Stando ad un report dello studio Bernstein, Apple Pay è dietro a circa il 5% delle transazioni globali via carta. Una cifra di per sé impressionante, ma il vero obiettivo è raggiungere il 10%.

Apple Pay sta assumendo un ruolo sempre più cruciale all’interno dell’offerta di servizi di Cupertino. Stando a Quartz, soltanto negli ultimi tre mesi del 2019 (Q4) la divisione Apple Pay ha generato ricavi per 12.7 miliardi di dollari. Si tratta di una crescite del 17% su base annuale.

There are indeed plenty of reasons to worry that Apple may attempt to disrupt the payments ecosystem

ha commentato l’analista di Berstein Harshita Rawat.

Apple Pay è pre-installata su ogni iPhone, dando a Cupertino l’immediato vantaggio di poter contare su una userbase potenziale di milioni di possessori di iPhone sparsi per tutto il mondo.

Gli utenti possono collegare le loro carte di credito e i loro bancomat all’app, effettuando poi le transazioni usando l’NFC dell’iPhone.

Soltanto negli USA —prevede Juniper Research– ci si aspetta che le transazioni contactless valgano 1500 miliardi di dollari nel 2024, contro i 178 miliardi attuali.

Apple Pay è l’unico wallet digitale abilitato ai pagamenti contactless sugli iPhone

Per ogni transazione effettuata usando l’app Apple prende una commissione. Apple, scrive Quartz, esercita un enorme controllo sulle app che possono usare la connettività NFC degli iPhone, il che si traduce nel fatto che ad oggi non esistono altri wallet digitali in grado di effettuare pagamenti contactless sui device della Mela.

Proprio queste restrizioni sono oggetto delle accuse di un nutrito gruppo di accademici, esperti di diritto e concorrenza, e dirigenti di aziende rivali. Secondo loro il fatto che Apple non consenta ad altre aziende di sfruttare la possibilità di effettuare pagamenti contactless via iPhone sarebbe un indebito ostacolo alla concorrenza. Dal canto suo, Apple rivendica le restrizione adducendo ragioni di sicurezza.

L’altro asso nella manica di Cupertino è la nuova Apple Card, la carta di credito realizzata in collaborazione con Goldman Sachs. Per il momento è disponibile soltanto in America, ma ci si aspetta che possa svolgere un ruolo determinante nella crescita dei ricavi generati da Apple Pay.

Bernstein si aspetta che nel 2025 un pagamento via carta su 10 avverrà attraverso Apple Pay.