Moriva oggi, 12 anni fa, [b]Fabrizio “Faber” De André[/b].
Se ne andava portandosi con se la sua musica, quella di un certo livello. Non mi riferisco solo ai contenuti dei suoi testi ovviamente, ma a tutto un percorso che includeva una ricerca attraverso suoni popolari e internazionali, le masse vincitrici e i perdenti abbandonati, la storia dell’uomo e dell’Italia, il conscio e l’inconscio.
Se ne andava lasciandoci un eredità che per ora nessuno sembra essere in grado di raccogliere.
Se ne andava, ma la eco della sua voce, profonda, risuona ancora nelle nostre menti quasi come a volerci far comprendere come questo mondo vada interpretato.
Se ne andava un maestro.
Se ne andava un suonatore.
Se ne andava un poeta.
Se ne andava dopo aver vissuto, come pochi altri, in direzione ostinata e contraria.
Grazie [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_De_Andr%C3%A9]Faber[/url].