Secondo il Garante della Privacy il binomio social network e userbase prevalentemente composta da minorenni è sinonimo di guai. Per questo l’autorità italiana ha chiesto all’Unione Europea di lanciare una nuova task force.
Il Garante ha fatto la sua richiesta all’Edpb: il Comitato europeo per la protezione dei dati personali, una sorta di istituzione-ombrello che coordina l’azione di tutte le istituzioni a difesa della privacy degli Stati membri.
Quello che chiede il Garante è che si proceda «in maniera forte e coordinata, anche in considerazione della rilevanza di questo tipo di piattaforme, rivolte soprattutto ai più giovani».
L’autorità indipendente ha chiesto di calendarizzare la proposta di istituire una nuova task force in vista del prossimo incontro dell’Edpb, che avverrà a Bruxelles il 28-20 febbraio.
Nella lettera Antonello Soro, che ricordiamo essere vicino alla scadenza del suo mandato, sostiene che l’Autorità da lui presieduta abbia ricevuto segnalazioni su possibili vulnerabilità dell’app, sottolineando, poi, come altre autorità (come l’Ico e la Ftc) abbiamo avviato degli accertamenti autonomi.