Torna per il suo 90esimo anno la prestigiosa cerimonia che vede per tutta la notte il cinema protagonista a 360°, la Notte degli Oscar. Quest’anno anno importantissimo con protagoniste pellicole incredibili che hanno profondamente segnato l’annata 2017/2018 del cinema. Scoprite tutti i vincitori con noi!
Dopo tanta attesa arriva finalmente la Notte degli Oscar, la più importante celebrazione al mondo per il cinema. Una delle notti più entusiasmanti dove si celebra il cinema in ogni sua sfumatura, sebbene negli ultimi anni le tematiche più scottanti sociali e politiche hanno spesso e volentieri condizionato quella che, tecnicamente, dovrebbe essere una serata spensierata votata unicamente al cinema.
Conduttore di questa importante edizione, dopo gli 89th Academy Awards nuovamente Jimmy Kimmel, ancora più ingessato dello scorso anno e che decide, ovviamente, di iniziare il tutto con qualche battuta dedicata a Weinstein, al TimeIsUp – argomento, per fortuna, non troppo pressante della serata – e una serie di battutine un po’ stantie per presentare tutti i film, registi e attori in concorso. Nulla di entusiasmante, se non per la particolare introduzione in bianco e nero, molto vintage e elegantemente datata che ha voluto celebra gli albori di quella che è la cerimonia più importante dell’anno.
Purtroppo, però, l’aria spenta del monologo ha influenzato l’intera cerimonia, divenuta dopo pochi minuti una mera sequela di annunci ai vincitori, senza troppi fronzoli, se non per qualche scenetta non troppo convincente. Un encefalogramma piatta cominciato alle 2:00 e terminato alle 5:50 senza alcuna sfumatura, se non data dai vincitori, anche loro abbastanza prevedibili, e dai loro discorsi (sebbene spesso cronometrati).
Jimmy Kimmel, non migliora il repertorio dello scorso anno. Conduttore apprezzabilissimo all’interno del suo habitat più comico naturale, all’interno di questo tipo di cerimonie più istituzionali risulta non più vivo di una salma mummificata secoli. Sorrisetti al sapore di limone, frasi frettolose, escamatoge di divertimento molto costruiti e per nulla entusiasmanti che rendono ancora più lunga quella che vorrebbe essere uno strappo ben più rapido. Certo, a meno che non si abbiamo Hugh Jackman o Neil Patrick Harris come presentatori, gli unici a farti desiderare che lo spettacolo non abbia mai fine.
Per quanto riguarda le vincite, per fortuna quest’anno nessuna sgradevole sorpresa pilotata – o quasi – ha reso spiacevole anche gli esiti delle cerimonia, e nessuno ha confuso le buste del Miglior Film (anche se dalla presenza di Kimmel e degli stessi presentatori, le intenzioni sembravano esattamente quelle). Si riconfermano molti dei premi annunciati dai BAFTA e Golden Globe, come Miglior Attore Protagonista e Non e anche Miglior Attrice Protagonista e Miglior Regia.
The Shape of Water è indubbiamente il vincitore di questa edizione, non solo per essere il Miglior Film ma anche per aver portato quattro statuetta a casa, tra cui anche Miglior Regia. Lo segue Dunkirk con tre vittorie tecniche, premi e candidature abbastanza prevedibili per un Nolan che ha messo tutto se stesso in un anno dove, però, i sentimenti hanno avuto la meglio rispetto alla grande tecnica.
Non resta deluso neanche Blade Runner 2049 che porta a casa due statuette, Miglior Effetti Speciali e Miglior Fotografia, regalando a Roger Deakis il suo primo Premio Oscar. Ed anche il nostro italiano Luca Guadagnino può ritenersi fortunato, sebbene l’Oscar non lo coinvolga in prima persona, ma comunque si tratta della Miglior Sceneggiatura Non Originale per Chiamami Col Tuo Nome, curata da James Ivory.
Certezze anche nel campo dell’animazione con COCO che, non solo vince il Miglior Film D’Animazione, ma anche la Miglior Canzone Originale.
In questa 90esima edizione dove si confermano gran parte delle ipotesi e dei premi già dati in altre celebrazioni, l’unica voce fuori dal coro è quella di Jordan Peele, vincitore della Miglior Sceneggiatura Originale con Scappa – Get Out. Poco male, in fondo, se pensiamo che la candidatura alla Sceneggiatura sia stata l’unica vera meritata da un film davvero ben scritto, dallo sfondo politico attuale e dalle svolti sorprendenti, ma che sicuramente come Miglior Film e Regia stonava non poco tra i suoi colleghi.
Stessa cosa per Lady Bird di Greta Gerwig, quinta donna nominata alla Miglior Regia in 90 anni di Oscar (il vero dato allarmante di questi anni di cinema e intrattenimento) che però non stringe nulla in nessuna delle cinque categorie in cui era stato candidato.
Come ogni anno, il momento più toccante è sempre quello dedicato al ricordo di chi ci ha lasciato, quest’anno accompagnato dalle meravigliose note e voce di Eddie Vedder.
Sebbene rispetto alle ultime edizioni questi 90th Academy Awards si mostrano essere i meno politici e strumentalizzati, il tutto si è svolto con un mood terribilmente piatto, privo di pathos e coinvolgimento. Se non fosse per i grandi discorsi di Guillermo Del Toro, Gary Oldman e Frances McDormand, quest’edizione degli Oscar lascerebbe ben poca memoria dietro di sé, classificandosi come l’edizione più prevedibile e con meno cuore degli ultimi anni. Neanche lo spettacolo delle perfomance canzoni originali è stato efficace come quello dello scorso anno, rendendo prevedibile e privo di qualsiasi attrattiva anche il film più intenso.
Best Actress winner Frances McDormand rallies the crowd. Presented by @ATT. #Oscars pic.twitter.com/6loAtYheKZ
— The Academy (@TheAcademy) March 5, 2018
Ecco tutti i vincitori di questi Oscar 2018
MIGLIOR FILM
MIGLIOR REGIA
Guillermo del Toro per The Shape of Water
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Gary Oldman per L’Ora Più Buia
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Frances McDormand per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Sam Rockwell, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Alison Janney, I, Tonya
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA
Kazuhiro Tsuji, David Malinowski, Lucy Sibbick per L’Ora Più Buia
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
James Ivory per Chiamami Col Tuo Nome
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Jordan Peele per Scappa – Get Out
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Roger Deakins per Blade Runner 2049
MIGLIOR FILM STRANIERO
A Fantastic Woman di Sebastián Lelio
MIGLIOR COLONNA SONORA
Alexander Desplait per The Shape of Water
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Remember Me per COCO
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Richard King, Alex Gibson per Dunkirk
MIGLIOR SONORO
Gary A. Rizzo, Gregg Landaker, Mark Weingarten per Dunkirk
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Paul D. Austerberry, Shane Vieau, Jeffrey A. Melvin per The Shape of Water
MIGLIORI COSTUMI
Mark Bridges per Il Filo Nascosto
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Icarus di Bryan Fogel
MIGLIOR CORTO ANIMATO
Dear Basketball di Glen Keane
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
COCO di Lee Unkrich
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Paul Lambert, John Nelson, Gerd Nefzer, Richard R. Hoover per Blade Runner 2049
MIGLIOR MONTAGGIO
Lee Smith per Dunkirk
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO
Heaven is a Traffic Jam on the 405 di Frank Stiefel
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
The Silent Child di Chris Overton