Planate da record per i giganteschi Condor andini che riescono addirittura a percorrere la strabiliante distanza di 160 chilometri senza sbattere mai le ali.

I Condor andini, conosciuti anche come Vultur Gryphus, sono gli uccelli più grandi al mondo e da oggi detengono anche un nuovo record. Sì perché uno studio internazionale guidato dai ricercatori dell’Università britannica di Swansea, ha dimostrato che questi uccelli hanno una capacità di volo davvero incredibile riuscendo a planare per 160 chilometri senza mai sbattere le ali

La lunghezza del loro corpo può arrivare fino a centotrenta cm e l’apertura alare può superare anche i tre metri, il peso, da 9 a 12 kg, li annovera tra i più pesanti animali dei cieli ma c’è un’altra caratteristica che li rende unici.

Il Condor andino è in grado di volare per più di cento miglia, circa 160 km, senza mai sbattere le ali.

Il Condor andino, che vive prevalentemente in Sudamerica, è in grado di volare per più di cento miglia, circa 160 km, senza mai sbattere le ali. Per scoprirlo, gli scienziati dell’Università di Swansea, in collaborazione con un team di ricerca argentino hanno attaccato dei dispositivi di localizzazione a otto condor giovani rilevando che gli uccelli avevano sbattuto le ali solo l’1,3% del tempo di volo totale.

 

Praticamente un condor ha volato ininterrottamente per più di cinque ore, coprendo più di centosettanta km rimanendo con le ali ben spiegate, senza mai chiuderle.

 

Quest’abilità pone i condor tra le specie di vertebrati con il più basso livello di sforzo durante il movimento. A rendere ancora più stupefacente la scoperta è stato anche il fatto che gli uccelli tracciati nello studio erano giovani, dimostrando che anche gli esemplari più inesperti possono percorrere enormi distanze senza sbattere le ali.

Per gli uccelli in genere, il volo è un fenomeno molto più complesso di quanto si pensi: il cielo non è vuoto, ma è un paesaggio ricco di elementi invisibili come raffiche di vento, correnti di aria calda che salgono e altri flussi di aria che sono spinti verso l’alto da elementi del terreno, come le montagne. Imparare a sfruttare le correnti d’aria consente ad alcuni uccelli di percorrere lunghe distanze minimizzando lo sforzo di sbattere le ali.

Gli scienziati in genere considerano due modalità di volo: volo a sbattimento e “volo in volo”. La differenza può essere paragonata alla pedalata di una bicicletta in salita e in discesa, ha dichiarato Bret Tobalske, un esperto nel volo degli uccelli dell’Università del Montana.

 

I condor spendono il 99% di tutto il tempo in volo alto o planante come mostrato dai nostri dati che rivelano quindi che tali animali posseggono i livelli più bassi di sbattimento delle ali in volo mai registrati in qualsiasi uccello.

Ha scritto Emily Shepard, professore di Bioscienze dell’Università di Swansea, su PNAS che aggiunge:

gli animali “estraggono energia” dall’ambiente volando in alto e la usano per sostenere i costi metabolici durante il volo. Le capacità di volo negli animali sono quindi fondamentalmente collegate alle caratteristiche delle correnti d’aria e ciò influenza il modo in cui usano lo spazio aereo.