Anche New Super Mario Bros. U arriva sui lidi di Nintendo Switch con la versione Deluxe. Scoprite come ci è sembrato con la nostra recensione.

Ma davvero dovrebbe importare a qualcuno nel 2019 di New Super Mario Bros. U Deluxe per Switch, ovvero dell’edizione definitiva di un gioco di piattaforme bidimensionale a tema mariesco, uscito sette anni or sono per la precedente console Nintendo? Il fatto che negli ultimi mesi la casa di Kyoto abbia suonato la grancassa del marketing unicamente per celebrare l’uscita dei Pokemon: Let’s Go e Super Smash Bros. Ultimate, non deve trarre in inganno.

Piaccia o no, un New Super Mario Bros. si vende come il pane, senza bisogno di chissà quale can can. E’ la storia recente a testimoniarlo: soprattutto negli anni di DS e Wii questa serie – priva di qualsiasi velleità rivoluzionaria e mirata a proporre, in una veste grafica poligonale, lo stile vecchia scuola del platform a scorrimento orizzontale più famoso di tutti i tempi – al botteghino ha stracciato gli assai più innovativi capitoli in 3D dedicati a baffuto idraulico.

 

 

Se, dunque, il pubblico dimostra di amare così tanto un prodotto una ragione dovrà pur esserci. Per comprenderla basta avviare Deluxe: in meno di quaranta secondi qualsiasi tipo di giocatore – dal bimbo con il bagaglio videoludico tutto da costruire al quarantenne che venderebbe l’anima al diavolo pur di tornare all’infanzia negli anni ‘80 – non può che restare ammaliato dall’immediatezza di New Super Mario Bros U, piatto forte del pacchetto.

Il bello è che questo titolo resta tuttora un mistero per buona parte dell’utenza di Switch, dal momento che accompagnava di lancio di una macchina, Wii U, pietosamente ignorata dalla massa dei consumatori.

Nintendo ha così deciso di rimediare alla momentanea penuria di uscite di rilievo tirando fuori – a costo zero – il gioco dalla naftalina e inaugurando, così, l’anno nuovo con un’opera che ai più suonerà come inedita, benché sia fondata su meccaniche talmente classiche da costituire, ormai, parte del DNA stesso dei videogiochi.

Come da tradizione, occorre avanzare da una piattaforma all’altra, calibrando con attenzione il salto in modo da evitare o schiacciare i nemici, allo scopo di arrivare alla fine degli oltre ottanta livelli che compongono gli otto, coloratissimi, mondi di gioco, individuati senza soluzione di continuità in una mappa navigabile.

Ognuno di essi costituisce un distillato dell’immaginario della saga di Mario che, dal 1985 – anno di pubblicazione di Super Mario Bros., il capostipite in 2D – ha segnato la memoria di intere generazioni di giocatori: un incastro, tanto perfetto quanto paradossale, di blocchi semoventi, goffe creature scorrazzanti, tubi da cui spuntano fuori piante carnivore o che portano chissadove, passaggi nascosti, boss giganti, monete da raccogliere, punti interrogativi impressi su mattoni sospesi a mezz’aria, corridoi segreti, gusci da lanciare, interruttori azionabili, funghi che fanno diventare grandi e così discorrendo.

 

 

New Super Mario Bros U condisce il minestrone aggiungendo un ridicolo costumino da scoiattolo, utile per planare dolcemente e aggrapparsi alle pareti e, soprattutto, i  mini dinosauri Yoshi: quello rosa si gonfia come un pallone e permette di essere trasportati, quello giallo illumina le zone buie, mentre quello blu spara bolle che trasformano i nemici, ad esempio, in monete.

L’edizione Deluxe, a sua volta, introduce due nuovi personaggi, Toadette e Ruboniglio

L’edizione Deluxe, a sua volta, introduce due nuovi personaggi, Toadette e Ruboniglio, che renderanno – anche troppo – facile la vita ai novizi: la prima può mettere le mani su una corona e diventare Peachette riuscendo così, durante i salti, a rimanere sospesa in aria per un po’, esattamente come accadeva in Super Mario Bros 2. Il secondo è, semplicemente, invincibile e addirittura passa attraverso i nemici.

Dopo qualche partita viene il sospetto che tutto sia un po’ troppo scolastico.

Le novità di questa versione, almeno per quanto riguarda la storia principale, finiscono tuttavia qui e allora sale un po’ l’amaro in bocca, perché se la formula di gioco resta, ieri come oggi, inossidabile, dopo qualche partita l’odore di stantio comincia a farsi sentire e viene il sospetto che tutto sia un po’ troppo scolastico, che manchi il lampo di follia in grado di rapire il cuore. Per intenderci, in alcuni passaggi – e specie nei primi mondi – si ha come la sensazione che ogni piattaforma, tubo o nemico sia stato collocato, con svizzera precisione, esattamente lì dove doveva essere, col risultato che, venendo a mancare l’effetto sorpresa, la progressione diventa prevedibile.

Fa da contraltare, fortunatamente, la straripante vena creativa presente in numerose altre sezioni che, all’opposto, strappano applausi per l’ingegnosità e la pulizia del level design, per la varietà delle situazioni o per la direzione artistica fuori parametro, come accade nei livelli dallo sfondo pennellato come un quadro di Van Gogh.

 

 

 

 

Il discorso vale, almeno in parte, anche per l’altra chicca di questo Deluxe, ovvero New Super Luigi U, progettato quale espansione del gioco di base rivolta a chi ha esperienza nel genere e, soprattutto, la pazienza di un santo. Qui la faccenda si complica e non poco: controllando Luigi – Mario è precluso e, a meno che non vi ritroviate sull’orlo di un esaurimento nervoso, vi sconsigliamo Ruboniglio o Toadette, perché guasterebbero il senso stesso della sfida – l’ampiezza e la durata dei salti aumenta almeno nella stessa misura in cui diminuisce la capacità di frenata e succede pertanto, regolarmente, di finire in un burrone.

Non solo, impersonando lo spilungone il tempo sarà veramente tiranno, perché avremo 100 secondi per agguantare la bandierina di fine livello. Ne consegue che, nonostante gli oltre 80 schemi presenti nella campagna siano mediamente brevi e strutturati in modo da sfruttare al massimo le caratteristiche del simpatico idraulico, diventa impossibile tirarla per le lunghe con l’esplorazione e occorre una certa velocità di pensiero per capire come mettere le mani su monete e segreti extra.

 

 

Chi volesse farsi un fegato potrà baloccarsi con le Sfide: suddivise per categoria, queste prove di abilità, tanto brevi quanto diaboliche, calzano a pennello alle sessioni in mobilità su Switch. Vi verrà chiesto, ad esempio, di arrivare al traguardo entro un tempo limite, oppure di raccogliere le monete sfruttando il salto triplo o, ancora, di balzare su un filotto di creature senza mai toccare terra. In palio c’è una medaglia e, soprattutto, il passaggio alla sfida successiva. Preparatevi a sudare.

Dove questo Deluxe riesce sempre a intrattenere è nel comparto multigiocatore: le due campagne principali possono essere affrontate insieme a massimo 4 amici che, contemporaneamente, dovrebbero darsi manforte.

Dovrebbero, appunto: nella maggioranza dei casi, queste sessioni si trasformano infatti nel Gran Galà del cazzeggio. Difficile resistere al richiamo della meschinità, disturbando il compagno, saltandogli in testa a ripetizione, spingendolo in un baratro o contro il nemico, oppure lasciando che venga inghiottito dallo scorrimento dell’inquadratura.

Ancora, i più competitivi potranno esaltarsi in Caccia alle Monete, dove occorre fare man bassa del prezioso conio sottraendolo agli altri concorrenti. E’ inoltre presente un piccolo editor, che consente di personalizzare l’assetto dei livelli, modificando la posizione delle monetine. La musica cambia invece, radicalmente, nella modalità Turbo: qui occorre segnare un tempo record in una serie di schemi, tutti da scoprire e sbloccare, strutturati in modo che la velocità dello scorrimento orizzontale aumenti man mano che vengono raccolte le monete. Affrontando la modalità con un amico, non c’è spazio per i colpi bassi e, al contrario, occorre cooperare se si vuole ottenere un piazzamento dignitoso.

 

 

In definitiva riteniamo che New Super Mario Bros U Deluxe possa annoiare solo chi mal digerisce il genere platform o ha già esplorato ogni anfratto del Regno dei Funghi negli anni di Wii U. Tutti gli altri potranno apprezzare questa edizione che, pur non migliorando di una virgola l’esperienza della produzione originale, garantisce ore di intrattenimento innanzi a un gioco dalle dinamiche immortali.

Quella in arrivo per Switch è infatti l’incarnazione più completa di un titolo conservatore ai limiti del reazionario, tecnicamente senza pretese, eppure piacevolissimo da giocare, specie in compagnia e, ora, anche in mobilità grazie alla versatilità della console Nintendo.

È possibile discettare quanto si vuole sulla pigrizia di un’operazione come Deluxe e, d’altronde, lo stesso New Super Mario Bros U, al pari degli altri capitoli della serie New, era stato tacciato – e nemmeno a torto – da più commentatori di scarso coraggio. Il consiglio tuttavia rimane: se siete cresciuti con Mario, avete pargoli a carico o, semplicemente, amici cui porgere il pad, dategli una chance, la merita.

83
New Super Mario Bros. U Deluxe
Recensione di Luca Fabbri
ME GUSTA
  • Immediato e piacevole da giocare
  • New Super Luigi U non è solo un'espansione ma una sfida continua
  • In compagnia ci si diverte
  • Architettura platform spesso davvero ingegnosa...
FAIL
  • ...ma qualche volta un po' banalotta
  • Zero innovazione
  • Chi già lo aveva giocato su Wii U può fare tranquillamente a meno di questa edizione