Durante la giornata di ieri il manager della campagna elettorale di John McAfee ha reso noto che il suo capo era misteriosamente scomparso. Nell’ultima telefonata, interrotta bruscamente, McAfee aveva detto che la sua barca era stata fermata.

Il manager ha immediatamente pensato ad un arresto. Il problema è che John McAfee solamente il mese scorso aveva spiegato di avere un dossier segreto con informazioni compromettenti su diversi funzionari e agenti delle forze dell’ordine degli Stati Uniti.

In quell’occasione il guru dell’informatica aveva spiegato che in caso di un suo arresto (o della sua morte), i suoi collaboratori avrebbero divulgato il dossier.

 

 

E, infatti, il campaign manager di McAfee, Rob Benedicto Loggia-Ramirez, ha promesso che se non avesse avuto notizie sul suo capo entro breve, avrebbe sganciato la bomba, autorizzando la divulgazione del materiale scottante.

 

 

Verso le otto di sera di ieri, Loggia ha poi dato la buona notizia: John McAfee è vivo e sta bene. Anche se ancora non si è capito bene cosa sia successo. Quello che è certo, è che il contenuto del dossier di McAfee rimarrà ancora un per un bel po’ un mistero.