Sarà la prima volta che l’uomo effettua su un altro pianeta un volo controllato. Oltre al rover Perseverance, infatti, il prossimo luglio (o inizio agosto) la NASA invierà su Marte un drone elicottero, anche se questo volerà solo tre mesi dopo l’atterraggio del rover sul Pianeta Rosso, previsto a febbraio 2021.
L’emergenza covid-19 non sembra aver stravolto i piani della prossima missione dell’agenzia spaziale USA, che – come da programma – entrerà nel vivo entro 14 settimane, a metà luglio.
L’aspetto sicuramente più interessante e unico è che nella “pancia” del rover Perseverance che verrà spedito su Marte si nasconde un drone elicottero di soli 4 chilogrammi e a doppio rotore, alimentato ad energia solare, la cui messa a punto è terminata proprio in questi giorni da parte del Jet Propulsion Laboratory della NASA.
Qualora il piccolo velivolo non dovesse incontrare difficoltà durante il volo, anche le future missioni potrebbero farne uso. Prima di spiccare il volo, tuttavia, il drone dovrà attendere circa 3 mesi, tempo durante il quale il rover percorrerà 100 metri e manterrà carica la batteria del suo “passeggero”.
Una volta in volo, il drone si ricaricherà autonomamente grazie ad un pannello solare installato sopra le sue doppie eliche controrotanti, e resterà operativo per circa un mese. Ma non avrà alcun compito scientifico: non dovrà raccogliere campioni o analizzare la superficie (cosa che invece farà il rover). Si tratta propriamente di un test.
Obiettivo dell’elicottero della NASA è dimostrare cosa potenzialmente può offrire una visione aerea su Marte, se migliore o meno rispetto all’esplorazione a terra tramite il rover, e se vale la pena proseguire su questa strada o meno.