Crollano gli investimenti degli inserzionisti, e Twitter corre ai ripari. Il social annuncia il futuro arrivo di un nuovo servizio in abbonamento.
Il grande paradosso: l’ultimo trimestre di Twitter è andato benone, con il social tra aprile e giugno ha avuto 186 milioni di utenti attivi, con un solido +34% su base annua; contestualmente, è andato anche molto male: con perdite per 124 milioni di dollari.
La soluzione di questo enigma? Il crollo degli investimenti pubblicitari creato dall’emergenza covid-19.
https://twitter.com/TwitterIR/status/1286259712757882881?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1286259712757882881%7Ctwgr%5E&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.engadget.com%2Ftwitter-subscription-revenue-earnings-180628316.html
Twitter ha disperatamente bisogno di ridurre la dipendenza dagli inserzionisti, e molto probabilmente la soluzione arriverà da un nuovo servizio in abbonamento.
Per il momento è un’idea solo abbozzata, e in fase ancora molto embrionale. Eppure, i test dovrebbero arrivare già entro la fine del 2020: «è molto probabile che vedrete qualche esperimento quest’anno», ha detto il CEO Jack Dorsey. Per il momento c’è da decidere il cosa, il livello di servizi premium offerti da un eventuale Twitter Premium, e quanto far pagare per un abbonamento del genere.
Sarebbe una novità decisamente interessante, se si conta che tutti i grandi nomi del mondo dei social network si basano interamente sulle inserzioni pubblicitarie, e non offrono nessun servizio premium a pagamento. Se l’esperimento di Twtter si dimostrerà redditizio, non abbiamo dubbi sul fatto che anche gli altri social potrebbero decidere di seguire la stessa strada.
- Twitter Is Considering Subscriptions Amid an Advertising Slump (entrepreneur.com)