Approfondimento su Supernatural, longeva serie horror fantasy ideata da Eric Kripke che racconta la travagliata storia di Sam e Dean Winchester e della loro caccia ai mostri. Protagonisti assoluti Jared Padalecki e Jensen Ackles.
I mostri da sempre sono al centro di miti, leggende e racconti. Che siano fantasmi, vampiri, ghoul, wendigo, streghe, demoni, angeli e molti altri, sin dall’antichità sono innumerevoli i racconti in cui vengono affrontati (e sconfitti) dall’eroe di turno. Non fanno eccezione ovviamente letteratura, cinema e televisione, dove innumerevoli sono i racconti di tale genere. Che siano racconti horror, comici o un mix dei due, eroi, mostri e persone in pericolo hanno affollato (ed ancora affollano) il mondo dell’entertainment. Proprio il piccolo schermo tra il 2005 ed il 2020 ha visto la trasmissione di Supernatural, serie capace di unire tutti questi elementi.
In questo approfondimento di Supernatural ripercorreremo la storia della longeva serie ideata da Erik Kripke. Prodotta da Warner Bros. Television, divenuta in seguita The CW, (in associazione con Wonderland Sound and Vision), lo show si è concluso dopo ben 15 stagioni, una durata dovuta ad un fandom che nel corso degli anni ha mostrato tutto il suo amore (e la sua ossessione) per i fratelli Winchester.
Dopo 15 stagioni si è conclusa Supernatural, serie ideata da Eric Kripke che narra la difficile vita da cacciatori di mostri di Sam e Dean Winchester.
Saving people, hunting things, the family business
La vita della famiglia Winchester viene stravolta dall’uccisione di Mary.
Il 2 novembre del 1983 Mary Winchester viene uccisa da un demone, che ne incendia anche la casa. Pazzo di dolore il marito John decide di dare la caccia all’essere soprannaturale e di vendicarla. L’uomo inizierà anche ad educare i figli alla caccia di mostri, con lo scopo di farsi aiutare nella missione di uccidere Azazel, il demone responsabile della morte di Mary. Mentre Dean, il figlio maggiore, segue le orme e gli ordini del padre senza fiatare, il minore, Sam, finito il liceo decide di abbandonare la vita da cacciatore e di andare all’università.
Dopo un breve periodo di pace però la vita di Sam viene sconvolta dal ritorno di Dean. Il fratello è venuto a chiedere il suo aiuto perché il padre è andato a caccia da solo ma non si fa sentire da giorni. Inizialmente titubante, Sam riprenderà a cacciare a seguito della morte della fidanzata Jessica, uccisa dallo stesso demone che uccise la madre. Inizierà così per i due fratelli un lungo e tortuoso cammino che li porterà ad affrontare ogni tipo di pericolo e di mostro. Un cammino che li porterà a contatto letteralmente con l’inferno, il purgatorio ed il paradiso.
La vita di Dean e Sam sarà un lungo e tortuoso cammino che li porterà a cacciare mostri e sventare più volte l’Apocalisse.
Un “lavoro” duro che gli farà scoprire una realtà più grande di quanto potessero mai immaginare, che non conosce riposo e dove il rischio è all’ordine del giorno. Una missione che però gli da anche la possibilità di fare la differenza salvando molte vite innocenti. A bordo della loro inseparabile Chevrolet Impala del 1967, i fratelli gireranno per l’America a caccia di fenoli soprannaturali e salveranno il mondo dall’Apocalisse più volte.
Winchester World
Supernatural ha avuto una lunga gestazione, infatti il suo creatore (e showrunner fino alla quinta stagione) Erik Kripke ha sviluppato la serie per quasi dieci anni. L’idea era semplice: creare una storia basata sulle leggende metropolitane. Nonostante l’idea iniziale era quella di fare un film, presto il progetto si tramutò in uno show televisivo, e come spesso accade prima di giungere alla versione che tutti conosciamo ha avuto varie stesure. Tra le idee prese in considerazione quella di una serie antologica e quella che vedeva protagonisti due reporter che girano gli Stati Uniti su un furgoncino «cacciando demoni in cerca della verità».
Eric Kripke ha sviluppato l’idea di Supernatural per quasi dieci anni. Inizialmente doveva essere un film.
Idea quella della serie on the road mantenuta anche nella versione finale, visto che come detto dall’autore far viaggiare i personaggi era il «miglior mezzo per raccontare queste storie, che sono radicate nel folklore americano. Queste storie esistono in diversi piccoli paesi sparsi in tutta la nazione, e ha molto più senso entrarci e uscirci – letteralmente – con una macchina». Si giunge così all’idea definitiva di Supernatural, quella di una serie incentrata su fratelli cacciatori di mostri, poiché il network The CW aveva scartato l’ipotesi dei reporter.
La scelta dei nomi dei protagonisti è stata travagliata.
Anche la scelta dei nomi dei protagonisti è stata leggermente travagliata. Kripke inizialmente scelse Sal e Dean, omaggio ai protagonisti di On the Road di Jack Kerouac, ma ritenendo il primo nome poco appropriato lo cambiò in Sam. Per quanto guarda il cognome pensò inizialmente ad Harrison, chiaro riferimento ad Harrison Ford. Omaggio dato dal fatto che il personaggio di Dean ha un carattere costruito su quello dello spavaldo contrabbandiere Han Solo, interpretato proprio da Ford. Il cognome però venne scartato poiché esisteva un Sam Harrison che abitava in Kansas, il cognome quindi venne cambiato per questioni legali. La scelta infine ricadde su Winchester, nome del noto armaiolo, la cui casa Winchester Mystery House è uno dei luoghi di maggior interesse di Kripke. Stesso discorso di problemi legali per il padre dei protagonisti, il cui nome cambiò da Jack (riferimento a Kerouac) in John, dal momento che in Kansas esisteva un Jack Winchester.
Come mezzo di trasporto la scelta ricadde su una Chevrolet Impala del ’67 grazie al suggerimento del vicino di casa di Kripke.
Dopo aver scelto i nomi dei protagonisti, mancava solo il mezzo di trasporto con cui questi si sarebbero spostati. La scelta iniziale dell’autore era una Mustang del ’65, ma venne convinto da un vicino di casa a cambiarla con un Chevrolet Impala del ’67 visto che è una macchina in cui «ci si può mettere un cadavere nel bagagliaio». Una scelta quella di dotare i due protagonisti di una macchina sportiva che è stata influenzata da serie come Hazard e Supercar, con cui lo sceneggiatore è cresciuto.
Prima di iniziare a girare il pilot la sceneggiatura venne modifica ancora.
Dopo aver cercato di vendere la serie molti network, i lavori per l’episodio iniziarono quando Kripke venne contattato da Peter Johnson, ex esecutivo FOX divenuto presidente della Wonderland Sound and Vision. Prima di iniziare a girare però la sceneggiatura venne ancora una volta modificata. Infatti l’idea originale vedeva Sam e Dean cresciuti dagli zii invece che dal padre, inoltre quando nel primo episodio Dean si presenta dal fratello, questi non è a conoscenza del mondo soprannaturale. Un elemento quest’ultimo che avrebbe reso il tutto più macchinoso. Non stupisce che sia stato modificato. Altro cambio riguarda Jessica, la ragazza di Sam. Inizialmente questa era un demone e la scoperta della sua vera identità spingeva Sam a tornare alla vita da cacciatore, idea poi scartata perché ritenuta poco appropriata.
L’episodio finale è andato in onda negli USA il 19 novembre del 2020
Una volta ingaggiato David Nutter come regista del pilota, le riprese poterono finalmente iniziare. Inoltre a Kripke vennero affiancati Robert Singer e John Shiban (che lavorò per X-Files) per aiutarlo ad elaborare la mitologia della serie. Inizialmente l’arco narrativo era composto da tre stagioni, per poi essere espanso a cinque. Visto però l’amore dei fan per la serie, lo show veniva ogni anno rinnovato da The CW, fino ad arrivare a ben 15 stagioni. L’ultimo episodio in assoluto è andato in onda il 19 novembre del 2020 in America. In Italia la messa in onda molto indietro, la quattordicesima stagione è arrivata su Rai 4 dal 12 dicembre.
Per quanto riguarda il cast, protagonisti assoluti sono Jared Padalecki e Jensen Ackles. Il primo aveva già lavorato con i produttori McG e David Nutter, che lo convinsero a fare il provino per il ruolo di Sam. Ruolo quello di Sam offerto precedentemente ad Ackles, che però preferì il ruolo di Dean. All’epoca l’attore era impegnato come regular nella serie Smallville e per poter partecipare a Supernatural la sua parte venne appositamente accorciata.
Protagonisti assoluto della serie sono Jared Padalecki e Jensen Ackles. Al loro fianco una molteplicità di personaggi ricorrenti.
Al duo principale si accostano una molteplicità di personaggi ricorrenti. Il primo è il padre John Winchester, interpretato da Jeoffrey Dean Morgan. Il personaggio appare nel primo episodio, per poi tornare a metà della prima stagione e morire nel primo episodio della seconda. Successivamente l’attore tornerà solo in qualità di guest, come nel 300° episodio intitolato Lebanon. Discorso simile per Mary Winchester, madre dei due protagonisti interpretata da Samantha Smith. Apparsa nel pilot, il personaggio tornerà negli episodi 4×03 e 5×13 (con il volto di Amy Gumenick) per poi tornare – sempre interpretata dalla Smith – alla fine dell’undicesima stagione e come ricorrente nelle stagioni dalla dodici alla quattordici.
Tra i personaggi ricorrenti i più importanti sono il cacciatore Bobby Singer, l’Angelo Castiel e il demone Crowley.
Ruolo ricorrente e fondamentale per i fratelli Winchester è il personaggio del burbero cacciatore Bobby Singer, che ha il volto dell’attore Jim Beaver. Sempre pronto ad aiutare Sam e Dean, Bobby diventa un vero e proprio padre putativo per i due. Tra i personaggi ricorrenti, poi promosso a protagonista, vi è ovviamente l’angelo Castiel. Interpretato da Misha Collins, il personaggio sarebbe dovuto apparire per soli sei episodi, ma il suo ruolo venne successivamente ampliato. Destino simile quello del demone Crowley, interpretato da Mark Sheppard. Apparso per la prima volta nella quinta stagione, il futuro re dell’Inferno è un personaggio ricorrente dalla sesta alla nona stagione, per poi entrare nel cast principale nella decima.
Tra i personaggi ricorrenti impossibile non citare Lucifero, la strega Rowena e lo sceriffo Jody Mills.
Tra gli antagonisti impossibile non citare Lucifero e Rowena, interpretati rispettivamente da Mark Pellegrino e Ruth Connell. Se l’Angelo caduto è uno dei principali antagonisti dei Winchester sin dalla sua apparizione, discorso diverso per la strega, che apparsa per la prima volta nella decima stagione pian piano diventerà alleata dei due cacciatori. A questi personaggi si aggiungono una miriade di personaggi ricorrenti apparsi durante le quindici stagioni dello show, dallo sceriffo Jodie Mills all’irrequieta Claire Novak, passando per i cacciatori Garth Fitzgerald IV (DJ Qualls) e Rufus Turner (Steven Williams), fino ad arrivare a Dio (o Chuck), i profeti Kevin Tran e Donatello o la demone Ruby e la trafficante di oggetti occulti Bela Talbot (Lauren Cohan) e molti altri.
Horror, comicità e Rock ’n Roll
Il successo di Supernatural lo si deve in particolare al suo non prendersi per nulla sul serio. Sin dal primo episodio si intuisce come la serie ironizzi su sé stessa, con battute e momenti esilaranti che ne smorzano l’atmosfera cupa e inquietante.
Supernatural è il più classico dei prodotti horror comici che non si prende troppo sul serio.
Lo show è il più classico dei prodotti horror comici, che unisce mostri, suspense, pericolo ed eventi inspiegabili con della sana comicità, spesso slapstick, che ne smorza la cupezza. Sicuramente la tensione, il sangue e gli omicidi la fanno da padrone, ma l’ironia e il divertimento di certo non mancano. Non pochi sono gli episodi volutamente e marcatamente comici, dove non mancano citazioni alla cultura pop, come quello in cui Sam e Dean sono intrappolati in una realtà che li vede noti attori si serie tv (dove Jared Padalecki e Jensen Ackles interpretano loro stessi) o quella crossover con Scooby-Dio, solo per citarne due. Comicità che ha spesso in Dean il suo rappresentante.
I fratelli Winchester sono la strana coppia del sovrannaturale.
Proprio il maggiore dei fratelli Winchester è il “comico” del duo, sempre pronto ad ingozzarsi di hamburger, birra e crostata. Più che un cacciatore di mostri sembra un assaggiatore professionista. Senza contare il suo amore per le belle donne. Un aspetto che si scontra con il pragmatismo di Sam, più concentrato sul lavoro.
Una strana coppia del sovrannaturale che funziona alla grande, anche grazie alla chimica tra i due protagonisti, conosciutisi sul set e diventati in poco tempo grandi amici. Una relazione quella tra i due attori che si è consolidata anche fuori dal set e che ha contribuito alla buona riuscita della serie. Nel corso dei 15 anni è evidente come il rapporto tra i due abbia influito positivamente anche ai loro personaggi e alla loro interazione sullo schermo.
Non manca di certo l’azione. In ogni puntata ci sono combattimenti duri sia fisicamente che emotivamente.
Una serie Supernatural in cui ovviamente non manca di certo l’azione, sempre abbondante. Ogni puntata presenta combattimenti ardui sia fisicamente che emotivamente per i fratelli Winchester e le persone che salvano. Combattimenti che spesso si svolgono in due o più riprese, con le prime che vedono i due avere la peggio e riorganizzarsi per trovare il modo di sconfiggere il mostro della settimana.
Se è innegabile che la trama degli episodi sia alquanto ripetitiva – i fratelli che arrivano in una città per risolvere un misterioso e strano caso di omicidio con tanto di salvataggio di innocenti – dall’altra ha il merito di aver in qualche modo ribaltato i topoi del genere horror. Protagonisti infatti non sono un gruppo di giovani sprovveduti che devono vedersela loro malgrado con il mostro di turno, ma sono due cacciatori che vanno di loro spontanea volontà a cercare ed uccidere le creature che popolano il mondo del sovrannaturale.
Nonostante la trama ripetitiva, lo show ha il pregio di aver creato un universo narrativo complesso e di aver ribaltato i topoi del genere horror
Inoltre la serie ha il grande merito di aver creato un universo narrativo complesso, dove sicuramente protagonisti assoluti sono i fratelli Winchester, ma in cui non manca una mitologia ben organizzata e credibile. Un mondo in cui le leggende popolari sono vere e non semplici storie dell’orrore da raccontare per spaventare gli amici.
La sceneggiatura colpisce per la buona caratterizzazione dei personaggi.
È innegabile che non tutti gli episodi siano riusciti nel corso dei 15 anni di programmazione, soprattutto perché dopo la quinta stagione il tutto diventa molto ripetitivo, ma in generale la sceneggiatura non delude, in particolare dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, dei protagonisti in particolare. Sam, Dean e tutti i personaggi principali della serie (e anche quelli secondari) sono pieni di difetti, paura e rancore. Esseri imperfetti che cercano la loro strada. Un discorso che vale anche per gli esseri sovrannaturali come gli angeli e i demoni. Non è un caso che i personaggi siano il vero motore dell’azione e la chiave di tutto.
Un aspetto che salta subito all’occhio inoltre è la musica. Da subito Supernatural mostra un animo rock inconfondibile, riflesso dell’amore del suo creatore per tale genere musicale. Una passione che portò Kripke a minacciare di licenziarsi se il network non gli avesse permesso di inserire brani di rock classico nei vari episodi. Non è un caso quindi che i titoli di alcuni episodi riprendano canzoni dei Led Zeppelin (gruppo preferito dal creatore ma i cui brani non sono stati usati perché troppo costosi) o che i nomi usati da Sam e Dean quando si spacciano per agenti governativi siano quelli dei componenti di alcune delle band più note ed importanti della storia del rock.
Supernatural ha uno spiccato animo rock
Inoltre in molti episodi sono presenti noti brani musicali, come Highway to Hell degli AC/DC che troviamo alla fine del primo episodio o Carry On Wayward Son dei Kansas, che è stata utilizza nei recap The story so far nei finali di stagione. Uno show dallo spiccato animo rock (classico) che ben si amalgama con il suo animo scanzonato.
Oggetti e luoghi ricorrenti
Il successo di Supernatural lo si deve anche ad alcuni degli oggetti e dei luoghi ricorrenti che ne hanno caratterizzato la complessa ed intricata mitologia e che hanno contribuito a creare un universo credibile.
Il primo e più importante oggetto è ovviamente la Chevrolet Impala nera del 1967 con la quale i Winchester viaggiano per tutta l’America. La macchina, ereditata dal padre, è spesso guidata da Dean, così geloso della sua “Baby” da non farla guidare a nessuno. Anche Sam la guida in rare occasioni. Un oggetto di scena onnipresente che rappresenta per i protagonisti non solo qualcosa che li lega ai genitori – il padre in particolare – ma che in qualche modo è l’equivalente del fido destriero del cowboy solitario che arriva in città, risolve il problema e poi riparte verso nuove avventure.
Un amore per la macchina che l’attore Jensen Ackless ha sviluppato anche fuori dal set, tanto da chiedere insistentemente alla produzione di lasciargliela. Una “supplica” che alla fine è stata efficace, infatti con la conclusione della serie l’attore si è portato la macchina a casa.
Molti gli oggetti ricorrenti, tra questi la mitica Chevrolet Impala nera del 1967, la Colt e il Pugnale Curdo.
Tra gli oggetti ricorrenti i più importanti ci sono la Colt ed il Pugnale Curdo. La prima è un’arma capace di uccidere quasi tutte le creature sovrannaturali. Ideata da Samuel Colt per un cacciatore nella notte del 1835 in cui passò sopra la sua abitazione la cometa di Halley, lungo la canna riporta in latino un verso dei Salmi: 23:4 Non timebo mala, “non temerò alcun male”. Sull’impugnatura invece è inciso un pentacolo. La pistola è stata per molte stagioni al centro di una vera e propria caccia al tesoro. Per quanto riguarda il pugnale invece, questo appare per la prima volta nella terza stagione ed ha la capacità di uccidere i demoni, è però inutile contro demoni di grandi poteri come Crowley, Abaddon o Caino. Un’arma che i fratelli portano sempre con loro e che li ha salvati in più occasioni.
Altri oggetti ricorrenti sono gli Anelli dei Cavalieri dell’Apocalisse, la Prima Lama, la Parola e la Mano di Dio, il Libro dei Dannati e le spade angeliche.
Altri oggetti importanti ai fini della trama e ricorrenti sono gli Anelli dei Cavalieri dell’Apocalisse, la Parola di Dio – cioè tavolette di pietra scritte dallo scriba di Dio Metatron sotto dettatura in enochiano, la lingua celeste -, la Prima Lama, ovvero il coltello con cui Caino uccise Abele ed in grado di uccidere i demoni superiori. A questi si aggiungono la Mano di Dio, oggetti dotati di un frammento del potere di Dio dopo che questi li ha toccati, il manuale di incantesimi e stregoneria Libro dei Dannati e le spade angeliche. Quest’ultime sono di due tipi, il gladio posseduto dagli Angeli e Lama dell’Arcangelo, posseduta dai più potenti guerrieri del Paradiso.
Per quanto riguarda i luoghi invece i più importanti sono il Roadhouse e il bunker degli Uomini di Lettere. Il primo è un pub per cacciatori gestito da Ellen e dalla figlia Jo (due personaggi ricorrenti). Apparso nella seconda stagione viene dato alla fiamme dal demone Azazel. Luogo di riposo e ristoro dove i due Winchester si recano spesso.
I luoghi ricorrenti più importanti sono il Roadhouse e il bunker degli Uomini di Lettere.
Il secondo appare nell’ottava stagione e si rivela essere la base di un’organizzazione che difendeva l’uomo dalle creature sovrannaturali. Sterminati dal demone Abaddon, hanno in Sam e Dean Winchester gli ultimi due membri, essendo i diretti discendenti di un loro membro. I fratelli una volta scoperto il bunker lo useranno come base/casa, sfruttandone i molti libri e gli artefatti magici presenti.
Il bunker è una vera e propria base operativa.
Una vera e propria base operativa che i Winchester useranno dopo anni di vagabondaggio e nottate in motel economici. Una casa a cui tornare dopo un’estenuante caso. Un luogo di “pace e serenità” dove poter riposare e progettare la prossima mossa. Un luogo fisso che però non smorza lo spirito on the road dello show.
Fan, rinnovi e mediafranchise
Supernatural è uno che show che è riuscito in qualche moto a mutare e progredire – insieme ai suoi protagonisti – pur rimanendo fondamentalmente uguale. 15 anni e oltre 300 episodi incentrati su due fratelli che ogni settimana risolvono un caso diverso, carpendo ogni tanto un indizio che li porterà a trovare il modo di sconfiggere il villain principale di turno.
Supernatural ha una narrazione principalmente verticale con alcuni episodi mitologici distribuiti equamente durante tutta la stagione
Un format dalla narrazione principalmente verticale, con alcuni episodi mitologici distribuiti equamente nella trama. Una vicenda quindi che può essere interrotta e ricominciata senza conoscere la mitologia di fondo e che permette allo spettatore di seguire la serie senza dover per forza guardare tutti gli episodi.
La serie mette i protagonisti costantemente davanti ad un bivio.
Una formula che ha saputo conquistare il pubblico, catturato anche dalla caratterizzazione dei suoi protagonisti e dall’essere fondamentalmente una serie sulla famiglia, dove mostri e mitologia sono il motore dell’azione. Supernatural è sostanzialmente una serie che pone i personaggi davanti ad un bivio: essere fedeli alla famiglia o seguire un bene superiore.
Il successo di Supernatural ha dato ad un media franchise fatto di libri, fumetti, serie tv e cartoni animati.
Un successo quello di Supernatural che ha dato vita ad un media franchise, composto da libri, fumetti, una web serie e un’anime. Per quanto riguarda i romanzi, questi sono 23 e riempiono gli spazi tra gli episodi e rispondono ad alcuni quesiti a cui la serie non ha dato risposta. Le serie a fumetti sono opera della DC Comics e sono prequel dello show. Supernatural: Origins (2007) segue la vita di John Winchester nei primi anni di caccia, Supernatural: Rising Son (2008) segue Dean che inizia a seguire le orme del padre, Supernatural: Beginning’s End (2010) racconta gli eventi che portarono Sam a separarsi dalla famiglia e ad iscriversi all’università. Infine Supernatural: The Dogs of Edinburgh vede Sam combattere forze soprannaturali durante una vacanza nel Regno Unito.
Sarebbe dovuto anche esserci uno spin-off, progetto poi abbandonato.
Nel 2010 arriva la web serie Ghostfacers, incentrata sui personaggi di Ed Zeddemore (A. J. Buckley) e Harry Spangler (Travis Wester). Composta da 10 episodi di 3 minuti l’uno, lo show segue i due “acchiappa fantasmi” alle prese con diversi casi. Per quanto riguarda la serie anime invece, questa ha debuttato in Giappone nel 2011 ed è opera dello studio Madhouse. Inoltre The CW aveva in programma di produrre lo spin-off Supernatural: Bloodlines, poi accantonato, con protagonista un cacciatore introdotto in un episodio della nona stagione.
Se la serie ha avuto 15 stagioni il merito è dei fan e del loro amore per i fratelli Winchester.
Proprio i fan e il loro amore per la serie sono stati il maggior fattore che ha determinato la longevità dello show. Se dopo la quinta stagione – con cui si sarebbe dovuto concludere – di anno in anno la storia dei fratelli Winchester è stata rinnovata il merito è del fandom, che in più di un’occasione ha fatto sentire la sua voce. Fan però in gran parte delusi dal finale della serie, che hanno criticato l’ultimo episodio, intitolato Carry On, per essere un banale “monster of the week story”. Sicuramente un ritorno alle origini, privo però di quell’epicità a cui lo show aveva abituati. Senza contare momenti involontariamente comici ed imbarazzanti dovuti ad un trucco che ci si aspetterebbe da uno z-movie.
L’episodio finale ha deluso i fan. Una puntata a tratti involontariamente comica ed imbarazzante.
È risaputo che l’episodio finale ha subito una riscrittura a causa della pandemia di coronavirus, ma era lecito aspettarsi di più, molto di più. Un episodio che in qualche modo contraddice e manda all’aria 15 anni di evoluzione dei personaggi. Una conclusione non all’altezza ma che comunque non cancella tre lustri di amore per lo show di fantasy più longevo a essere trasmessa negli Stati Uniti.
La serie è sostanzialmente un western americano moderno.
Nonostante ciò, in conclusione dell’approfondimento di Supernatural, la serie è riuscita a conquistare il pubblico per la sua (auto)ironia e per l’essere sostanzialmente un western americano moderno, dove due pistoleri arrivano in città, combattono e sconfiggono il cattivo, baciano la ragazza e cavalcano nuovamente verso il tramonto. Uno show on the road tutto da (ri)scoprire.
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