Apple puntava a consegnare trai 30 e 40 milioni di iPhone 12 nel 2020, ma il Covid-19 si è messo di mezzo. Probabilmente le consegne saranno meno della metà rispetto alle prime ambizioni di Cupertino.
Lo sostiene DigiTimes, che parla di numeri interni ad Apple significativamente rivisti a ribasso: nel 2020 la mela morsicata immagina di consegnare trai 15 e i 20 milioni di iPhone 12.
A pesare è stato il congelamento della filiera asiatica, problema che peraltro sarebbe anche la causa del probabile e pesante posticipo del debutto dell’iPhone 12, che a questo punto è dato per certo ben dopo settembre, fatto che romperebbe quella che per Apple è ormai una tradizione che dura da anni.
All’interno di queste dinamiche si introduce anche la questione del maggiore affidamento agli stabilimenti cinesi. Apple, si legge sempre nel report di DigiTimes, avrebbe iniziato a passare una fetta sempre più consistente della produzione —non solo degli iPhone, ma anche di iPad, Apple Watch e perfino AirPods— alla filiera cinese, a discapito di quella di Taiwan.
La Cina offre costi di produzione ridotti, oltre che un’importante possibilità di diversificazione.
Nel frattempo, si fa un gran parlare di ciò che sarà contenuto all’interno della confezione dell’iPhone 12. O meglio, di ciò che non sarà contenuto: sembra che lo smartphone non sarà venduto assieme alle cuffiette questa volta e, dicono in queste ore altre fonti da prendere con maggiore cautela, sarà perfino sprovvisto del caricabatterie:
- Apple may only ship 15-20 million iPhone 12 series phones in 2020 (gizmochina.com)