, come se il suo carattere forte la facesse spiccare in mezzo a tutti i figuranti di West View.
Quindi gli abitanti della vera West View sono prigionieri di questa realtà e rischiano la vita, a volte avendo qualche barlume di consapevolezza.
Lo dimostra il povero dottor Nielsen (guarda caso il cognome ricorda l’indice Nielsen che serviva a misurare l’audience televisivo dei programmi e che poi è diventata una enorme agenzia di statistica e analisi editoriale), che afferma di essere davvero difficile poter “scappare” da questa realtà (momento assolutamente creepy e meraviglioso nella puntata).
Tutti prigionieri, tranne Agnes – Agatha Harkness, che non ce la racconta giusta, e Geraldine/Monica Rambeau che è chiaramente un organismo esterno che viene poi rigettato dal sistema centrale.
Forse è tutto causato da Wanda, forse dall’Hydra e dall’A.I.M. e forse lo S.W.O.R.D. vuole liberare tutti senza che nessuno si faccia male.
Il mondo virtuale di Wanda e l’Hydra Soak
Wanda Maximoff nel MCU non è americana, bensì sokoviana. Tutti gli elementi televisivi che sembrano far parte della sua “nuova” vita sembrano riconducibili ad un’infanzia davanti alla televisione, guardando vecchie sit-com e telefilm provenienti dagli States che ne hanno condizionato il forma mentis.
Tanto che Wanda vorrebbe chiamare il figlio nascituro Tommy, un “vero nome americano”. Al di là del riferimento riportato al punto precedente, è chiaro che questo è il segno di un’educazione televisiva massiccia che normalmente non dovrebbe appartenere ad una sokoviana.
Le stesse pubblicità, con i soliti due attori che si ripresentano sempre, potrebbero essere una maniera per costruirsi delle figure genitoriali vicine che le diano una certa sicurezza, anche se poi come abbiamo visto tra tostapane/granate Stark, orologi col marchio dell’Hydra ecc, i traumi continuano ad emergere prepotentemente.
La terza pubblicità è chiaramente uno dei più importanti easter egg del terzo episodio di WandaVision; troviamo la stessa attrice dei due precedenti spot, che stressata dalla vita di tutti i giorni viene interrogata sulla sua voglia di evasione e di libertà.
Lei risponde “mi hai letto nella mente” (che è esattamente uno dei poteri di Scarlet) e poi si passa a questa sequenza di pace in cui, tramite l’utilizzo del sapone Hydra si può abbandonare ogni stress “andare via senza muoversi” e “ritrovare la dea che c’è in te”.
Molto curioso. Innanzitutto sembra un implicito e subliminale invito a lasciarsi andare alle cure dell’Hydra, capace di farti dimenticare ogni dolore. L’Hydra è famosa per operare il lavaggio del cervello dei propri avversari e non solo (e la cosa viene ricordata anche dall’agente Coulson in Agents of S.H.I.E.L.D.), inoltre il messaggio di ritrovare la dea nascosta all’interno sembra essere una manipolazione per scatenare i veri poteri devastanti della nostra Scarlet.
Le origini dei poteri di Wanda nel MCU sono da ricercare negli esperimenti dell’Hydra tramite la Gemma della Mente e, visti i poteri incommensurabili dell’artefatto, qualcosa di profondo e strepitosamente potente potrebbe aver trasformato Wanda in qualcosa di più. Una dea, una strega tanto potente da modificare la realtà (o crearne di nuove), magari una mutante, prima del suo genere.
In ogni caso tutto farebbe pensare che Wanda possa essere vittima di una macchinazione dell’Hydra, volta ad utilizzarla come arma di distruzione di massa (magari con la collaborazione dell’A.I.M.) e che sia costantemente spinta a scatenare i suoi poteri (che come vedremo nel finale dell’episodio sono attentamente monitorati).
Questo apre un’importante domanda a cui risponderemo tra poco.
Ok, Monica Rambeau lavora per la S.W.O.R.D.
Monica è un concentrato di easter egg del terzo episodio di WandaVision.
Quella che era una semplice teoria nel secondo episodio viene esplicitamente confermato in WandaVision 3. Geraldine è Monica Rambeau, la quale lavora per la S.W.O.R.D. come dimostra la sua collana al collo.
La sua missione? Prendere contatto con Wanda e… non si sa. Non si capisce ancora. Sembra aiutarla in tutte le maniere, con modi gentili e un po’ di pettegolezzi. La storia matta sui cerali “spaziali” e l’assenza di gravità (Gravity O’s), potrebbe riferirsi al fatto che Monica stia improvvisando pescando da i suoi ricordi e dal suo addestramento, simile a quello della madre (che pilotava caccia da guerra).
Non conosco alcun Mr. Haddox nei fumetti Marvel, ma il nome potrebbe riferirsi ai pesci disegnati sui suoi pantaloni che la cicogna tenta di beccare (Wikipedia mi dice che l’asinello di mare, in inglese, si chiama Haddock).
In ogni caso Monica vuole rimanere a contatto con Wanda il più possibile, l’aiuta a partorire, ma la magia si rompe quando ricorda il passato e si lascia scappare l’uccisione di Pietro a causa di Ultron (un’informazione e sicuramente mai resa pubblica e parte di file segretati dallo S.W.O.R.D.).
Questo scatena un lato della personalità di Wanda finora rimasto inedito, che causa l’espulsione di Monica dall’universo bolla. Una volta ricacciata all’esterno (con l’aspetto dello schermo che ritorna ad essere in 16:9 a testimonianza del cambio ambientazione) la stessa viene raggiunta presumibilmente dai suoi compagni della SWORD e viene poi rivelato che il centro abitato della vera West View è permeato da un campo di energia impenetrabile, simile ad un glitch digitale, che ricorda da vicino la realtà in pixel dei titoli di coda.
Come una farfalla (concetto che ritroviamo) Wanda avrebbe creato il proprio bozzolo, quasi impenetrabile, pronta a “trasformarsi” forse in qualcosa di più.
Ma quindi la SWORD intenderebbe salvare Wanda e gli abitanti di West View senza che Scarlet possa perdere il controllo e causare un disastro immane?
Una casa, mille indizi
La nuova casa degli anni ’70 dei Visione non solo presenta numerosi richiami con le serie che vuole omaggiare, contiene dettagli a prima vista insignificanti ma che potrebbero rivelarsi curiosi e quindi è necessario analizzarla per scovare gli easter egg del terzo episodio di WandaVision.
Tutti hanno notato la vernice usata per tinteggiare la camera dei bambini che riporta il nome di Simser, che è lo storyboarder della serie e che ritroveremo anche in Dr. Strange and The Multiverse of Madness.
Il detersivo che si vede alle spalle di Wanda in cucina riporta ben evidente il nome Coy.
Potrebbe (e sottolineo il condizionale) riferirsi ad una mutante di origine vietnamita, Xi’an Coy Manh alias Karma, dotata di grandi poteri di controllo mentale. Tra l’altro lei è la gemella del fratello Tran Coy Manhe avrà un ruolo nei New Mutants di Mirage e company.
Potrebbe trattarsi di un banalissimo fan service, peraltro molto difficile da individuare, ma in questa serie nulla sembra essere messo a caso.
C’è un quadro che ha catturato la mia attenzione in casa Visione. E’ un’opera di arte astratta che insistentemente entra in inquadratura e che complice il corrimano delle scale sembra continuamente mostrarci una evidente “X” sullo schermo.
Puo’ non significare nulla, ma potrebbe anche essere un indizio molto velato sulla grande rivelazione che ci aspetta dopo questo WandaVision. Difatti la mia teoria è che WandaVision e il successivo Dr. Strange Strange and the Multiverse of Madness possano essere fondamentali per l’introduzione dei mutanti nel MCU.
Comunque in tutto l’episodio ci sono riferimenti alla dualità e ai gemelli, come per esempio nel salotto di Dottie, giusto per cambiare appartamento, in cui la lampada è sorretta da una colonna con due putti abbracciati l’uno all’altro.
Parlando invece del precedente episodio, quando avviene la trasformazione dell’ambientazione a colori, tutto parte dal rosso, che è il colore caratteristico di Wanda, dei suoi poteri (nel MCU) e che è elemento importante che ricorre spesso (vedi il sangue sulla mano di Dottie, l’elicottero della SWORD, ecc.).
Ma la cosa più curiosa è che quando cambia la realtà, su uno dei muri di casa Visione (vi serve un colpo d’occhio pazzesco) compare la strana immagine di un fabbricato sopra ad una altura, che potrebbe essere un palazzo Sokoviano, ma che ricorda in realtà più nel dettaglio il Forte di Bard di Aosta, utilizzato come quartier generale dell’Hydra in Age of Ultron. Un altro glitch nel mondo decisamente poco perfetto di WandaVision.
Ultimo easter egg, ma rientrante nella categoria puro fan service, è la divertente posa che Wanda e Visione assumono quando le contrazioni cominciano a far impazzire i poteri di Wanda, identica alla cover del primo numero della serie a loro dedicata. Curiosamente dovranno combattere degli zombie, esseri privi di volontà, un po’ come i burattini di West View.
Ma chi è il vero nemico?
Concludiamo il nostro viaggio tra gli easter egg del terzo episodio di WandaVision con una domanda.
Che forse è veramente la domanda fondamentale. Gli indizi sono tanti ma contradditori.
La reazione di Wanda alla domanda su Pietro di Geraldine è terribile. Wanda sembra possedere questo mondo, lo comanda, lo riavvolge a piacimento e la sua fragilità psichica è una minaccia gravissima all’incolumità degli abitanti di West View e non solo.
La S.W.O.R.D. quindi potrebbe essere impegnata in una delicatissima attività di recupero, anche se finora gli sforzi di Geraldine sono sembrati più orientati al mantenimento dello status quo che non ad uno stravolgimento.
Inoltre c’è sempre l’agente Jimmy Woo, che non sappiamo ancora per chi lavori, che chiede a Wanda “chi ti sta facendo tutto questo?”, lasciando immaginare che non sia propriamente tutta opera di Wanda.
La nostra potentissima Scarlet potrebbe essere stata in qualche modo portata a prendere in ostaggio West View, magari dall’intervento dell’Hydra che continua ad essere presente.
La nostra potentissima Scarlet potrebbe essere stata in qualche modo portata a prendere in ostaggio West View, magari dall’intervento dell’Hydra che continua ad essere presente, come ad esempio sulla prima pagina del giornale che sta leggendo il marito di Dottie in salotto (il pezzo probabilmente parla di Hydrant, idranti, ma le ultime due lettere non si vedono, lasciando alla vista la sola parola Hydra).
Anche Agnes, identificata come Agatha Harkness, non sembrerebbe avere al momento un ruolo negativo nella vicenda.
Che il vero villain (a di là del diavolo che, come sappiamo, fa le pentole ma non i coperchi e prima o poi spunterà) sia veramente Wanda e il pericolo che rappresenta?
Che possa essere posseduta diabolicamente da un’entità paragonabile a quella di Mefisto (che la userebbe come tramite per incarnarsi nei due pargoli) o che sia un grande tentativo dell’Hydra di risorgere e tenere sotto scacco l’America con un’arma di distruzione di massa mai vista prima?
Le domande restano tante. Nel trailer abbiamo visto una brevissima scena in cui si vede la Gemma della Mente coinvolta in quello che potrebbe sembrare addirittura un piccolo big bang (che è sinonimo stesso della creazione universale).
Quindi i concetti chiave che ci restano sono: multiverso e nuove realtà, possibilità di riscrivere le origini dei poteri di Wanda Maximoff, l’arrivo dei mutanti nel MCU e la presenza di una grande eminenza grigia, potentissima, che potrebbe anche diventare il nuovo super villain della fase 4 del MCU, ovvero Mefisto.
Siamo solo al terzo episodio, altri sei al termine.
Buona chiacchierata!