Il Bitcoin è crollato, -41.1% in appena 24 ore. Le altre criptovalute si schiantano con lui. Morte del mito che vedeva la valuta digitale come bene rifugio?

Mentre scriviamo questa notizia il Bitcoin viene venduto a 4.031 euro, solamente 24 ore prima veniva scambiato ad oltre 7.000 euro. La criptovaluta ha subito uno dei crolli più violenti della sua storia, in un momento in cui tutto il mercato delle azioni e degli asset tradizionali non se la sta passando molto bene.

Ed è proprio questo il dato interessante: almeno in questa fase, il crollo ha sconfessato il ruolo del BTC come bene rifugio.

Gli investitori si stanno liberando della criptovaluta con la stessa velocità con cui si stanno liberando degli altri asset. Una volta si parlava della valuta come bene rifugio alla pari dell’oro. Oggi, con il mercato azionario tradizionale a picco, la valuta di Satoshi Nakamoto ha raggiunto il suo valore più basso del 2020, ma bisogna andare al 2 aprile del 2019 per trovare un valore vicino a quello attuale.

 

L’andamento del Bitcoin nelle ultime 24 ore. Mancano i giri della morte, per il resto è sovrapponibile al profilo del Blue Tornado.

Anche in questo caso le alt-coin seguono l’andamento del Bitcoin

 

Per carità, il nostro non è un magazine di approfondimento economico, né ha la pretesa o la volontà di esserlo, pertanto sarà decisamente interessante leggere le opinioni degli esperti nelle prossime ore per inquadrare meglio le ragioni dietro un crollo ancora più forte di quello che si immaginava. Sarà altrettanto interessante isolare e analizzare i singoli player che hanno innescato la corsa alla (s)vendita, quelle transazioni “balena” in grado di condizionare un mercato così volatile e fragile come quelle delle crypto.

 

 

Come sempre le altre criptovalute, le cosiddette alt-coin (o shit-coin, come direbbe più di qualche entusiasta della valuta di Nakamoto) si stanno comportando da pseudo asset correlato al Bitcoin: nel senso che ne condividono l’andamento, cadono quando cade, crescono quando cresce.

Se il bitcoin in 24 ore ha perso il -41,1%, Ethereum e Litecoin hanno fatto, rispettivamente, uno schianto del –45.60%% e del -39.87%.

Un altro dato interessante, è che nella giornata di ieri si sono mossi anche wallet che non si muovevano da anni, in alcuni casi addirittura da un decennio pieno. Crypto Potato ieri ha ad esempio segnalato come un wallet che era rimasto congelato dal 2010 si sia svegliato improvvisamente dall’ibernazione per spostare la cifra di 1000 BTC. Vale a dire, l’equivalente di 7.2 milioni di dollari al momento del passaggio. Nel 2010, anno in cui presumibilmente erano stati acquistati, valevano poco più di 60$. Si, avete capito bene.

Quindi che succede ora al Bitcoin? E chi l’ha mai capito. Chi ci crede ancora continuerà a ripetere HODL come un mantra, mentre tutti gli altri potranno farsi scappare un risolino beffardo.