Creata in collaborazione con Inail una mano robotica che aumenta le prestazioni rispetto ai dispositivi già in commercio, e ne abbatte i costi.

Sviluppata da Rehab Technologies, nata nel 2013 grazie a Iit e Inail, la protesi robotica è stata chiamata Hannes e offre ai pazienti quasi la totalità delle funzioni di una mano.

Riesce infatti a riprodurre circa il 90% delle funzionalità manuali, grazie alla tecnologia Dynamic Active Grasp (DAG), la quale aumenta la capacità delle protesi nell’afferrare oggetti, meglio adattandosi alla loro forma e alla resistenza che offrono.

Migliorie anche nel motore, che in questa protesi è soltanto uno e quindi consente di avere una autonomia maggiore, fino ad un giorno completo.

 

 

Hannes sfrutta gli impulsi mioelettrici generati dalla contrazione dei muscoli della parte restante dell’arto, che vengono rilevati e elaborati da una intelligenza artificiale. Il paziente quindi deve solamente pensare al movimento che vorrebbe compiere, e la mano robotica viene attivata di conseguenza. Un software consente inoltre di personalizzare alcuni parametri via Bluetooth.

La mano è stata presentata ieri, 10 maggio, e sarà disponibile dal 2019.