Stranger Things 4 è una delle serie più attese dai fan, ma non sarà semplice riprendere a lavorare dopo lo stop.

L’emergenza coronavirus ha causato lo stop di praticamente tutte le produzioni televisive e cinematografiche mondiali, tra cui la lavorazione dell’attesissimo Stranger Things 4, e non sarà semplice per la serie tornare alla normalità. Lo ha spiegato Hiro Koda, importante coordinatore degli stunt che lavora sullo show dei fratelli Duffer dalla terza stagione.

Dopo aver svelato che lo stop è arrivato quando erano riusciti a girare solamente due episodi, Koda ha anticipato grandi cose per la quarta stagione, che sarà ancora più oscura e ricca di sorprese. Ma è proprio sulla ripresa delle attività che si è soffermato: come può riuscire una produzione grande come quella di Netflix a rispettare le linee guida imposte dal governo?

 

In genere giriamo ad Atlanta, ma quest’anno ci divideremo tra due diverse location, per cui stiamo cercando di capire come fare. Non si tratta di capire solo quando poter iniziare ad Atlanta: molti degli attori vengono dalla California, quindi un altro problema sarà capire quando questa riaprirà. E poi quando gli attori si sentiranno abbastanza al sicuro dal poter venire […]

Il presidente ci ha dato delle linee guida perché gli Stati riaprano in varie fasi. Alcune fasi permettono alle aziende di aprire e far tornare il 25% degli impiegati, per poi arrivare al 40% o giù di lì in seguito. Noi però siamo una produzione cinematografica, e abbiamo bisogno di essere al 100%. Per quanto riguarda il distanziamento sociale, possiamo dividerci in gruppi tra i vari set, indossare mascherina, guanti e quant’altro. Ma gli attori no, devono togliersi la mascherina ed essere a contatto fra loro. Facciamo diversi stunt, ci tocchiamo fisicamente perché combattiamo, e dobbiamo entrare in contatto con gli attori per mettergli i fili eccetera. Sarà interessante capire come farlo.

 

Insomma, ci saranno non poche difficoltà per tornare a girare come si faceva una volta.