Steve Blackman, l’autore di The Umbrella Academy, ha spiegato perché gli episodi della seconda stagione sono più brevi rispetto a quelli della prima.

The Umbrella Academy è sicuramente una delle serie del momento: la prima stagione dello show basato sul fumetto di Gerard Way e Gabriel Bà è stata un grande successo e la seconda, approdata da poco su Netflix, ha ricevuto critiche unanimemente positive. I fan più attenti però si saranno accorti che la durata media degli episodi è diminuita: perché? Lo ha spiegato l’autore dello show, Steve Blackman.

Blackman ha spiegato di volere che la gente guardasse la nuova stagione in binge-watching, come se fosse un film da dieci ore anziché una serie da dieci puntate, per cui ridurre anche di poco la durata degli episodi era fondamentale. In 45 minuti era possibile dare una quantità di informazioni più piccola, senza bombardare di eventi e informazioni gli spettatori, spingendoli così a continuare la visione.

L’autore ha spiegato che scrivere episodi più brevi è stata una sfida per il team, ma dall’altra parte ha anche fatto sì che le storyline e i personaggi possano essere esplorati nel corso delle eventuali stagioni successive.

Insomma, da un lato gli spettatori sono invogliati ad andare avanti, dall’altro ci si può portare avanti col lavoro qualora Netflix decidesse di rinnovare la serie per altre stagioni. Voi che ne pensate? Siete d’accordo con le parole dell’autore, o avreste preferito comunque avere episodi un po’ più lunghi?