Alcune persone sono facilmente dipendenti dalle droghe, ma altre no. È stato scoperto un meccanismo molecolare che potrebbe spiegare il perché ci siano differenze individuali nella tossicodipendenza.

La tossicodipendenza è un disturbo fisico e mentale dove la persona ricerca e usa in maniera ossessiva droghe nonostante la consapevolezza dei loro effetti dannosi. Può portare a conflitti interpersonali e problemi di salute fisica, con conseguenti costi sociali significativi. Una volta consumate, le droghe come la cannabis e la cocaina aumentano la concentrazione di dopamina nel sistema di ricompensa del cervello e attivano i recettori della dopamina, che a loro volta provocano un intenso desiderio di droghe in una spirale che può diventare letale.

I recettori della dopamina negli interneuroni colinergici svolgono un ruolo cruciale nella dipendenza da cocaina.

Il Korea Brain Research Institute (KBRI) ha annunciato lo scorso 26 maggio che un team di ricerca congiunto, guidato dal Prof. Joung-Hun Kim e dal Dr. Joo Han Lee dell’Università di Scienza e Tecnologia di Pohang (POSTECH), dal Dr. Ja Wook Koo alla KBRI e dal prof. Eric Nestler alla Icahn School of Medicine del Monte Sinai, hanno scoperto che i recettori della dopamina D2 (DRD2) negli interneuroni colinergici (ChIN) svolgono un ruolo cruciale nella dipendenza da cocaina.

I risultati, pubblicati su Biological Psychiatry, un’importante rivista accademica nel campo della psichiatria.

Applicando tecniche elettrofisiologiche e optogenetiche al modello di auto-somministrazione di cocaina, il team di ricerca ha identificato la sovraespressione di DRD2  egli interneuroni colinergici (ChIN) del nucleo accumbens (NAc) di topi sensibili alla dipendenza.

Il Nucleus accumbens (NAc) è una parte del sistema limbico del cervello che svolge un ruolo chiave nell’elaborazione di stimoli gratificanti e rinforzanti. L’interneurone colinergico è una cellula nervosa che rilascia il neurotrasmettitore acetilcolina (ACh) dal terminale degli assoni.

I ChIN rappresentano l’1-2 % della popolazione neuronale NAc.

Esistono ben cinque sottotipi di recettori della dopamina (D1-D5), DRD2 si riferisce a un gene che esprime il recettore D2. Topi sensibili alla dipendenza hanno mostrato un aumento del livello di espressione di DRD2 e un livello ridotto di attivazione cellulare, che è causato da recettori della dopamina D2 espressi eccessivamente nei ChIN poiché l’attivazione dei recettori riduce l’attività del ChIN.

Attraverso questo meccanismo, i ChIN possono influenzare l’attivazione e la plasticità sinaptica dei neuroni spinosi medi a valle (che comprendono la maggior parte dei neuroni NAc) in diversi modi, causando in tal modo la suscettibilità alla dipendenza da cocaina.

Esplorando a livello di genoma, le espressioni geniche all’interno di ChIN che si verificano in diverse entità individuali, abbiamo aperto la strada a una nuova area nella ricerca sulla dipendenza

ha detto il team di ricerca congiunta di KBRI e POSTECH che conclude

Come parte della ricerca di follow-up, continueremo a studiare un meccanismo molecolare dettagliato alla base del modo in cui gli animali dipendenti mostrano espressioni elevate di DRD2. La ricerca di eventuali farmaci candidati in grado di controllare tale suscettibilità regolando l’attività dei recettori ACh potrebbe essere un altro futuro possibile.