David Ayer è tornato a parlare del suo Suicide Squad sui social, rivelando che il film non era mai stato pensato come vietato ai minori.

Dopo l’annuncio della Snyder Cut di Justice League, come ricorderete anche David Ayer ha “preso coraggio” e ha cominciato a insistere per veder rilasciata una Ayer Cut del suo Suicide Squad, film che non è mai stato troppo apprezzato dalla critica, ma che secondo il regista nella sua visione sarebbe stato molto diverso da quello poi effettivamente uscito al cinema.

È chiaro dunque che Warner e il regista avessero due visioni diverse del prodotto, e alcune differenze le ha illustrate lo stesso David Ayer. Le due parti erano d’accordo su una cosa però, ossia che Suicide Squad non è mai stato pensato per essere vietato ai minori.

È quello che è emerso da una risposta dello stesso regista a dei tweet di alcuni fan che si stavano divertendo a immaginare alcune delle scene tagliate dalla versione finale. Tra queste, c’era chi parlava di una ipotetica scena di sesso tra Joker e Harley Quinn, immaginando che l’obiettivo fosse, appunto, quello di ottenere il famoso “Rated R”. Il regista ha risposto così:

 

Non è mai stato pensato per essere vietato ai minori, e non riesco a immaginare una scena più inappropriata. Il target per i cinecomic è quello dei ragazzi.

 

 

Il regista ci ha tenuto dunque a fare chiarezza, anche se va detto che negli ultimi anni i cinecomic vietati ai minori sono diventati decisamente più comuni. Da Deadpool a Joker a Birds of Prey, è vero che il target principale per i cinecomic resta il PG-13, ma un altro tipo di pubblico è sicuramente possibile. Evidentemente però, non era il caso di Suicide Squad.