Alcuni astronomi avrebbero recentemente scoperto la presenza dell’amminoacido glicina all’interno dell’atmosfera di Venere.
Ci eravamo lasciati giusto qualche settimana fa con la notizia della presenza di fosfina all’interno dell’atmosfera di Venere. Nel corso della giornata di oggi, in particolare, un team di ricercatori avrebbe rinvenuto tracce dell’amminoacido glicina nell’atmosfera del pianeta.
L’autore principale, Arijit Manna del dipartimento di Fisica di Midnapore College, in India, che assieme ai suoi colleghi avrebbe fatto uso dell’interferometro Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (in acronimo ALMA) per rintracciare la glicina, soprattutto in corrispondenza dell’equatore di Venere.
Sappiamo che la glicina è uno degli amminoacidi presenti all’interno del codice genetico di qualsiasi individuo, facendo parte dei 20 amminoacidi proteinogenici, in grado quindi di dare luogo alla sintesi della proteine, attraverso il processo di traduzione.
A differenza della biosfina che è considerato un biomarcatore a tutti gli effetti (indicando quindi la possibile esistenza di vita sul pianeta Venere), non possiamo dire altrettanto invece per la glicina, che sarebbe comunque alla base dei processi prebiotici che hanno caratterizzato la nascita delle prime forme di vita sul pianeta Terra circa 4 miliardi di anni fa.
Ricordiamo che l’atmosfera di Venere è caratterizzata da pH acido (a causa dell’acido solforico) e alte pressioni, ma ad una altezza compresa tra i 48 e i 60 kilometri, le temperature sarebbero più permissive. Non ci resta dunque che attendere ulteriori studi a riguardo, per confermare o smentire in futuro l’esistenza di forme di vita sul pianeta Venere.