Il gruppo di scienziati che analizza i dati del telescopio spaziale Hubble ha individuato del materiale rotante attorno buco nero nella galassia a spirale NGC 3147 con una struttura inaspettata. La scoperta potrebbe fornire ulteriori elementi per confermare la Teoria della Relatività di Einstein.

Hubble ha individuato all’interno della galassia NGC 3147, a 130 milioni di anni luce dalla Terra, un disco di materiale rotante vicino ad un buco nero, ma secondo le attuali teorie astronomiche non dovrebbe essere lì.

Questa materia in caduta nei casi di buchi neri ben alimentati, emette molta luce producendo un faro brillante chiamato quasar.

Questa galassia fu scelta dagli astronomi proprio per verificare e confermare i modelli sulle galassie attive a bassa luminosità: quelle con buchi neri che si trovano in una situazione in cui ci sono pochi materiali che possono alimentarlo.

I modelli prevedono che un disco di accrescimento si formi quando ampie quantità di gas vengono intrappolate dalla forte attrazione gravitazionale di un buco nero. Questa materia in caduta nei casi di buchi neri ben alimentati, emette molta luce producendo un faro brillante chiamato quasar.

Quando meno materiale viene attirato nel disco questo inizia a rompersi diventando più debole e cambiando così struttura.

Date le caratteristiche di questa galassia non ci si aspettava che il disco avesse questo tipo di struttura che riproduce caratteristiche simili a quelli più potenti individuati nelle galassie estremamente attive con buchi neri mostruosi.

Come è stata definita nell’articolo questo è una versione MINI-ME di dischi più grandi e potenti visti in galassie molte attive.

Ari Laor del Technion-Israel Institute of Technology di Haifa, in Israele ha spiegato:

 

Pensavamo che questo fosse il miglior candidato per confermare che al di sotto di determinate luminosità, il disco di accrescimento non esiste più. Quello che abbiamo visto era qualcosa di completamente inaspettato. Abbiamo trovato caratteristiche di produzione di gas in movimento che possiamo spiegare solo come prodotte da materiale rotante in un disco sottile molto vicino al buco nero.

 

Il disco è così profondamente incorporato nell’intenso campo gravitazionale del buco nero che

la luce proveniente dal disco del gas viene modificata secondo le teorie della relatività di Einstein dando agli astronomi uno sguardo unico sui processi dinamici vicini a un buco nero.