Dopo il posticipo del lancio fissato inizialmente per il 17 dicembre scorso da Kourou, nella Guyana francese e rimandato per un problema al razzo Soyuz, quest’oggi il satellite Cheops è finalmente partito. La missione durerà circa tre anni e mezzo ed è la prima dell’ESA dedicata allo studio di pianeti extrasolari ma al momento si sta cercando di capire cosa è successo al razzo prima di schedulare una nuova partenza.

Comunicato con tweet l’agenzia spaziale europea (ESA) aveva annunciato il lancio :

 

C’è una grande aspettativa sulla missione.

Prima di tutto è la prima tutta europea e tra i vari paesi partecipa attivamente anche l’Italia che sarà presente con ricercatori dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Osservatorio astronomico di Padova), del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova e dell’Agenzia spaziale italiana.

 

Il lancio è stato trasmesso in diretta ed è visibile su ESA WEB TV.

 

Ma non solo, la missione fa da apripista alla prossima generazione di satelliti dell’ESA, Platone e Ariel, che aiuteranno la comunità scientifica europea ad essere all’avanguardia sullo studio dei pianeti extrasolari o esopianeti per capire, se ci sono e quali sono, le condizioni per generare forme di vita nell’universo.

Della missione ne avevamo parlato anche qui:

 

Per saperne di più è possibile visualizzare al seguente link le caratteristiche della missione.